Archive for febbraio, 2014

Un mandato indilazionabile

martedì, febbraio 25th, 2014

“Andare alle periferie!” non è certamente un simpatico slogan. E’ un mandato evangelico, e pertanto indilazionabile e impegnativo. E’ quello che hanno fatto le Suore dei Poveri di Don Morinello (S.P.D.M). Nate a Licata il 30 maggio 1901 come società di beneficenza, riconosciute di diritto diocesano il 12 luglio 1924 hanno ricevuto dal loro fondatore un mandato esplicito: “La carità senza distinzione di amici o nemici ci lega insieme e di tutti i cuori ne fa uno solo, di tutte le anime una sola”. Dal 27 settembre 1978 sono di diritto pontificio. In forza di quella carità che dovrebbe essere la molla di ogni attività cristiana il 22 febbraio 2014 sono sbarcate a Lampedusa e lì hanno dato inizio a una nuova comunità a servizio di chiunque nel territorio abbia bisogno di aiuto. Le motivazioni le ha date la loro superiora generale Madre Maria Agnese Ciarrocco: “Lampedusa ci ricorda che la vita religiosa è una continua ricerca e un continuo interrogarsi sulle migliori modalità di come noi suore che stiamo in convento possono incontrare, testimoniare e concretizzare Gesù di Nazareth agli uomini e alle donne di oggi”.

Presenti, oltre che in Italia, anche in Colombia e Romania, ora seguono con gioia, speranza e preghiera l’iter di beatificazione e canonizzazione del loro Fondatore, inoltrato il 6 ottobre 2000 presso la Congregazione della Causa dei Santi.

L’USMI nazionale le accompagna in questa loro avventura evangelica con la preghiera e il ricordo. E ne attende notizie. (B.M).

L’uomo, le sbarre: sorprendente positività

mercoledì, febbraio 19th, 2014

“Mammagialla” carcere di Viterbo, un enorme scatolone grigio, austero, seduto in una spianata, fuori dalle mura dalla città, lontano dalla vita normale, spesso teatro di litigi, purtroppo anche di uccisioni. E’ il secondo carcere per ampiezza del Lazio dopo quello più conosciuto di Rebibbia.

Là dentro vivono 700 detenuti anche quelli del 41 bis di massima sicurezza. A reggerlo come Direttrice c’è una giovane donna: il suo volto porta i segni della fatica, del dolore, di una immensa pena per i suoi ‘ospiti’. Pure lei, in un certo senso, è ‘detenuta’, non tanto per il suo ruolo, ma per la normalità di impegni, profonde preoccupazioni e condivisioni che tessono le sue giornate.

E’ sabato, 7 Dicembre. Sorella Rita mi invita ad accompagnarla, perché là, insieme al gruppo dei giovani del Centro Internazionale di S. Lorenzo in Roma verrà portata la Croce delle Giornate Mondiale della Gioventù, benedetta e consegnata dal Beato Giovanni Paolo II ai ragazzi di tutto il mondo. Un evento straordinario preparato con cura come il rito religioso che è stato loro proposto.

Fa un certo effetto entrare per la prima volta in un Istituto Penale. Cercavo di impostare il mio volto, preparare alcune parole, non far capire il mio imbarazzo nel guardarli negli occhi, nessun giudizio nella mia mente e nel mio cuore, solo accoglienza.

Invece, ancora una volta il “povero” mi è stato maestro. Infatti, dopo aver percorso il lungo tragitto per raggiungere il salone dove erano riuniti più di duecento uomini, all’entrare, mi si è aperta una scena evangelica: una folla contenta, curiosa, accogliente, ben disposta. Che meraviglia! Tutti cercavano di catturare uno sguardo, un sorriso, una parola. Il mio imbarazzo dell’attesa di incontrarli rimase, ma al contrario. I detenuti mi hanno ‘aiutato’ e facilitato l’incontro con loro.

Le sbarre, forse, non hanno ferito fino in fondo il loro cuore; dalle loro disgrazie sanno trarre la forza di vivere, di continuare a sperare nonostante l’evidenza buia del loro futuro.

Li ho guardati con dignità, con stima. Mi sono detta: “quanta furbizia corre nei nostri comportamenti per simulare, respingere o camuffare gli sbagli, le colpe, o anche, semplicemente, riconoscerli”. Invece le loro colpe sono conosciute, segnate a dito, discusse, magari rinfacciate, pagate. Quante umiliazioni… Hanno sbagliato e il mondo lo sa.

Tutti siamo ‘in’ colpa. Non passino mai dentro di noi discriminazioni, giudizi, selezioni definitive, perché anche là, nel carcere di Mammagialla di Viterbo ci sono uomini che hanno sì, sbagliato, ma sempre uomini capaci di relazioni, convivenza, voglia di futuro e di vita.

‘Ero prigioniero e MI avete ‘visitato’.

Sr. Maria Colombo, canossiana

“… E SE NE ANDARONO CON GIOIA”

lunedì, febbraio 10th, 2014

A Genova continuano gli incontri tra i Giovani della Pastorale giovanile, dell’Azione Cattolica e di altri gruppi; l’ultimo ha avuto luogo in occasione della Giornata Mondiale della Vita Consacrata. Lo raccontano così: “E’ un sabato sera diverso dal solito: no pub, no discoteca, no riunioni scout… e per noi religiosi fuori dal convento! I giovani della Diocesi di Genova hanno riproposto, in occasione della Festa della Vita Consacrata, di incontrare i religiosi delle diverse Congregazioni presenti sul territorio. Un desiderio condiviso anche dai consacrati stessi per avvicinarsi e rispondere alle domande che rischiano di rimanere spesso senza risposte esaurienti.

Il salone dell’Oratorio della Parrocchia di N. S. della Assunta di Genova Sestri Ponente è stato teatro di una numerosa partecipazione: frati, suore, seminaristi, novizie hanno accolto i ragazzi in una gioiosa atmosfera di fraternità. Con un simpatico gioco si sono formati tanti piccoli gruppi misti animati da un religioso/a. Sono nati interrogativi sulla vita consacrata: nello specifico questioni riguardanti il capire la chiamata del Signore, la scelta dell’ordine religioso, l’importanza della preghiera, l’obbedienza, come si superano i momenti di difficoltà. Nella condivisione i ragazzi si sono sentiti talmente coinvolti che hanno manifestato il loro bisogno di essere ascoltati e amati, parlando di sé.

La serata si è conclusa nella Chiesa parrocchiale dove è stato proiettato un video con la presentazione dei vari carismi delle congregazioni presenti, seguito dalla testimonianza vocazionale di fra Angelo, carmelitano scalzo della Comunità di S. Anna.

Il culmine dell’incontro è stata l’adorazione eucaristica durante la quale, in forma di preghiera, sono state lette le riflessioni formulate nei vari gruppi. A sorpresa, alla fine, alcune religiose indiane hanno danzato sulle note del canto “Vieni e seguimi” esprimendo la gioia dell’appartenenza al Signore e della testimonianza. Infine un ricordo per i genitori che ci hanno donato la vita: senza di loro non ci sarebbero neppure suore, frati, sacerdoti e persone consacrate.

All’uscita della chiesa si poteva leggere una gioia strana nei volti dei giovani e dei consacrati: da una parte l’avvicinamento ad un mondo nuovo e sconosciuto, la vita consacrata, per superare pregiudizi e la paura di andare oltre, forse fino a chiedersi: “e se il Signore chiamasse anche me?”. Dall’altra un’apertura fraterna ad un mondo giovanile così colmo di contraddizioni, ma con il cuore bello e semplice per seguire una Bellezza che incanta, come ha attratto e affascinato in tutti questi anni della storia della Chiesa tanti giovani che hanno donato totalmente la vita al Signore.

Tante vite, tanti volti, tante strade verso un’unica meta.

E tutti se ne andarono pieni di gioia!”

Sr Francesca Neve

Richiesta accolta…

giovedì, febbraio 6th, 2014

Con questo messaggio desidero condividere la nostra richiesta fatta precedentemente a Papa Francesco di istituire per tutta la Chiesa una specifica giornata annuale contro la tratta di esseri umani da celebrarsi nella festa liturgica di Santa Bakhita e precisamente l’8 febbraio.

Richiesta accolta con interesse da Papa Francesco, durante il nostro incontro con lui nel mese di settembre scorso e nuovamente riproposto durante il convegno in Vaticano del mese di novembre.

Tale richiesta è stata accolta e condivisa da diverse conferenze episcopali in varie parti del mondo tra cui le Conferenze Episcopali degli USA, dell’Australia, dell’Africa, dell’Inghilterra ed altri paesi ancora per cui in tale giornata sono state organizzate incontri di sensibilizzazione, riflessioni e preghiere per debellare questa terribile piaga che come il Papa dice sempre è “un crimine contro l’umanità”.

Noi celebreremo questa giornata con le donne di Ponte Galeria.
Sr Eugenia Bonetti

TUTTO PER IL VANGELO

giovedì, febbraio 6th, 2014

Dal 5 febbraio, 50° anniversario della morte di Maestra Tecla, cofondatrice delle Figlie di San Paolo, è online il sito www.tuttoperilvangelo.it, realizzato dalle Paoline della Provincia italiana, con l’obiettivo di far conoscere la vocazione paolina ai nostri contemporanei, in particolare alle nuove generazioni, e di suscitare in loro il desiderio di accostarsi al carisma paolino e di comunicare Cristo nell’era digitale.

Il contenuto del sito è presente anche sui diversi social network: Facebook, Twitter, Youtube e Google Plus.