NON SI PUO’ EVANGELIZZARE SENZA PROSSIMITA’
Evangelizzare significa donare agli altri l’esperienza che ognuna di noi ha fatto di Cristo. Tutto l’amore che Gesù Cristo ha dato a me, riesco a trasmetterlo facendo conoscere a chi incontro il suo amore nei miei confronti.
Il primo approccio fondamentale nell’evangelizzazione è la testimonianza della mia vita di consacrazione, è rendere “concreto” e “leggibile” il mio incontro quotidiano con Gesù che avviene nell’incontro con i miei fratelli e le mie sorelle.
Siamo donne consacrate, ‘chiamate e radunate’ dai punti più lontani della terra e viviamo la comunione sapendo che seguire più da vicino Cristo significa rispondere al comandamento nuovo: “amarci gli uni gli altri come Lui ci ha amato”. Noi Oblate viviamo la carità fraterna “nell’oblazione, quale amore reciproco incondizionato”.
“Non siamo chiamate a vivere una vocazione individualista, ma siamo convocate per condividere, insieme ad altre sorelle, il progetto di Dio nell’esistenza quotidiana.”… Questa è una delle cose più difficili da realizzare, considerando i limiti personali, le diversità di carattere, di cultura, di età.
Posso affermare che ogni giorno “combattiamo” una battaglia che vinciamo ogni volta che ricominciamo da Colui che ci ha insegnato a servire e non ad essere serviti, cosa vuol dire misericordia … solo così possiamo ripartire tra di noi.
Farmi prossimo nei confronti di mia sorella, significa anticiparla nel chiederle e nel donarle il perdono, realizzando così la comunione che Cristo vuole e che è ‘fonte di gioia, sostegno a perseverare’ nell’ amore reciproco.
Evangelizzare comporta quell’amore che è
• cura nel donare la verità, rispetto per quella situazione umana,
religiosa e spirituale delle persone che incontri nel luogo in cui sei mandata, rispetto della loro coscienza e delle loro convinzioni, senza nessuna forzatura o durezza;
• attenzione a non ferire l’altro con affermazioni e comportamenti che
possono essere fonte di turbamento e di scandalo.
Farsi prossimo significa condividere ciò che gli altri non hanno, accettando di privarmi di qualcosa e facendomi così vicina a chi mi vive intorno.
Rimanendo fedele al mio voto di povertà, posso comprendere le necessità del povero che incontro e che vive accanto.
Farsi prossimo significa incontrare il giovane universitario, che vive lontano da casa, accoglierlo, sostenerlo, incoraggiarlo e cercarlo, conoscendo le sue necessità.
sr Anna Bulgarella
Oblata di Maria Vergine di Fatima