PostHeaderIcon L’Usmi dei miei anni

Mi trovavo in una nostra missione paolina a Trieste nel lontano 1959, dopo il cammino  formativo. Avevo 25 anni.

Dalla nostra Superiora generale venni chiamata a Roma per un servizio “speciale” alla Chiesa, in particolare alla Vita religiosa. Dovevo sostituire una sorella Sr Immacolatina  Bianco Figlia di San Paolo che da tempo prestava il suo servizio alla Rivista delle Religiose. Il compito che dovevo assumere era l’organizzazione e amministrazione della Rivista A.L.A. Ardeat Luceat Accendat – Rivista per la vita religiosa.

In quei tempi  nella Chiesa, c’era un ”fermento”, un’attesa che anticipava già il cammino preparativo del Concilio. Papa Roncalli, Giovanni XXIII, illuminato dallo Spirito sarà l’uomo di Dio che farà voltare pagina alla Storia della Chiesa.

La Vita religiosa attendeva. Dei significativi passi si continuavano a fare per creare “qualcosa di nuovo”. I Padri Gesuiti, Domenicani, Redentoristi, Francescani, Dehoniani e altri mettevano in comune questa “speranza”. Alcune Madri generali di Congregazioni si rendevano disponibili per una riflessione attorno all’attualità della vita religiosa e alle sue problematiche. Gli incontri avvenivano nell’ambito della Congregazione del Religiosi.

Un po’ di storia per la sede

In quel tempo 1959-1960 i Dicasteri Romani stavano trasferendosi in Piazza Pio XII, immobile occupato per i servizi dell’Anno Santo e ristrutturato per questo servizio universale della Chiesa.

Anche gli uffici della FIR  (federazione Italiana Religiose) che occupavano gli scantinati di Piazza S. Callisto, dovettero cercare una sede pur provvisoria. Le Figlie della Chiesa M. Oliva Bonaldo, in Viale Vaticano 62, mise a disposizione per un tempo, alcune sale della comunità per gli Uffici delle Religiose. Urgeva trovare una sede che ospitasse gli uffici delle Religiose.

Dopo Viale vaticano, i Padri Redentoristi ci ospitarono nelle loro recenti costruzioni di Via Ezio; da Via Ezio, poi, si passò in Via dell’Erba e Via dei Corridori (Ora Sede dell’Ecumenismo) per arrivare alla attuale sede di Via Zanardelli, 32.

La primavera della Chiesa

Posso dire d’aver vissuto gli “inizi” dell’Unione delle Religiose in un clima di largo respiro ecclesiale: l’ora del Concilio vissuta con persone che credevano al ruolo profetico della vita religiosa.

“L’USMI è stato l’organismo voluto dal Concilio Vaticano II con finalità ben precise: trasmettere il pensiero della Chiesa per costruire la comunione”. Le proposte conciliari e i documenti, erano materiale prezioso per trasmettere contenuti e suggerire applicazioni nelle Assemblee  annuali.

La Rivista  Ardeat Luceat Accendat che diventerà  Consacrazione e servizio   porterà una proposta continua sull’approfondimento della Consacrazione dalla quale deriva la qualità  del “servizio”- Con la Rivista  nasce il Centro Studi  che cura le pubblicazioni dell’USMI e delle sue federazioni (Firo, Firas, Fire e Firad) che rispecchiavano al tempo la qualifica dell’apostolato e della missione specifica di ogni congregazione nella Chiesa: Educazione, Apostolato Diretto Assistenza sociale e  Assistenza ospedaliera.

A parallelo cammino conciliare, si vedevano impegnate non solo le Superiore Maggiori, ma le intere congregazioni in un cammino di unione e di collaborazione, attraverso il dialogo. E  si sono incontrate Persone influenti, ricche di santità,  con un grande bagaglio di esperienza apostolica e comunitaria  per facilitare il nuovo percorso.

La mia congregazione, di giovane fondazione, s’inseriva tra le altre di grandi esperienze secolari per dire e comunicare il nuovo carisma “Evangelizzazione nel mondo della comunicazione sociale”, al punto da eleggere  la nostra Madre Generale: Madre Maestra Tecla Merlo, prima Presidente delle Superiore Maggiori d’Italia.

Io, Figlia di San Paolo, ho lavorato e vissuto per 12 anni una bella collaborazione inter-congregazionale ed ho visto “cadere” tante piccole e grandi barriere che esistevano tra le congregazioni. Si cominciava a guardare nella stessa direzione, ad avere le stesse preoccupazioni e amore per la Chiesa, vita religiosa – vita consacrata. Posso testimoniare di aver partecipato, agli inizi, cominciato da “Betlemme” l’opera  attraverso un crescente senso di appartenenza ecclesiale che ha fatto “crescere” la vita consacrata nel mondo.

Fu una esperienza forte ecclesiale che mi avrebbe accompagnato in MISSIONE (già da 35 anni) collaborando alle Unioni delle Superiore Maggiori in Africa, nella Repubblica Democratica del Congo. Il nome inculturato  sarà USUMA Union des  Superieures Majeures. Nelle ore decisive del paese l’USUMA ha dato un apporto di grande rilievo, collaborando in sinergia con la Chiesa locale. Oggi l’USUMA continua il suo cammino e promuove incontri a tutti i livelli e va facendo lettura dei “Segni dei tempi” attraverso i documenti della Chiesa e  la Storia, sentendosi  così membra vive  e operanti nelle Chiese sorelle.

Una parola di conclusione e augurio

  • Prima di tutto ringrazio il Signore della fiducia datami dai Superiori per questo “servizio” vissuto in clima conciliare
  • In secondo luogo ringrazio il Signore per le persone: Sacerdoti e Suore con i quali ho collaborato  in quei 12 anni, con intuizioni profetiche e amore alla Chiesa
  • L’augurio si fa preghiera perché oggi per la vita consacrata “la Santità” è urgente !

Sr Maria Rosaria Zambello fsp

Fèlicitations à Sr Biancarosa per la “continuità dell’opera! Grazie !

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