Archive for febbraio, 2012

Anniversari

giovedì, febbraio 23rd, 2012

“Il 25 gennaio, festa della Conversione di San Paolo, la Comunità di Ouagadougou (Burkina Faso) delle Pie Discepole del Divin Maestro, con una bella celebrazione, ha iniziato a vivere un tempo forte di rendimento di grazie al Maestro Divino per i 25 anni di presenza in quella terra benedetta dal Signore. Sarà un anno ricco anche di iniziative apostoliche, soprattutto a livello di pastorale vocazionale e nella piena fedeltà a loro carisma: onorare la persona di Gesù Maestro mediante la triplice espressione: “l’apostolato eucaristico: adorazione perpetua del SS. Sacramento, promozione con opportune iniziative della devozione eucaristica;  sacerdotale: assistenza ai sacerdoti anziani e bisognosi , contributo di preghiere e di opere per i sacerdoti e le vocazioni religiose e sacerdotali; liturgico: servizio alla Chiesa mediante l’istruzione, l’animazione, preparazione e diffusione di quanto si riferisce al culto sacro”.

Il 10 febbraio, festa degli inizi della loro Congregazione,  le sorelle della Delegazione Irlanda hanno ringraziato il Maestro Divino per il dono di 20 anni di presenza a Blackrock, Dublino. Per commemorare l’evento storico, le sorelle, insieme a tanti amici, Adoratori, benefattori, religiosi e religiose, e alcuni sacerdoti, si sono radunate per accogliere e ospitare la campana del Congresso Eucaristico Internazionale, che è in viaggio per tutta l’Irlanda. Il Congresso si terrà a Dublino dal 10-17 giugno 2012. Si è svolto un rito semplice per accogliere la campana e le quattro icone che la accompagnano, seguito dalla celebrazione del Vespro, nella memoria di Santa Scolastica.

L’assemblea ha sostato poi in Adorazione, in ringraziamento e lode, ma anche di supplica, perché il Congresso ridesti nella Chiesa in Irlanda e nel cuore di tutti l’amore alla vita eucaristica. Si è poi, con solennità e gioia, suonato la campana: un richiamo alla partecipazione attiva e responsabile di tutti.

Un momento di festa e di fraternità ha concluso l’incontro. Esse lodano “il Signore per la presenza della nostra Famiglia religiosa in quella terra”; lo ringraziano “soprattutto per le sorelle dal cuore missionario e generoso, che lungo gli anni hanno sostenuto le comunità in Irlanda”.  

Adoratrici del Santissimo Sacramento fanno memoria del centenario della morte del loro Fondatore

venerdì, febbraio 17th, 2012

 

Domenica 5 febbraio il vescovo Dante Lafranconi ha aperto solennemente l’anno centenario con la celebrazione eucaristica.

Nell’occasione è stata accesa una lampada, che madre Camilla Zani, loro superiora generale ha consegnato al Vescovo, segno di una fiamma di carità che arde nella Chiesa come eredità di p. Francesco Spinelli. La lampada è poi stata posta nel sacello del Beato, dove arderà per tutto l’anno.

Scrive , tra l’altro, la loro madre generale:

Con questa celebrazione eucaristica, diamo apertura ufficiale  all’Anno Centenario della sua nascita al cielo (1913-2013), con il desiderio di rendere grazie a Dio per il dono della santità del beato Francesco, luminosa testimonianza evangelica che ha fatto dell’Eucaristia la sua ragione di vita. Ripetutamente diceva alle sue Suore di adorare con l’amore più ardente Gesù Eucaristia e da questa sorgente attingere la carità per i più poveri tra i fratelli. Questo prossimo anno vedrà alcune iniziative per ravvivare in noi il senso del nostro “fare memoria” della vicenda e della spiritualità del nostro Fondatore, nonché per camminare più speditamente sui suoi passi di santità.  “La memoria [del passato, infatti] diventa capace di suscitare [un] nuovo futuro” (Memoria e riconciliazione, n. 4.1).

E’ in questa prospettiva che desideriamo “fare memoria”,   non semplicemente per riportare alla mente una persona o un evento del passato, ma per tener viva nel cuore la nostra Origine e il nostro Fine, per vivere l’oggi, con sapienza e amore e guardare al nostro futuro nell’orizzonte della Speranza.

Il beato Francesco ha saputo dire Sì a Dio, sempre, e soprattutto nelle prove della vita. Per usare un’immagine del teologo Balthasar, “egli è stato un campo arato, nel quale la Parola e la Volontà di Dio”, hanno portato frutto di santità per l’edificazione della Chiesa.

         Pertanto l’Anno Centenario è un’occasione per celebrare la Sorgente della santità, la Trinità divina, che, come ha operato in don Francesco, continua a far fluire la sua vita e la sua grazia nel cuore di ogni uomo, che si apre al dono di Dio”.

Un premio prestigioso

lunedì, febbraio 13th, 2012

Sr Jeanne Lemire, delle Figlie di san Paolo, direttrice della Libreria Paulines di Montréal (Canada-Québec), ha ricevuto il Premio Fleury-Mesplet assegnato dal Salone del libro di Montréal. Il premio viene attribuito generalmente a «una persona, un organismo o una istituzione che, con la sua attività, le sue iniziative e il suo dinamismo contribuisce al progresso della cultura e dell’editoria in Québec».

Il riconoscimento del lavoro intelligente e instancabile di sr Jeanne per la promozione del libro e lo sviluppo della libreria è stato accolto con gioia dalle Paoline, come pure dai rappresentanti del mondo della cultura, della politica e dell’editoria. Religiose e religiosi si sono rallegrati per il fatto che un premio così prestigioso sia stato assegnato a una Figlie di San Paolo.

L’augurio che rivolgiamo a sr Jeanne è quello formulato da lei stessa alla fine della sua allocuzione: «Termino augurandomi che la libreria sia un luogo privilegiato di scambi, di trasmissione d’idee, di valori e di contenuti. Spero di lavorarvi ancora a lungo con lo stesso entusiasmo, la stessa passione, lo stesso amore che provo ogni mattina entrando in libreria, luogo dove il sapere e la cultura convivono e si sostengono armoniosamente».  

Figlie di Maria Ausiliatrice: 140 anni di Fondazione

sabato, febbraio 11th, 2012

Le Figlie di Maria Ausiliatrice ricordano quest’anno i 140 anni di Fondazione. La loro ‘iniziatrice’ scelta da don Bosco, fu santa Maria Domenica Mazzarrello. Ella, giovane di 23 anni, guarita da una grave forma di tifo che la cambiò non solo fisicamente, decise di imparare il mestiere di sarta e di aprire con una amica, Petronilla, un laboratorio di sartoria per l’educazione delle ragazze.

Nel 1864, conobbe Giovanni Bosco, in visita a Mornese, che restò piacevolmente colpito dalla ragazza. Fu lo stesso don Bosco, nel 1872, a sceglierla come iniziatrice dell’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice e nello stesso anno assunse i voti, assieme alle sue compagne.

Nel 1879 la casa madre dell’istituto fu trasferita a Nizza Monferrato e vi morì nel 1881 all’età di 44 anni.  Secondo l’annuario, edito dall’USMI nel 2009, in quell’anno le Figlie di Maria Ausiliatrice di voti perpetui erano 13.050. ed erano presenti e operanti in circa 90 paesi. Le ha guidate sempre il carisma di “essere segno dell’amore preveniente di Dio e della sollecitudine di Maria Ausiliatrice per la gioventù dei ceti popolari, attraverso attività educative e promozionali, sia nei paesi cristiani che nei luoghi di prima evangelizzazione”.

SUORE APOSTOLINE

sabato, febbraio 11th, 2012

Ariccia – Casa Divin Maestro – 11 febbraio 2012


sr Maria Antonietta Leoni

sr Maria Luisa Peviani

sr Marina Beretti,
sup. generale neoeletta

sr Paola Toninato

sr Tosca Ferrante

Messaggio finale del 4 capitolo generale ordinario

Carissime sorelle Apostoline, sorelle e fratelli della Famiglia Paolina

e amici tutti,

eccoci giunte al momento di raccogliere in unità il rendimento di grazie dal cuore di ciascuna di noi per esprimerlo coralmente con tutti voi al Signore che ci ha accompagnate, guidate, sostenute, confortate in questi giorni di grazia del nostro 4° Capitolo Generale Ordinario. Davvero, insieme al nostro Fondatore, possiamo ripetere:“Deo gratias et Mariae!” per tutto l’impegno, la passione, l’amore, la comprensione che abbiamo saputo scambiarci in questi giorni di fatica capitolare, bella ed esigente insieme.

“Tradurre tutta la vita in apostolato vocazionale” (Don Alberione)
L’Apostolato vocazionale: tra fedeltà al carisma e prospettiva di futuro

Rivisitare il nostro apostolato, alla luce del tema di fondo che ci ha guidate, è stata l’opportunità per ravvivare il dono a noi affidato, aprirci alla gratitudine per quanto viviamo, pur riconoscendo i nostri limiti e le nostre insufficienze, per servire con rinnovato slancio le attese vocazionali di oggi. La riflessione sulle necessità dei nostri destinatari, sui contenuti e la prassi della pastorale vocazionale nella Chiesa, ci hanno richiesto un profondo discernimento per attuare scelte coerenti con il carisma ricevuto, nella viva consapevolezza che l’opera di Dio si compie con strumenti deboli, che trovano la loro forza nell’affidarsi a Lui. Convinte che l’apostolato si esprime innanzitutto con la qualità della nostra vita personale e comunitaria, siamo riconoscenti per tutto il bene che il Signore compie tra noi, e ci apriamo con disponibilità e fiducia al futuro che Lui prepara per noi, nell’impegno di collaborare con la sua Grazia per saper vivere l’obiettivo generale che abbiamo individuato come programma di vita e apostolato: Rispondere alle attese vocazionali di oggi nella fedeltà al carisma e in comunione di vita.

Questo obiettivo esprime le prospettive di attuazione che abbiamo individuato nel nostro discernimento e che costituiscono una sintesi attiva tra santità, studio, apostolato, povertà – vita comune, necessaria per svolgere la missione che il Signore, tramite Don Alberione, ci ha affidato: “Questo è il più grande servizio che potete dare alla Chiesa: vocazioni. Il problema vocazionario è il problema più fondamentale, è il problema che ci ha sottoposto Gesù Cristo stesso perché lo considerassimo: “Pregate il padrone della messe che mandi buoni operai alla mietitura” (cf Mt 9,38; Lc 10,2). Vedete per quale missione il Signore vi ha eletto! Questo fine, questa occupazione vostra – in questa occupazione in cui deve tradursi tutta la vita interna ed esterna -, questa occupazione è la più grande carità che si faccia alle anime” (AP 1958/2, p.33).

In questo giorno in cui facciamo memoria della Beata Maria Vergine di Lourdes, nella gioia e nella gratitudine concludiamo il nostro cammino capitolare, e ci affidiamo a questa nostra Madre, perché ogni giorno sia Lei a guidarci nel compiere il nostro apostolato vocazionale che vuol dire “dare Gesù al mondo”, come ha saputo fare Lei in tutta la sua vita. Sotto lo sguardo materno di Maria, sia questo il dono che chiediamo le une per le altre, perché possiamo sostenerci, incoraggiarci e rispondere sempre meglio alla nostra chiamata.

le sorelle capitolari

Esercizi Spirituali in lingua Malayalam

giovedì, febbraio 9th, 2012

USMI Regione Liguria
VIA PARINI 14
16145 GENOVA
Tel.010/3628850

                                                                            Genova, 08.02.2012

Carissime Sorelle,
da tempo la regione Liguria organizza  Esercizi Spirituali in lingua Malayalam. Il motivo è molto semplice ed insieme molto profondo: abbiamo in Regione diverse Sorelle che provengono dall’India, e più esattamente dalla Regione in cui si parla Malayalam. Abbiamo voluto offrire un vaso di “acqua fresca” a tutte coloro che vogliono pregare, ascoltare, riflettere, celebrare l’Eucarestia e  avvicinarsi al sacramento della Riconciliazione nella lingua materna.

A volte alcune espressioni e finezze liturgiche possono aiutare molto di più se espresse con modalità che appartengono al nostro vissuto originario.

L’ambiente, ove si svolgono i SS. Esercizi, è pervaso dalla semplicità francescana, il silenzio è richiesto per incontrarsi con Dio, la serietà e la serenità del Padre aiutano a porsi sulla stessa linea.

Quest’anno, d’accordo con Madre Viviana Ballarin, abbiamo voluto aprirla anche a Sorelle di altre parti d’Italia. L’iniziativa, nata da un profondo spirito di comunione, vuol aiutarci a vivere in pienezza i nostri carismi e la nostra consacrazione offrendo questo particolare mezzo a quante di noi, lottano, con gioia, per testimoniare Cristo in mezzo a noi.

Ecco alcune notizie:
Dove? A Savona, in Via S. Francesco 16
Quando? dal 29 Luglio fino al 04 agosto 2012
Chi li guida, oltre allo Spirito Santo? Rev. Dr. STEPHEN CHIRAPPANATH (Procurator of the Major Archbishop of “Syro-Malabar” Church in Roma)
Quanti posti sono disponibili? 35
Chi debbo contattare? Suor Virginia Tholath; e.mail tholathv@yahoo.it o Cell. 346-977-4545 o al tel.0105552393 (solo dopo le ore 17.30)
Cosa debbo comunicare? La tua adesione, il tuo indirizzo, il numero di telefono, la Congregazione a cui appartieni. Suor Virginia risponderà alle domande che le vorrai porre.
Cosa debbo portare? la Sacra Bibbia in lingua malayalam, chi ha il libro della santa messa  malayalam  in rito latino, il libro dei canti in malayalam, effetti personali compressi articoli di primo necessità: medicine  ecc.
Quando mi posso prenotare? Da oggi alla fine di aprile 2012.

Ci auguriamo che molte possano approfittare di questa iniziativa come un tempo di respiro spirituale e di dono squisito ed insperato che offre il Signore.
Chiediamo che questa comunicazione sia fatta girare attraverso le USMI Regionali e Diocesane. Ringraziando per la collaborazione, in unione di preghiera, salutiamo

Sr. M. Virginia Tholath                              M.M. Rosangela Sala
Delegata regionale  mobilità etnica        Presidente Regionali Ligure USMI

Famiglia Paolina: iniziative e appuntamenti

domenica, febbraio 5th, 2012

La Famiglia Paolina, della quale fanno parte 4 Congregazioni femminili – Figlie di san Paolo, Pie Discepole del Divin Maestro, Pastorelle, Apostoline – ha in programma preziose iniziative in preparazione del centenario della benedizione della prima macchina da stampa, che segnala come l’inizio di un’opera multiforme ‘in costruzione’ che camminerà nel tempo sotto la spinta dello Spirito. Il 5 febbraio – anniversario della morte della venerabile Tecla Merlo, cofondatrice delle Figlie di san Paolo – ne fanno memoria nel Santuario Basilica Minore Maria Regina degli Apostoli con una celebrazione eucaristica presieduta dal Card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per la cause dei Santi. Si vuole ringraziare il Signore per tutto il bene vissuto e compiuto nei cinque Continenti dalle migliaia di membri delle 10 istituzioni volute e fondate dal Beato Giacomo Alberione e impetrarne la benedizione per gli anni a venire.

S. Pietro avvolto da uno scialle di neve

domenica, febbraio 5th, 2012

4 febbraio 2012
E’ stato bello scendere in piazza S. Pietro, immergersi tra i passanti e i turisti, per gioire di questo dono che è la neve. La piazza assomigliava quasi a una pista di pattinaggio, specialmente quando era baciata dal sole, che faceva capolino tra le nuvole grigie. E’ diverso essere qui, vedere di persona, toccare con mano i pupazzi di neve fatti dai ragazzi durante la giornata. Anche la basilica è stata immortalata nella neve, con una piccola riproduzione a ridosso di una delle fontane.

La neve, il freddo, il maltempo fanno riflettere, ti riportano ai valori essenziali della vita. Così è come espresso bene in questo articolo, pubblicato oggi da ZENIT, che dà voce ai miei pensieri, mentre contemplo la statua di s. Pietro avvolta d uno scialle di neve candida e bianchissima.
Sr. Maria Rosa Venturelli

Maltempo? Un grande valore pedagogico
Una riflessione sul disagio creato dall’ondata di freddo e neve

Le condizioni di maltempo su tutta l’Italia e sull’intera Europa, con temperature siberiane ed importanti nevicate, hanno certamente determinato un profondo disagio per tutti, impedendo gli spostamenti e, talvolta, perfino di assolvere ai “normali” doveri lavorativi, stravolgendo l’ordinario svolgimento delle giornate.

Tuttavia, pur nell’oggettiva difficoltà di una situazione forse non adeguatamente prevista ed affrontata, è possibile, e quindi doveroso, porre in evidenza un elemento positivo: la presente situazione climatica ha un profondo valore pedagogico. In che senso?

Nel senso che ci educa tutti a ricordare che non siamo i “padroni del mondo”, che non tutto è nelle nostre mani, che i nostri mezzi ipertecnologici possono essere messi fuori uso da un improvviso abbassamento delle temperature o da un semplice blackout elettrico.

Dover camminare lentamente, a causa della neve e del ghiaccio, restituisce al “cammino” il suo significato, passo dopo passo, guardando attentamente dove si poggia il piede, osservando sia tutto ciò che si ha intorno, sia le persone che ci è dato di incrociare. Lentamente, con calma, quasi recuperando, d’improvviso, il tempo rubato dalla civiltà dei consumi e del quale, ormai, nemmeno ci rendiamo più conto.

La neve, poi, non solo ovattando i suoni, ma fermando la circolazione, ha reso le nostre città improvvisamente più silenziose, meno caotiche! Siamo davvero sicuri che il cosiddetto caos di queste ore, sia peggiore di quello che quotidianamente viviamo nel trambusto del traffico e nella concitazione dei vari impegni?

La realtà esiste! È per noi, è fuori di noi e non siamo noi a determinarla totalmente! La realtà è ancora capace di stupirci, e non solo nello sguardo incantato per i fiocchi di neve che cadono; la realtà ci stupisce perché è più grande dell’uomo. Possiamo e dobbiamo spalancarci ad essa, conoscerla, interagire per migliorarla, ma non siamo i “padroni” né i creatori del mondo. Qualche giorno di “fermo” alle frenetiche esistenze dell’uomo contemporaneo, non può che far bene, molto bene, allo spirito. Se ne approfitti per stare con le persone più care e condividere “pezzi di vita” che si sono lasciati indietro, per leggere quel buon libro che attende da mesi, per pregare un po’ quel Dio che ha fatto tutte le cose, che ha creato anche te e che, troppo spesso, dimentichi anche di salutare.

Il maltempo, contro il quale ben poco possiamo fare, ha il suo valore pedagogico: ci ricorda chi siamo, collocandoci gentilmente, ma invincibilmente, al nostro posto di creature. Ci obbliga a rallentare i ritmi (disumani) che spesso abbiamo e ci dona un po’ di silenzio, merce preziosissima, ma poco valutata nell’epoca contemporanea. Il maltempo educa, necessariamente, ad obbedire alla realtà.

E se, camminando nella neve, ci è parso di incrociare più facilmente lo sguardo ed il sorriso degli altri, affaticati ed impacciati come noi, non stupiamocene: si chiama umanità.

Da ZENIT – 4 gennaio 2012

Università Cattolica del Sacro Cuore – Roma – Salvatore Vitellio