Giornata speciale quella trascorsa il 13 settembre 2015 in Vaticano da un gruppo di 50 detenuti di Rebibbia che hanno potuto visitare in via eccezionale San Pietro con i giardini vaticani. Per loro si sono aperte anche le porte dei Musei Vaticani: hanno potuto seguire l’Angelus del Papa dall’interno della Cappella Sistina. La visita è stata quasi un anticipo delle iniziative che saranno previste per i carcerati durante l’Anno giubilare, l’Anno Santo della Misericordia.
Una cinquantina di detenuti della sezione penale della Casa di Reclusione di Rebibbia, accompagnati dal direttore Stefano Ricca, si sono ritrovati nella Cappella Sistina, sotto la volta affrescata da Michelangelo, per ascoltare l’Angelus di papa Francesco. Nel programma della giornata anche una guida d’eccezione, il direttore ed ex ministro dei Beni culturali, Antonio Paolucci.
“Sono emozioni che resteranno nel nostro cuore e nella nostra mente per lungo tempo – ha commentato alla Radio Vaticana il direttore di Rebibbia, Stefano Ricca -. Per i detenuti, chiaramente, questo assume un valore particolare: invece di trascorrere un’ennesima mattinata all’interno dell’Istituto penitenziario, poter partecipare a una visita in esclusiva, in una domenica che normalmente vede i Musei chiusi, ha commosso i detenuti, partecipi dell’eccezionalità dell’evento”.
Uno dei detenuti, che hanno preso parte alla giornata speciale, Carmine, racconta: “Siamo stati accolti in una maniera bellissima: qualcosa di incomprensibile, difficile per un detenuto, abituato a sentirsi giudicato dalla società, e guardato sempre con un occhio particolare. Invece oggi siamo stati trattati alla pari di una personalità importante. Grande e indescrivibile è stata l’emozione per tutti noi, un sogno ad occhi aperti”.
Che l’accoglienza sia stata encomiabile, fuori da ogni aspettativa lo ha dimostrato un buffè, ricco di bevande varie e di pasticcini raffinati serviti da camerieri elegantemente vestiti. Davvero tutto inaspettato!
La visita ha avuto il suo epilogo dopo un anno di preparazione di ricerca e di studi sulla Cappella Sistina. Le persone detenute, seguite da Sr Rita Del Grosso e Sr Emma Zordan, hanno trattato con interesse e molto entusiasmo soggetti che più ritenevano rispecchiassero la loro vita. Tutto il lavoro raccolto e racchiuso in un testo “Due dita che si sfiorano” indicanti la creazione di Adamo da parte di Dio, verrà consegnato con un attestato di benemerenza in una cerimonia solenne all’interno del Carcere, il 17 settembre 2015, alla presenza del direttore e di altre autorità del luogo.
Sr Emma Zordan
Volontaria e referente USMI
Suore volontarie nelle carceri