Archive for gennaio, 2010

Messina….

domenica, gennaio 31st, 2010

Messina, già presente nei percorsi greci e romani, tappa fondamentale nei pellegrinaggi medievali da Gerusalemme a Santiago di Compostela, oggi è ripercorsa al passo di Annibale M.  Di Francia e Nazarena Majone. E a Messina le suore del Divino Zelo hanno voluto fare memoria di M. Nazarena Majone. Il 25 gennaio 2010, infatti, hanno concluso con celebrazioni varie il settantesimo anniversario della di lei morte. L’hanno ricordata come Cofondatrice, donna di fede, di speranza e di amore compassionevole per i piccoli e i poveri, donna straordinaria, proveniente dal piccolo paese di Graniti dov’era nata e  cresciuta all’ombra della Chiesa parrocchiale. La vita semplice della sua casa  e la presenza impegnata in parrocchia, aiutata dal suo direttore spirituale, che  aveva compreso bene la spiritualità di Maria ha fatto di lei la degna figlia di S. Annibale M. Di Francia e la “grande Madre” delle Figlie del Divino Zelo. In questa occasione era stata presentata in una conferenza come: Donna del Rogate nella vita e nelle opere.

Le Missionarie della Consolata

domenica, gennaio 31st, 2010

“Abbiamo contemplato, o Dio, le meraviglie del tuo Amore”. E’ quanto esprimono le suore Missionarie della Consolata nel dare inizio alle celebrazioni del loro anno giubilare. Esattamente 100 anni or sono – nel 1910 – il Beato Giuseppe Allamano a Torino poneva nella terra il seme di quell’albero che avrebbe esteso i suoi rami e dato i suoi frutti in quattro Continenti del globo. Scrivono: “Il Magnificat è il canto gioioso di chi percepisce Dio nella storia e ne intravede il suo agire misterioso, nascosto e possente, soprattutto nella vita dei poveri, dei piccoli… Noi leggiamo la nostra Storia come storia d’Amore! Cent’anni scorrono davanti a noi, testimoni della fedeltà di Dio, ricchi dell’apporto che ogni Missionaria della Consolata ha donato, nell’offerta di se stessa, per incarnare, custodire ed arricchire quel deposito prezioso, il Carisma, che come seme di fuoco, è stato posto nel cuore di ciascuna. È dono di vita, vissuto fino al martirio cruento (e il martirio di Sr. Leonella Sgorbati è stato per tutte noi un richiamo fortissimo!) e nel martirio quotidiano dell’amore feriale, quello col grembiule, nascosto e umile, ma efficace…”.

Per loro è un “Centenario tempo di Grazia”: e intendono lasciarsi purificare dal Signore amante e perciò misericordioso. Per questo pregano: “Crea in me o Dio un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo” (Sl 50). Sanno che la purificazione è la condizione del loroo essere umani: camminanti nel tempo…

Non intendono arrestarsi, perciò assicurano: “Con Maria Consolata continuiamo il cammino”. E spiegano: “In Gesù Dio si fa Cammino e Viandante. Sulle strade del mondo incrocia i nostri passi e ci invita a camminare, a non fermarci…, non importa l’età, le tappe…”.

Ancora: “Chiamate per nome ci affidiamo a questa Famiglia”. Nell’anno giubilare, vogliamo vivere il valore carismatico dello Spirito di Famiglia. Il termine “famiglia”…. L’Istituto è una famiglia perché i vincoli che legano i membri non si esauriscono puramente in rapporti di “lavoro”, ma si fondano nella condivisione di un unico Carisma, ed in ultima analisi nell’essere Uno in Cristo. Questo conferisce una qualità particolare ai rapporti fra i membri, che vivono un senso d’appartenenza carismatica… Basato su questo concetto di Famiglia il Consiglio Generale auspica per l’Istituto una crescita nel vivere lo spirito di Famiglia, come valore carismatico”.

Ricordando Haiti

domenica, gennaio 31st, 2010

Religiose e religiosi promotori di Giustizia, pace e integrità del creato hanno promosso un momento di preghiera per i terremotati di Haiti. Si farà a Roma nella chiesa di san Marcello al Corso, piazza s. Marcello 5, venerdì 29 gennaio 2010 dalle ore 19.00 alle 20.00. E’ un presentare in forma corale al Signore tutta la angosciante situazione che ancora si vive in quella nazione. E sarà anche un fare memoria in modo particolare dei religiosi e delle religiose che laggiù sono state vittime della tremenda scossa tellurica. Ricordiamo le 6 (sei) Suore Figlie della Sapienza e le 16 (sedici) religiose della Congregazione autoctona Figlie di Maria. Ad ambedue gli istituti l’USMI esprime la propria partecipazione a così gravi e improvvise perdite.

Da casa Famiglia “La Conchiglia”

domenica, gennaio 31st, 2010

Da Casa Famiglia “La Conchiglia
Via Fiume, 6  – 51100 Pistoia
Premio Pisa Donna 2009
a Sr. Eugenia Bonetti m.c.
Pisa: 18 gennaio 2010

 Da dieci anni operiamo in un servizio della Diocesi di Pistoia che accoglie vittime di tratta e donne, quasi tutte migrante, in situazione di difficoltà: ormai oltre 150.

Lungo questo tempo è stata preziosa la collaborazione di Sr. Eugenia che attraverso l’ufficio USMI Nazionale ci ha messo in grado di partecipare alla rete attivata sul territorio nazionale ma anche a livello internazionale soprattutto in riferimento alla formazione del personale, ai contatti con religiose impegnate nel settore tratta in molti Paesi del mondo, specie quelli di origine e di transito delle vittime.

Particolarmente efficace è stata la sua competenza nell’instaurare relazioni con molte organizzazioni governative, di volontariato e con le Ambasciate in Italia, specie con quella della Nigeria che negli ultimi anni è la nazione predominante tra le donne accolte nelle nostre case, ottenendo alcune migliaia di passaporti per ridare identità e legalità a tante donne con progetti di reintegrazione sociale

Partecipare oggi alla consegna del Premio, è il nostro piccolo segno per esprimere la più profonda  gratitudine perché l’impegno e la dedizione di sr Eugenia a servizio della dignità della donna, non sono solo di esempio, ma di stimolo concreto per noi e per quanti ne vengono a conoscenza, perché ciascuno si senta chiamato in prima persona e nei servizi e uffici che rappresenta a promuovere accoglienza e apertura per una convivenza giusta e pacifica nella società italiana e tra i diversi Popoli.

Il fatto stesso di trovarsi insieme a ricevere il premio sr Eugenia Bonetti e la Prof. Marina Ruggieri, Ingegnere, Presidente da questo mese di gennaio dell’ IEEE Aerospace and Electronic Systems Society, due figure apparentemente così diverse ma ciascuna profondamente impegnata nel proprio campo, è un segnale di come si può essere a servizio dell’umanità nei vari modi e ambiti.

In questa occasione così significativa non solo per il territorio pisano, sono state presenti diverse religiose e delegate USMI da Firenze e altre città, dando in tal modo visibilità alla rete di cui sr Eugenia si è fatta testimone appassionata in uno stile di “comunione e non competizione” come lei ama ripetere. Oggi queste parole sono risuonate nella bella sala del Comune di Pisa raggiungendo il cuore di ognuno. Molte persone presenti alla cerimonia erano profondamente commosse.

E dopo le parole, la  prova concreta: Sr. Eugenia ha chiesto alle autorità presenti che le fosse permesso di offrire i fiori appena ricevuti, alla responsabile della Casa Conchiglia. La sua motivazione alludeva allo stato in cui si trovano le ragazze al loro arrivo: “avete accolto tanti fiori ormai appassiti e nella vostra casa hanno ripreso a sbocciare”.

Grazie Sr. Eugenia per il tuo servizio appassionato, tenace e coraggioso che ci stimola a lavorare insieme per ridare dignità,  libertà e legalità ad ogni persona, specie a tante donne e minori immigrati e sfruttati dai nostri stessi sistemi di vita.

Possa la vita religiosa in Italia e nel mondo essere sempre più visibile e credibile attraverso la nostra testimonianza di donne consacrate per una grande missione di compassione e amore a servizio degli ultimi.

Sr. Teresa Dissegna, Figlie di S. Anna

Sr Tina Ventimiglia, Francescana dei Poveri

 Casa Famiglia “La Conchiglia”

Religiose sul fronte della giustizia e della carità – Brasile – Missionarie Scalabriniane

mercoledì, gennaio 20th, 2010

                  Le Suore Missionarie di s. Carlo Borromeo (Scalabriniane) sono impegnate  nel loro V CORSO CONGREGAZIONALE PER LE FORMATRICI. Scrivono:

Dal 5 al 21 gennaio 2010, nell’Instituto San Carlo, Passo Fundo, RS, Brasile, si realizzerà il V Corso Congregazionale per le Formatrici della Congregazione delle Suore Missionarie di S. Carlo B. – Scalabriniane con l’obiettivo di “Approfondire l’identità della vita consacrata scalabriniana, garantendo l’unità, la continuità e la qualità del processo formativo nella Congregazione, per rispondere con fedeltà creativa alle esigenze del servizio evangelico e missionario ai migranti”. 

Il corso si svolgerà in tre tappe. Nella prima, il processo formativo nella Congregazione; nella seconda approfondimenti teorici che illuminano il processo formativo, e, nella terza tappa, applicazione degli elementi dell’identità scalabriniana nel processo formativo, sintesi e decisioni.

L’apertura ufficiale è stata il 6 gennaio, con la celebrazione eucaristica, nella cappella dell’Istituto, presieduta da padre Wilson Lill, parroco della chiesa S. Cristofaro. Dopo il gruppo, nella sala destinata all’incontro ha dato il via ai lavori, nle seguente ordine: accoglienza dell’animatrice generale della formazione, Sr. Analita Candaten; della Superiora Provinciale della Provincia Cristo Re,  luogo dell’evento, Sr. Luiza Dal Moro e della Superiora della comunità dell’Istituto S. Carlo, Sr. Olinda Rosa Contini.

Sr. Analita nella sua allocuzione di apertura ha sottolineato che “La formazione oggi sta assumendo un volto differente, perché deve rispondere alle nuove necessità evolutive e culturali delle persone e nello stesso tempo rimanere fedele al carisma. L’attenzione alla maturazione della persona comporta la necessità di incontrare nuove forme di mediazione tra gli ideali e la situazione reale che la persona vive. Come parlare di Cristo e del Carisma ai giovani di oggi, con le sue tante fragilità, ma anche con le sue aspettative? ”

Inoltre ha sottolineato ancora “Questo corso preparato in comunione con il Governo Generale e i Governi Provinciali, gli Organismi di Formazione e specialmente con le Coordinatrici Provinciali della Formazione, vuole dare un’impronta importante nella missione che esercitiamo, ma soprattutto, vogliamo impegnarci perché sia un momento di speranza per tutta la Congregazione. Esistono difficoltà che ci sfidano per un serio discernimento spirituale. Stiamo aperte per vedere, ascoltare, discernere e prendere quelle decisioni che Dio ci suggerisce come formatrici scalabriniane. Il momento critico che stiamo vivendo nella Vita Religiosa, è prima di tutto occasione provvidenziale, perché ci interpella a vivere autenticamente la nostra vocazione, ridisegnando evangelicamente il nostro stile di vita”.

Nel pomeriggio si sono letti i messaggi ricevuti da parte delle Suore e Formande delle comunità della Congregazione. Successivamente c’è stata la condivisione delle esperienze formative della tappa formativa dell’Animazione Vocazionale, nelle differenti aree di attuazione dell’Istituto MSCS. L’ordine di presentazione è stato: Provincia Nostra Signora di Fatima; Provincia Nostra Signora Aparecida; Provincia Immacolata Concezione; Provincia Cristo Re; Provincia Maria Madre dei Migranti e infine la Provincia S. Giuseppe.

Oggi,  7 gennaio, si stanno condividendo le esperienze delle tappe formative dell’aspirantato, del postulantato e del noviziato nelle rispettive Provincie. Domani si darà continuità con la presentazione delle tappe dello juniorato, dello juniorato congregazionale e della formazione permanente.

Le suore presenti al V Corso Congregazionale delle Formatrici, ringraziano per l’unità, le preghiere e l’invio di messaggi, cartoline, caramelle, e per ogni manifestazione di affetto e comunione. Nello stesso tempo contano con l’unità spirituale, perché si realizzi l’obiettivo del corso. 

Informazioni e fotografie del corso si possono trovare nel sito congregazionale: www.scalabriniane.org; invece eventuali messaggi possono essereinviati ai seguenti indirizzi e-mails : andrezaperin@hotmail.com e formazionegenerale@scalabriniane.org.

Comunicatrici del V Corso Congregazionale per le Formatrici
Irmãs Eléia Scariot, mscs e Andreza Perin, mscs

Religiose sul fronte della giustizia e della carità – Italia

mercoledì, gennaio 20th, 2010

       Suor Maddalena Pirodda, delle Missionarie dell’Immacolata (Pime), ha accolto un’insolita coppia al Centro d’ascolto di Roma. Un bengalese, di nome  Mohammod – che gestisce un negozio di alimentari – ha chiesto alla religiosa, impegnata a fianco degli immigrati e, in particolare, di quelli originari del Bangladesh, Paese dove ha vissuto per ventitré anni, di trovare all’amico italiano disoccupato e povero un’accoglienza stabile. Suor Maddalena parla la sua stessa lingua, si occupa della comunità bengalese cattolica presso la chiesa di San Vito e visita le famiglie musulmane. Così diventa il protagonista di questa storia di integrazione capovolta, gesto tipico di «un popolo generoso che sa condividere ciò che ha con chi è più povero», testimonia la missionaria rientrata in Italia nel ’95. Già allora a Roma, racconta sr Maddalena, «c’erano parecchi bengalesi: molti facevano i lavavetri o vendevano rose». Ma dal Giubileo in poi la loro presenza è lievitata, giungendo a fine 2006 a quota 10.625 residenti (le donne sono circa un quarto),  secondo l’Osservatorio romano sulle migrazioni della Caritas diocesana. Quella bengalese risulta la quinta comunità straniera del Comune capitolino, più numerosa di egiziani e cinesi. Di religione islamica nella maggioranza dei casi – i cattolici sono circa 150, per lo più uomini -, si occupano soprattutto di attività commerciali.

        La Comunità Rut di Caserta costituita dalle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria, che si distingue soprattutto per l’accoglienza di donne che provengono dalla prostituzione, ha vissuto un momento di gioia molto intenso il giorno dell’Epifania (6 gennaio 2010): in quella giornata hanno celebrato il Battesimo di 7 bambini, figli di mamme ospiti della comunità.

Religiose sul fronte della giustizia e della carità – Thailandia

mercoledì, gennaio 20th, 2010

       In Thailandia il centro pastorale  di Sam Phran ha messo in luce alcune situazioni paradossali: i preti sono spesso prepotenti o irrispettosi verso le suore e le collaboratrici laiche. Dal 12 al 15 ottobre 2009, una religiosa, suor Kanlaya Trisopha, della Commissione cattolica per le donne, ha stigmatizzato alcuni comportamenti tipici. La realtà della situazione è stata ammessa anche dal padre Chaiyo Kitsabul rettore del seminario maggiore nazionale; secondo lui, consciamente o no, i sacerdoti tendono spesso a dominare anziché ascoltare. Per il gesuita Miguel Garaizabal, problemi nascono quando il prete pensa che le suore abbiano il dovere di servirlo. (Da Jesus, dicembre 2009, 33).

Religiose sul fronte della giustizia e della carità – Brasile

lunedì, gennaio 18th, 2010

       In Brasile suor Henriqueta Cavalcante, delle Suore di Maria Bambina, coordinatrice della Commissione giustizia e pace della Regione Nord 22 della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile, ha ricevuto il premio Joao Canuto per i diritti umani per il suo impegno contro lo sfruttamento sessuale di minori, – culminato nelle testimonianze rese alla Commissione d’inchiesta sulla pedofilia creato nello Stato del Parà, che le sono valse le minacce di morte da parte di un deputato inquisito.

  • Di analoghe intimidazioni da parte dei latifondisti è stata fatta oggetto suor Geralda Magela de Fonseca, appartenente alla Congregazione Romana di S. Domenico, vicepresidente di un gruppo per i diritti umani che, nel Mato Grosso, sostiene le occupazioni di terre da parte dei braccianti.
  • Stesso Stato e stesse minacce di morte quasi quotidiane per suor Leonora Brunetto, membro della congregazione di origine brasiliana denominata Immacolato Cuore di Maria, responsabile della Commissione pastorale della terra ad Alfa Foresta, distintasi nella denuncia del lavoro schiavo, dei disboscamento e dell’invasione di terre. “Mi proteggerò perché la vita è preziosa, ma non posso desistere, perché molta gente resterebbe senza nessuno che la difenda”, ha dichiarato suor Brunetto dopo l’assassinio di uno dei suoi collaboratori. (Da Jesus dicembre 2009, 31).