Or sono quattrocento anni…

Le Vergini Eremite Francescane hanno festeggiato il 14 di questo dicembre 2012 la loro presenza in  un chiostro, presso l’eremo di san Bonaventura, nel centro della città di Padova. Era il 13 dicembre del 1612 quando madre Graziosa Zechini, veneziana, con cinque compagne diede inizio alla ‘vita eremitica nella stretta osservanza della regola del Terz’ordine di san Francesco’. Unica finalità: una profonda comunione d’amore con Dio attraverso la preghiera che è lode del Signore e, anche, intercessione per il mondo. La loro giornata è scandita, appunto, da momenti intensi di preghiera comunitaria – liturgia delle ore e celebrazione eucaristica – ore di meditazione personale, silenziosa e alcune ore di lavoro, secondo possibilità o urgenze. Di strettissima clausura “hanno scelto la povertà assoluta, seguono una regola di vita austera, non hanno mezzi di comunicazione, tranne Avvenire e alcune riviste spirituali”. Ma non sono assenti a questo nostro mondo spesso superficiale e ‘distratto’, come lo ha definito Benedetto XVI nell’udienza del 12 dicembre  c.a. e che ha particolare necessità della presenza e dell’azione salvifica di Dio. Negli incontri con le persone che accedono al monastero per manifestare problematiche o chiedere espressamente preghiera, hanno l’opportunità di conoscere e accompagnare in preghiera e silenzio appunto, non soltanto la città di Padova in cui sono pienamente inserite, ma per l’umanità intera. (B.M.)

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