Archive for novembre, 2010

Esperienza di vita sana e libera

venerdì, novembre 26th, 2010

Il Centro di recupero per tossicodipendenti a Marjanovac, Bos Aleksandrovac, nella regione di Zagabria diretto dalle suore Adoratrici del sangue di Cristo ha celebrato, nel mese di ottobre 2010, il 10° anniversario della sua attività. Nel 2000 le suore avevano deciso di mettere a disposizione la propria casa per un progetto di lotta alla tossicodipendenza. In collaborazione con il Centro Italiano di Solidarietà di Roma, questo Centro ha applicato il programma terapeutico basato sulla filosofia e sulla metodologia del “Progetto Uomo” e qui hanno trovato alloggio 34 ragazzi e 18 ragazze tossicodipendenti. Vi lavorano sette operatori, tra cui due suore Adoratrici. Religiose e laici hanno la sensibilità di “coniugare scienza e pratica”. Negli ultimi 10 anni il Centro ha visto 500 pazienti, dei quali 80 hanno completato l’intero programma. I valori fondamentali del centro sono la dignità umana e la responsabilità per il bene comune. E la comunità funziona con successo realizzando i tre principi sui quali Don Mario Picchi, inventore del “Progetto Uomo”, ha basato il suo lavoro: il desiderio e la motivazione delle persone; l’esistenza di strutture e l’alloggio per i tossicodipendenti; i programmi per le famiglie dei tossicodipendenti. Il lavoro degli operatori si basa sulla competenza professionale e l’approccio empatico. Qui si fa esperienza di una vita sana e libera, di relazioni interpersonali, di responsabilità e di ottimismo verso la vita.

Il primo decennio ha dato i suoi frutti

venerdì, novembre 26th, 2010

Sono trascorsi ormai alcuni anni da quando le Suore Ancelle della Carità hanno mosso i loro primi passi in Rwanda e qualcuno ha scrutato la loro donazione generosa, coltivando in cuore il desiderio di fare altrettanto, con semplicità, con entusiasmo e così rispondere ad un forte appello di Gesù. E’ stata necessario così aprire nel 2002 una Casa di Formazione per accogliere giovani fortemente motivate e dare loro un’adeguata preparazione cristiana, religiosa, teologica, improntata sulla conoscenza del Carisma dell’Istituto. Ora un buon gruppo di giovani Rwandesi si trova in Postulato, in Noviziato; altre già hanno raggiunto il traguardo della Professione religiosa. Col passare degli anni, la missione africana si è impiantata in Burundi, con problemi e bisogni altrettanto grandi. Qui nel 2002 ha posto la sua tenda la Comunità di Kiremba, villaggio di 72.000 abitanti. Le religiose prestano la loro opera nell’Ospedale del luogo, famoso per l’impegno, la donazione, il servizio che molte realtà religiose e laiche riversano sullo stesso. Nello stesso stabile, si trova il Centro nutrizionale, complesso sanitario che si colloca come realtà di grande servizio per una larga fascia di bisogni, di precarietà fisica, psichica, nutrizionale. E’ un piccolo paese sperduto dove pulsa un’umanità, una carità, degna del Carisma di Santa Maria Crocifissa, loro fondatrice. Si potrebbe dire che “la povertà e la fame si è fermata qui” – scrivono – ma la carità delle Suore ne ha preso pieno possesso. Anche in Burundi, parecchie giovani osservano ammirate e vanno coltivando in cuore il desiderio di dare una loro risposta generosa al Dio che sempre attrae ed invita alla sua sequela.

Audacia nel ripensarsi

venerdì, novembre 26th, 2010

Gestione innovativa, coordinamento per la comunione, processi decisionali, accompagnamento all’innovazione… sono alcune delle questioni in gioco nel seminario nazionale di formazione per Consigli ispettoriali delle Figlie di Maria Ausiliatrice vissuto a Roma nei giorni 11-14 novembre 2010. Hanno vissuto tempi di lavoro, di preghiera e di fraternità molto ricchi. Dopo un periodo di riflessione e formazione sulla risignificazione e ristrutturazione delle presenze fma in Italia, hanno cercato di fare un passo avanti chiedendosi: quale sia la sfida della comunione nella gestione innovativa per vivere meglio la missione.

Il clima di lavoro è stato di grande serenità, fraternità e spirito di famiglia, perché ognuna ha messo in gioco se stessa dando il meglio di sé. Il sogno è che nelle loro ispettorie e nelle comunità locali si possa sperimentare la stessa serenità e la stessa audacia nel ripensarsi e nel riflettere sulla sfida della comunione nella nuova gestione.

Dalla tradizione l’identità

venerdì, novembre 26th, 2010

La tradizione costituisce l’identità. Ossia: le tradizioni sono uno degli elementi base che costituiscono l’identità di un gruppo e che aiutano a trasmetterla di generazione in generazione. Con questa convinzione e alla luce di questa affermazione le suore della Compagnia di Maria hanno fatto memoria dei cento anni di presenza educativa in Gualeguaychu nella Provincia di Entre Rios, in Argentina. Le prime suore infatti raggiungevo la città nel mese di gennaio del 1910 e nel mese di marzo iniziarono le attività scolastiche. Scolaresche. Tra le tradizioni cui danno importanza è la celebrazione della festa della Presentazione di Maria Bambina, (ogni anno il 21 novembre) già presente nelle loro origini; oggi la celebrano e la esprimono in forme diverse però il significato è ancora quello: Maria Nostra signora è sempre presente nei nostri progetti.