SVEGLIATE IL MONDO

INCONTRO MONDIALE DEI GIOVANI CONSACRATI

 ROMA 15-19 SETTEMBRE 2015

I “fili rossi” emersi

Si è concluso qualche giorno fa il primo incontro mondiale dei giovani consacrati – Svegliate il mondo – svoltosi a Roma dal 15 al 19 IMG_20150915_214318settembre nel contesto dell’Anno della Vita Consacrata.

Intense le giornate vissute insieme dai più di 5000 partecipanti giunti nella sede papale dai 5 continenti in rappresentanza dei loro istituti e congregazioni religiose, di cui ho avuto il dono grande di farne parte!

Il primo appuntamento che ci ha radunato insieme in piazza San Pietro è stata la veglia di preghiera presieduta da  Fr. Josè Rodriguez Carballo, arcivescovo Segretario CIVCSVA, che ci ha subito consegnato tre parole a sostegno del cammino di fedeltà alla nostra chiamata alla VC:

Animo, siate forti! Liberi dalla pigrizia e dall’attaccamento ai nostri piani e progetti, senza limiti nel donarsi, vivendo e non vivacchiando!

Rimanete, siate fedeli! Se già il beato Paolo VI diceva che la fedeltà non è la virtù del nostro tempo, è urgente anche per noi giovani riaccendere costantemente il fuoco dell’amore a Cristo mediante una profonda comunione con Lui, per non cedere alla tentazione di lasciare e dimenticare la parola che un giorno Gli abbiamo dato.

Portate frutto, risvegliate il mondo! Accorato l’invito a fuggire la tentazione di Narciso di idolatrare la nostra immagine e di essere consacrati per noi stessi anziché per il Signore e la sua Chiesa, coscienti che il consacrato è tutto per Lui e di conseguenza tutto per gli altri.

Le giornate sono proseguite con l’appuntamento mattutino nell’aula Paolo VI, dove i diversi relatori ci hanno aiutato a riflettere sui grandi temi della chiamata, della fraternità e della missione. Il culmine dell’emozione si è avuto ovviamente con l’udienza del Santo Padre Francesco, che ha infiammato la sala con la sua presenza e le sue parole, soprattutto nei confronti del mondo consacrato femminile, al quale ha rivolto l’invito a essere icona della Madre Chiesa e della Madre Maria, della loro tenerezza e del loro amore.

Nei pomeriggi si sono svolti i laboratori in cui ci è stata data la possibilità di un confronto schietto e diretto tra di noi, condividere il nostro vissuto, le nostre speranze e le nostre fatiche nel mantenerle vive, con  la celebrazione Eucaristica a chiudere questo tempo di scambio.

IMG_20150916_090628Le serate invece si sono svolte all’insegna dei cosiddetti “cammini”, un ventaglio di itinerari che ci hanno permesso di condividere esperienze di annuncio e di incontro con organizzazioni socio-ecclesiali nelle strade di Roma, di gustare la bellezza della Cappella Sistina o di avere tempi prolungati di adorazione e occasioni per ricevere il sacramento della riconciliazione, condivisi con consacrati e consacrate a disposizione per l’ascolto e il consiglio.

Tanti i temi e le provocazioni emersi, in un clima di grande gioia, entusiasmo e speranza, quasi da “giornata mondiale della Gioventù”, in un’aula Nervi capace di passare dal silenzio e dall’ascolto attento, al chiasso allegro e festoso tipico dei giovani quando stanno insieme.

Difficile riassumere in poche righe quanto vissuto, ma i “fili rossi” emersi mi pare siano quelli del desiderio di comunità fraterne e sincere, dove poter vivere la spiritualità di comunione uscendo dall’individualismo e da una visione troppo centrata sulla propria persona e sui propri sforzi ascetici, dove imparare insieme – superiori e non – a vivere l’obbedienza:  gli uni nella consapevolezza che autorità non è sinonimo di imporre la propria volontà – perché anche il superiore è un discepolo – gli altri dando luce ai superiori, senza paura di esporsi e di esprimersi.

Altro filo rosso, quello dell’intercongregazionalità, cioè del camminare insieme non solo coi membri del proprio istituto ma con altre congregazioni, uniti nelle differenze, proprio come diceva il cardinale Joao Braz de Aviz: un fiore è bello, ma un giardino è ancora più bello! E in questi giorni il giardino si è visto bene!  Non siamo isolati carisma per carisma, ma siamo parte del popolo di Dio!

IMG_20150916_113340Altro discorso che ha coinvolto molto cuori e menti è stato quello delle opere. Lo sguardo su di esse esige una grande conversione, per far emergere il volto di una vita consacrata più snella e agile, dove la gratuità è stile e non eccezione, dove le persone valgono per quello che sono e non per quello che fanno per tenere in piedi opere che forse non hanno più motivo d’essere.

È rimasto invece sullo sfondo il tema della formazione, non perché non sentito come importante, ma perché il tempo è stato davvero tiranno. Fondamentali però le poche sottolineature che sono state fatte: “Se non si investe nella formazione (e non solo quella iniziale!), si investe nella morte”. Più chiaro di così!

Credo che uno dei segni più belli di questo evento sia stata la presenza per tutto il tempo del cardinale Prefetto CIVCSVA, Joao Braz de Aviz, dell’Arcivescovo Segretario Josè Rodriguez Carballo e dei due sottosegretari sr Nicla Spezzati e padre Sebastiano Paciolla. Una presenza non scontata, che evidenzia  l’attenzione che la Chiesa dà al mondo giovanile della VC. Grazie a loro i giovani consacrati hanno potuto sentirsi ascoltati, hanno potuto sentire la tenerezza della Chiesa, si sono sentiti responsabilizzati e degni di fiducia. Un bel segno di apertura e di incoraggiamento, ricambiato tra l’altro dall’affetto e dalla speranza che le giovani generazioni consacrate hanno donato a questi fratelli e sorelle maggiori che hanno mostrato tanta disponibilità a guidarci nel cammino e a farci raccogliere le sfide che questo tempo ci mette davanti.

Sr Federica Tassi
Figlia dell’Oratorio

 

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This entry was posted on mercoledì, settembre 23rd, 2015 at 14:33 and is filed under Senza categoria. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. Both comments and pings are currently closed.

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