Archive for maggio, 2013

Immigrazione voluta…

mercoledì, maggio 29th, 2013

Giornata della Mondialità

‘Immigrazione’ non forzata ma ‘cercata e voluta’ è quella delle circa 7.000 suore non italiane che, spinte da autentico spirito missionario, spendono la loro vita dal Nord al Sud di questo nostro Paese, divenuto autentica ‘terra di missione’. Sono presenti negli ospedali, in centri di educazione e cultura, in case famiglia, in centri di recupero; offrono formazione catechetica e di animazione liturgica nelle parrocchie. Svelte e gioiose, aperte e preparate, in qualsiasi ambito, esse si sentono e sono al servizio del vangelo. Come Gesù per le vie di Palestina non fanno distinzioni, e non hanno preconcetti; ogni essere umano, infatti, nella sua individualità, merita attenzione, rispetto, soprattutto amore.

Per loro dall’USMI regionale del Piemonte è stata organizzata con sapienza la “Giornata della mondialità”. Il video è una narrazione di questa giornata vissuta nell’ascolto, nella condivisione, nella gioia. (B.M.)              

 http://youtu.be/HJcESFSD9XA

Suor Loredana De Paoli: gioia della missione

martedì, maggio 21st, 2013

“Partecipi della missione pastorale di Cristo, inserite nella Chiesa locale, condividiamo il ministero di cura del popolo di Dio, come madri e sorelle che con passione, creatività e gratuità formano, accompagnano e guidano all’incontro con Cristo Pastore Via Verità e Vita, attraverso relazioni dirette, abitate dallo Spirito”. Lo scrivevano le suore Pastorelle nel libro degli Atti del loro settimo capitolo generale. E commentano: “Prendersi cura degli altri è un atteggiamento ecclesiale presente nella Chiesa fin dall’inizio ed è lo specifico del nostro carisma di Suore Pastorelle, che si esprime attraverso l’annuncio del Vangelo e l’amore a Gesù buon Pastore che dà la vita per gli altri”.

Questo è stata l’esistenza terrena di suor Loredana De Paoli. Effettivamente ella è vissuta nella piena e gioiosa fedeltà al suo carisma congregazionale, ma anche alla promozione della vita religiosa femminile nelle varie zone ecclesiali in cui è stata presente e ha operato. La sua formazione culturale e la sua particolare sensibilità le hanno permesso di rispondere con competenza, garbo, puntualità, consapevolezza, ai vari compiti di governo e non che le venivano richiesti nel susseguirsi degli anni e quindi delle esigenze di Congregazione e di Chiesa. Collaborava volentieri con i sacerdoti, i laici e i religiosi presenti nelle parrocchie e nelle diocesi, con una particolare sensibilità verso i giovani e le religiose. Da alcuni anni offriva i talenti che il Signore le ha dato anche alla Vita Religiosa nella regione Marche in qualità di presidente USMI. La ricordiamo serena e seminatrice di pace e serenità, solerte, rispettosa, propositiva, essenziale. “Oh, la bellezza del vostro stato, della vostra missione!” diceva loro il Beato Giacomo Alberione. E sr Loredana ha vissuto in pienezza – giorno dopo giorno – non solo la missione, ma, in semplicità evangelica, anche la gioia della missione stessa.

L’USMI nazionale partecipa al dolore dell’Istituto, ma anche alle religiose presenti e operanti nelle Marche. La preghiera di suffragio porti lei ‘alla contemplazione della luce di Dio e la renda sostegno e conforto nel nostro vivere quotidiano’. (B.M.).

WWW.pastorelle.org

Concilio Vaticano II, un nodo cruciale?

martedì, maggio 21st, 2013

E’ considerato uno dei nodi cruciali della storia contemporanea. Quattro costituzioni, nove decreti e tre dichiarazioni concordati da più di 2400 membri. Il primo grande concilio ecumenico iniziato nel 1962 da Giovanni XXIII e portato a termine nel 1965 da Paolo VI. Ma, dopo cinquanta anni, quanto e cosa è stato recepito del Concilio Vaticano II? Quanto è rimasto incompiuto?

Se ne parlerà  con Suor Elena Massimi docente di Ecclesiologia alla PSFE “Auxilium” di Roma. Vi aspettiamo nella nostra sala conferenze di Via Marghera 59, il prossimo 23 Maggio 2013 alle ore 19.30

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“La Chiesa per la scuola”

giovedì, maggio 16th, 2013

“Chi s’interessa oggi della scuola, investimento per il futuro dei giovani e del Paese?”se lo domanda la FIDAE della Lombardia della quale è presidente sr Anna Monia Alfieri delle suore Marcelline. “La Chiesa ci prova con tutta la sua passione educativa”, rispondono in coro quelli della FIDAE. Per dimostrarlo hanno dato il via a un anno di lavori che culminerà in un evento pubblico nella primavera del 2014 a Roma. Il primo passo è stato fatto venerdì 3 e sabato 4 maggio scorsi, a Roma, con un laboratorio di tutti i rappresentanti degli organismi cattolici impegnati nella scuola pubblica, statale e paritaria che aveva come titolo: La Chiesa per la scuola. L’impegno di essa, infatti, è fondamentalmente per l’educazione, quindi, nel nostro caso, anche per “tutta la scuola nell’ambito del sistema integrato italiano”. Oggi il relativismo e l’individualismo – ha sostenuto il card Bagnasco nell’introduzione – “sfaldano i presupposti stessi dell’educazione, finendo per ridurla a mera trasmissione di conoscenze e capacità tecniche” e rendendo “invalido ogni giudizio di valore, ritenuto inevitabilmente parziale e soggettivo. La scuola, anche se poco sostenuta dalle istituzioni, è un’irrinunciabile agenzia formativa. Ad essa pertanto deve essere dato “un effettivo e concreto riconoscimento sul piano economico”.

Positivi i dibattiti e ricche le conclusioni, presentate con la proposta di alcune scelte operative: un investimento forte sulla valorizzazione della figura dell’insegnante, una maggiore comunicazione sulla scuola stessa, la costituzione di reti di scuole anche tra statali e paritarie. Infine la realizzazione di una vera autonomia: la situazione di molte paritarie è difficile, parecchie chiudono. Urge pertanto pensare a una strategia per raggiungere l’obiettivo parità, anche perché “bisogna rendere possibile la libertà di scelta”. Davvero “l’educazione è una grande avventura”, è stato il messaggio lanciato alla conclusione del laboratorio. (B.M.)

www.fidaelombardia.it

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”Un cammino di amore e servizio”

martedì, maggio 14th, 2013

Questo è stato lo stile di vita delle Figlie di san Camillo in Argentina nei loro primi 100 anni di presenza in quel ‘paese lontano’. E li festeggiano perché “vogliono magnificare il Signore, e onorare la memoria delle prime sorelle che ebbero il coraggio di oltrepassare l’oceano per portare in terre americane, come loro dicevano, lo spirito dei Beati Fondatori, che esse seppero incarnare e generosamente offrire con il dono totale di se stesse”. Laggiù “seppero piantare i germogli dell’Istituto, attendere con fiducia e coltivarne la crescita con indicibili sacrifici, tenere premure ed infinta pazienza”. Il germoglio effettivamente attecchì e crebbe, e si moltiplicarono le opere, le aspettative e le richieste di quei popoli americani le cui necessità seppero interpretare con prontezza.

“In tempi in cui chi partiva sapeva che non sarebbe più ritornato in patria né rivisto i propri cari, altre sorelle venero ad affiancare le prime. Dotate dell’abilità della carità, sveglie e responsabili, prudenti e sagge programmatrici, vennero presto notate da alcune giovani che mosse dallo Spirito Santo incominciarono a seguirne le orme”. Oggi, in quel Paese, offrono il loro servizio carico di professionalità e di tenerezza in sette città. (B.M.)

www.figliedisancamillo.org

“Senza la preghiera non c’è la pace”

martedì, maggio 7th, 2013

E’ quanto afferma suor Cleonice Salvadeo delle Missionarie Comboniane. Con coraggio, pazienza, perseveranza ella coordina lo Women Desk, una delle iniziative gestite dai padri Comboniani in Sud Sudan, per la promozione delle donne. Dopo due giorni di laboratori nei singoli villaggi si ritrovano tutti per una giornata di preghiera interconfessionale, perché, appunto, senza la preghiera il dialogo, la condivisione, il cammino comune di liberazione da pregiudizi, non è possibile. Durante i laboratori vengono messi in risalto i diritti umani: la libertà di espressione, di religione, di movimento. “Alla fine di molti workshop – afferma ancora sr Cleonice – gli uomini si convincono della necessità di mandare le bambine a scuola, evitare i matrimoni prematuri. “Cristo viene presentato come portatore di un messaggio di libertà e di salvezza di tutti gli uomini indipendentemente da qualsiasi differenza di genere e di fede…. E alla fine gli uomini si convincono che non è necessario picchiare le donne per farle obbedire”. (B.M.)