PostHeaderIcon Sogna e risogna…

Mi chiamo Giulia e sono una novizia passionista. Vivo a Ciampino, la mia comunità svolge un intenso apostolato tra la gente della parrocchia e della cittadina. Il mio sogno fin da piccola era di andare in Africa.  Il desiderio di fare un’esperienza in quei luoghi, tra quella gente, era qualcosa che prima o poi avrei sicuramente voluto fare, anche se ancora non pensavo proprio di diventare suore. Vedevo alla TV quei bambini magrissimi e non lo sopportavo, volevo fare qualcosa. Pensavo:sì, si può fare del bene dappertutto, ma è lì che ce n’è maggior bisogno.

Cercavo nel mio piccolo di impegnarmi anche dove vivevo, ma sempre con l’idea che in Africa avrei potuto fare di più. Sognavo di sposarmi e, oltre che fare figli naturali, adottare qualche bimbo povero, andare in qualche Paese povero, starci forse anche a lungo, fare lì tante cose utili.

Sogna e risogna, finalmente nel 2007, quando già avevo iniziato a scoprire la chiamata del Signore, ho avuto l’opportunità di fare un’esperienza in Africa, precisamente in Tanzania e in Zambia, un’esperienza breve ma che ha stravolto il mio modo di pensare. Mi sono scontrata con la realtà: ero una goccia e potevo fare ben poco. Ma soprattutto, e qui sta la cosa più importante, non ho trovato in quei Paesi la situazione che immaginavo: quella gente non era triste e derelitta. Erano poveri, sì, ma pieni di vita, energia, speranza, gioia. Era gente di fede, gente forte e vivace, che conosce il senso della propria vita e non aspetta certo l’uomo bianco che vada a concedere un po’ di compassione.

Tornata a casa è arrivato lo “shock”: venivo dal contatto con una  realtà così piena di vita e mi sono ritrovata tra volti, al confronto, scontenti, amici che nel frattempo avevano litigato fra loro, altri giù di morale per problemi di vario genere, mille situazioni in cui per più motivi il grigiore era il colore di fondo. E lì ho capito: l’Africa è povera, ma ha Dio. Noi abbiamo tutto materialmente, ma stiamo perdendo la fede. E mi sono resa conto che il bisogno più grande, più vero, è qui. Ho capovolto il mio punto di vista: sì, nei Paesi poveri c’è bisogno, è utile e necessario aiutare , ma il mio posto è qui, tra la mia gente, la cui ricchezza da donare non è denaro o medicine, ma la gioia di avere scoperto l’amore di Dio, che dà un senso alla nostra vita fin nei minimi dettagli.                 

                                                                                                                                                         Giulia

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