Archive for novembre, 2011

Appuntamento atteso e vissuto a Roma

mercoledì, novembre 30th, 2011

 La Beata Enrichetta Alfieri
delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret:

libro e docu-fiction di Paolo Damosso

Quello di sabato scorso, 26 novembre c.a. è stato un appuntamento atteso a Roma dopo l’altro di Milano realizzatosi nel giugno scorso: l’incontro con il dott. Paolo Pellegrini e con il dott. Paolo Damosso, rispettivamente Direttore e Regista della Nova – T, all’interno della quale sussiste una nostra frequentazione più che decennale, con una corrispondenza attenta, creativa, felice.

Siamo attratti dal dott. Paolo Damosso, giornalista, scrittore, regista mentre apre il cuore e le braccia intorno alla vita di Suor Enrichetta Alfieri, nostra sorella, suora della Carità, proclamata beata dalla Chiesa il 26 giugno scorso. Egli dà vita, attraverso la scrittura del libro “E lei invece sorride” e attraverso la produzione del DVD allegato “La vita è un cinematografo”, a trame che si intrecciano e tessono un profilo splendido che elargisce quei messaggi che aprono alla fiducia e alla possibilità di vivere anche noi alla sua stessa stregua.
E, dunque nel salone delle riunioni della Curia generalizia, alle ore 17.00 di sabato 26 novembre scorso ha avuto luogo la proiezione del lavoro sulla beata Enrichetta Alfieri, preceduta dal saluto della Postulatrice Suor Anna Antida Casolino, dalla presentazione dell’attività della Nova – T da parte del suo direttore, dott. Paolo Pellegrini, dal racconto della genesi e della realizzazione del  prodotto della docu-fiction da parte del dott. Paolo Damosso e dal benvenuto a tutti della Superiora Generale, Suor Nunzia De Gori.

A fine proiezione su tutti i volti si leggono compenetrazione, ammirazione, elevazione di pensieri, di desideri di realizzazione. Gli applausi  rivelano adesione e volontà di azione proprio come si chiude la fiction con l’immagine finale del Ciak che indica appunto un inizio dinamico, suggellato benevolmente dalle dichiarazioni finali di Suor Battistina Ferraris, presente e collaborante in qualità di Superiora provinciale dell’Italia nord, durante la preparazione e la realizzazione, con gli attori, con l’équipe delle riprese, e con i due periti storici della causa di beatificazione: suor Wandamaria Clerici e Suor Maria Guglielma Saibene.

Il film può essere uno strumento di evangelizzazione secondo il regista: da tutto l’insieme emerge chiara la sua intenzione di comunicare attraverso le immagini, le parole, il montaggio, tutto il suo vissuto profondo fatto di emozioni, di riflessioni, di scoperte. E’ sua l’intenzione pura di farcene dono, perché egli crede fermamente che a tanta ricchezza  tutti possiamo attingere.
La persona di Suor Enrichetta vista da lui, soprattutto nel momento della sofferenza dell’arresto, della condanna, della detenzione, viene fatta emergere nei suoi tratti umani che trasudano amarezza, paura, terrore e nel contempo nella sua netta direzione verso Dio con l’accettazione della sua volontà.

Nell’ambito di questa esperienza esplorativa e contemplativa, lo sguardo di Damosso si compiace della saldezza di Enrichetta che non si rassegna mai davanti alle difficoltà, ha il coraggio e l’audacia di accettarle, perché le considera come opportunità che le permettono di andare oltre. Entrata nel mondo del carcere a lei sconosciuto, la Beata si mette in ascolto di questo mondo, lo assume, lo condivide e supera i conflitti di qualsiasi genere perché, come tutti la riconoscono, è una madre.
Questo è un forte monito a ripensare l’atteggiamento di rassegnazione nella nostra vita.

Citando il Card Martini “nel carcere è presente il brutto della vita e di conseguenza anche il bello” il nostro regista fa riferimento al bello di Suor Enrichetta Alfieri: alla sua fiducia in Dio, alla sua serenità, al suo equilibrio; virtù delle quali tutti, oggi, con i tempi che stiamo vivendo, abbiamo un immenso bisogno.

IV Seminario di Pastorale Migratoria delle Suore Missionarie di S. Carlo B. – Scalabriniane

domenica, novembre 27th, 2011

La Congregazione delle Suore Missionarie di S. Carlo B. – Scalabriniane sta realizzando, a Caxias do Sul . RS – Brasile, il IV Seminario di Pastorale Migratoria il cui tema è “I volti delle migrazioni: un segno dei tempi”. Il seminario è iniziato il 24 novembre e si concluderà il 29 novembre 2011.

Le 76 partecipanti e i laici missionari scalabriniani, ascolteranno, rifletteranno e si confronteranno attraverso tre temi di studio: cambiamenti climatici: i rifugiati ambientali e interpellazioni missionarie (Ivo Poletto); la femminilizzazione delle migrazioni: sfide e potenzialità (Nivia Nunes de la Paz); intercultura: da contesto a stile di vita. Una sfida per la formazione e la missione della suora missionaria scalabriniana (Sr. Etra Modica, mscs).

Saranno presentate attività missionarie con i migranti svolte nelle diverse missioni: Il migrante deportato – Tegucigalpa – Honduras (sr. Valdete Wilemann); il migrante haitiano nella regione amazzonica – Manuas Brasile (Sr. M. Rosa Zanchin); il migrante nella proposta educativa scalabriniane – Bento Gonçalves (Brasile); la donna rifugiata in Sud Africa – Johannesburg – Africa del Sud (Signora Adilia de Souza); la donna migrante non cristiana – Reggio Calabria – Italia (Sr. Ires De Costa); la donna migrante vittima della tratta – Repubblica Dominicana (Sr. Idalina Bordignon); il migrante e la salute – Porto Alegre – Brasile (sr. Lucia Boniatti); il lavoro dle migrante stagionale – S. Paolo – Brasile (sr. Ines Facioli); il migrante detenuto – Guadalajara – Messico (Sr. Arlina Barral); il migrante nella missione del Laico missionario scalabriniano – Santiago de Cali – Colombia (Signora Ruth Cruz Gomes); il migrante brasiliano in America del Nord – Boston – USA (sr. Elisete Signor); il migrante di seconda generazione – Essen – Germania (Sr. Milva Caro)

Al termine del seminario sarà stilato un documento finale che metterà in evidenza il valore storico e profetico della congregazione femminile scalabriniane, prospettive per un’azione più incidente , da parte della congregazione e dei migranti stessi, nelle istanze dei governi, della chiesa e della società.

Iniziative per le Suore Adoratrici del Sangue di Cristo

venerdì, novembre 25th, 2011

Le Suore Adoratrici del Sangue di Cristo in alcune loro ‘regioni’ istituzionali – Brasile, Tanzania, Polonia, Croazia – nel mese di dicembre 2011 e primi mesi 2012 sono ‘prese’ da varie iniziative formative ed elettive. Tutto ciò è segno visibile di una vivacità che perdura nel tempo, nonostante le fatiche – o, forse, anche grazie alle fatiche – di ogni vicenda umana e/o congregazionale.

L’USMI le accompagna con la preghiera, porge loro un sincero augurio per la buona riuscita di ogni iniziativa, mentre ringrazia per la generosità e competenza con cui hanno sempre offerto e offrono la loro collaborazione alla realizzazione delle idealità usmiche, nei diversi Uffici in cui sono state richieste e impegnate.

L’USMI condivide e trasmette…

lunedì, novembre 21st, 2011

…perché considera il partecipare all’iniziativa proposta un modo concreto, per ognuno, di condividere i doni nella Chiesa e di crescere, anche in questo modo, nella comunione dei nostri carismi

scarica l’invito in pdf

Saluto riconoscente a sr Enrica Rosanna

martedì, novembre 15th, 2011

Suor Enrica Rosanna
Sottosegretario CIVCSVA
Piazza Pio XII 3
00193 ROMA

Cara Sr. Enrica,

sono venuta a conoscenza della conclusione del tuo mandato e servizio presso la Congregazione degli Istituti di vita consacrata e Società di vita apostolica.

Mi sale spontaneo dal cuore  il desiderio di raggiungerti, per ora con uno scritto ed esprimere, a nome mio personale, dell’USMI e di tutte le Religiose italiane un  sincero grazie per ciò che ha significato la tua presenza in questi anni, nelle stanze e nei corridoi del Dicastero.

Ci eravamo ormai abituate ad incontrare una sorella molto cara e accogliente, ci sentivamo accolte e comprese, non solo, sostenute ed incoraggiate ad essere perseveranti nei cammini a volte faticosi, ma sempre luminosi che la vita religiosa in questi tempi è chiamata a percorrere.

Venendo in Congregazione, sapevamo che comunque avevamo qualcuno che era presente e a cui potevamo rivolgerci prima di entrare negli uffici di competenza specifica.

Non è stato poco questo per noi e sicuramente ne sentiremo la mancanza.

Grazie Sr. Enrica per la tua schiettezza e per il coraggio del confronto e della parola anche quando è stato difficile prenderla, grazie perché abbiamo sperimentato che nel tuo servizio hai sempre cercato e voluto il bene della vita consacrata nella chiesa e per la chiesa. Grazie perché ci hai dato la possibilità di vedere e di comprendere l’importanza di essere presenti, come donne e donne consacrate nella missione della chiesa, qualunque sia il compito che ci viene affidato.

Il Signore ti benedica e ti ricompensi con i suoi doni per il bene che hai seminato ovunque.

Noi ti assicuriamo l’affetto, la preghiera, la simpatia e nutriamo nel cuore la speranza di continuare a camminare insieme nei modi che il Signore ci indicherà.

Un carissimo e affettuoso abbraccio,

Suor M.Viviana Ballarin op.
Presidente USMI Nazionale

Roma, 14/11/2011

Scarica il documento in Acrobat

Una Fondazione condivisa

giovedì, novembre 10th, 2011

Una nuova Fondazione tra le Figlie della Carità, l’Arcidiocesi di Torino e la Fondazione Don Gnocchi è sorta a Torino il 19 ottobre 2011. Un nuovo soggetto autonomo, nella forma di una Fondazione di Partecipazione a rilevanza regionale, assumerà la gestione del presidio sanitario “Gradenigo”, storica struttura sanitaria del capoluogo piemontese, gestita dagli inizi del ‘900 ad oggi dalla Congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli. I nuovi partner contribuiranno, anche in termini economici, al consolidamento e al rilancio dell’ospedale, al fine di preservare la presenza di una significativa realtà privata di ispirazione cristiana nel panorama della sanità piemontese.   

La nuova Fondazione a cui verrà conferita la proprietà del ramo d’azienda – comprendente anche gli immobili – sarà governata da un Consiglio di Amministrazione composto da 7 membri: 2 nominati dalla Congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli (tra i quali verrà indicato il presidente); 2 dall’Arcidiocesi di Torino e 3 dalla Fondazione Don Gnocchi, a cui spetterà anche la proposta di nomina del direttore generale.  Il “Gradenigo”, uno dei più grandi presidi sanitari privati non profit della città, è una struttura storicamente integrata nella rete sanitaria piemontese, da sempre apprezzata da istituzioni e cittadini.  .

Il significativo interessamento dell’Arcidiocesi, il rinnovato impegno delle Figlie della Carità e il pieno coinvolgimento della Fondazione Don Gnocchi consentono di percorrere vie gestionali innovative. Il modello individuato costituisce infatti una delle possibili soluzioni esemplificative del superamento dell’attuale crisi delle strutture sociosanitarie di ispirazione cristiana in Italia.  

La soluzione individuata garantisce inoltre la continuità occupazionale per tutti gli operatori, di ogni ordine e grado, ai quali vanno riconoscenza e gratitudine, con l’invito all’assunzione di generose responsabilità, insieme a un rinnovato slancio per la costante ricerca e realizzazione di una possibile sintesi tra scienza e prossimità, ingegno e carità, efficienza e solidarietà, con la massima attenzione alla persona sofferente e alla sua dignità.

“Per voi sono nata” (S. Teresa d’Avila)

giovedì, novembre 10th, 2011

La famiglia carmelitana si sta preparando a celebrare il V centenario della nascita di S. Teresa d’Avila. “Per voi sono nata” scriveva lei. Con iniziative proprie di studi, di comprensione sempre più oggettiva dei suoi scritti e della sua vita. Particolarmente impegnata è la Compagnia di S. Teresa. La quale sente e vive ogni giornata mondiale di particolare interesse sociale con spirito partecipativo e missionario. Esse scrivono sul loro sito: “Siamo convinte che tutte e tutti possiamo contribuire al progresso dell’umanità e lo svegliarsi di una nuova coscienza. Come uomini e donne di oggi, abbiamo la missione di aiutare in questo momento chiave della nostra storia planetaria. Per questo vogliamo che le relazioni di rispetto ed equità sostituiscano ogni tipo di discriminazione tanto di genere come di razza, di religione, di età, di condizione sociale od orientamento sessuale. Vogliamo che uomini e donne si relazionano con modi nuovi, inediti e umanizzanti, liberi da stereotipi della cultura maschilista”. E ciò lo fanno anche perché il 25 novembre sarà la giornata contro la violenza maschilista. 

Per la prima volta pubblicheranno nel mese di dicembre la Vita di S. Teresa in lingua tamil, parlata da 70 milioni di persone che abitano lo stato indio di Tamil Nadu e lo Sri Lanka.

Le Figlie della Misericordia e della Croce in capitolo

giovedì, novembre 10th, 2011

Le Figlie della Misericordia e della Croce sono liete di informare che dal 26 dicembre 2011 al dì 8 gennaio 2012, a Roma celebreranno il XIX Capitolo generale. Ogni capitolo, ammettono, è un momento di grazia. Si sono proposte di confrontarsi con l’icona evangelica “da Emmaus a Gerusalemme per un cammino di Misericordia”.

Chiedono di essere accompagnate con la preghiera, perché, docili all’azione dello Spirito, possano fare quelle scelte coraggiose che le aiutano a vivere in pienezza il loro Carisma ed eleggere coloro che sono nel disegno di Dio per guidare la Congregazione nel sessennio 2012-2017.

Incontro delle Famiglie Orsoline

giovedì, novembre 10th, 2011

Sabato 29 ottobre al “Mericianum” di Desenzano del Garda, una significativa rappresentanza delle Famiglie Orsoline aderenti alla Conferenza Italiana Mericiana (CIM) ha partecipato all’incontro annuale. Quest’anno l’argomento della condivisione ha riguardato le forme di partecipazione dei laici al carisma degli Istituti.

La condivisione delle esperienze si è sviluppata sulla base di una “scaletta” di lavoro presente nell’invito:
- quali esperienze concrete stiamo facendo coi laici come Compagnia e Congregazione?

- quali principi, criteri, orientamenti ci guidano?

- che cosa abbiamo in cantiere per il futuro?

- difficoltà, attenzioni, atteggiamenti da adottare?

Le comunicazioni sono state ricche e articolate; il dibattito ha evidenziato la necessità di poter fruire di un maggiore tempo per il dialogo e l’approfondimento dei diversi temi toccati.
Il trovarsi, nella disponibilità a condividere progetti e ideali, punti di forza e di debolezza, è una grande opportunità ed un grande dono che le famiglie orsoline si fanno con libertà e generosità. Una ricchezza che, con-divisa, si moltiplica.

Erano presenti le rappresentanze di due Compagnie secolari (Brescia e Piacenza), insieme a
- Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria

- Suore Orsoline dell’Unione Romana

- Suore Orsoline F.M.I. di Verona 

- Suore Orsoline di Gandino

- Suore Orsoline di Somasca

- Suore Orsoline di San Carlo