In questo anno dedicato alla famiglia, le Religiose, i Religiosi e gli Istituti Secolari della Arcidiocesi di Genova hanno organizzato un convegno dal titolo “Vivere
l’Alleanza: matrimonio e vita consacrata-vocazione ad amare in gratuità” (6 aprile 2014). Convegno aperto ai vari aspetti su cui è possibile affrontare il tema.
Madre Rosangela Sala lo ha introdotto affermando che tutti proveniamo da una famiglia e ha posto domande provocatorie: come si forma una alleanza? è costretta? quanto tempo dura? perché ci si allea? P. Gabriele Maria Gallotti, ha ricordato che nella storia dell’umanità Dio ha rinnovato più volte l’alleanza, fino a sancire l’Eterna Alleanza col sangue di suo Figlio. Mons. Pietro Pigollo, ha offerto riflessioni sul tema I genitori di Gesù salivano al tempio. Famiglia e la Vita Consacrata sono un dono prezioso per un servizio insieme, per rispondere all’individualismo, alla dispersione, frammentazione, che portano anche al calo delle vocazioni. Dio non crea i consacrati, ma la famiglia da cui nascono i figli e le altre vocazioni. L’esperienza del limite, della fatica di crescere e di educare i figli ha il suo punto di forza nella fede. Dio chiede a noi come comunità religiosa di essere vicini alle coppie come strumenti della Provvidenza.
P. Luigi Nuovo, per svolgere la relazione su “Vita Consacrata DONO alla famiglia, famiglia DONO alla Vita Consacrata” ha affermato che famiglia e Vita Consacrata nelle loro varie componenti hanno in comune la vocazione alla santità. Viviamo in un’epoca di deficit di appartenenza e di identità. La vita di Nazareth ci insegna che la famiglia è il luogo per eccellenza in cui Dio è amato, ci si ama in lui e si spende la vita per gli altri, sempre in gratuità e fedeltà gioiosa. La testimonianza della sig.ra Alma De Santi, è stata su “Famiglia ‘culla’ di vocazioni”. Ella, presto vedova, mamma di una figlia ora suora, e di un figlio ora sacerdote, ha sintetizzato nella propria vita una storia di sofferenze e di gioie, di fatiche, di speranze tramutate in realtà. Una seconda testimonianza è stata data dai coniugi Brogioni su “Famiglia formatasi a contatto con i Consacrati”. La loro esperienza di ‘contatti ravvicinati’ con persone consacrate li ha portati a vivere anch’essi una vita di dono e di offerta continua. Sulla stessa lunghezza d’onda le testimonianze sul tema “Vocazioni maturate all’interno della famiglia”. P. Michele, ha parlato della sua vocazione nata in una famiglia credente, ma “quasi praticante”, che lo ha educato al rispetto degli altri e alla fede in modo libero, in maniera da costruirsela da soli. La mia fede – ha sintetizzato – si è costruita con momenti di gioia e di fallimento, finché con la grazie la forza di Dio sono riusciti a compiere ‘un cammino di fede veramente bello. Dio ha chiamato non uno ma tutta la famiglia’ Così l’esperienza di Giuliana, in rappresentanza degli Istituti Secolari. Nelle sue vicende personali è approdata a vivere la sintesi tra laicità e consacrazione. La Religiosa Suor Elisa, dopo alterne vicende ha colto il messaggio offertole inconsciamente da una malata che viveva in serenità e pace la propria situazione. Nell’ultima testimonianza, Marta, oblata, vive tutto quanto la vita le va offrendo ‘con gioia nel cuore per i sacerdoti perché siano santi’.
Madre Rosangela, che ha condotto il convegno creando un’atmosfera di calda accoglienza, ha concluso affermando che “la pace cresce quando uno trova la sua strada e allora spicca il volo e ha auspicato che la Vita Consacrata possa aiutare la famiglia”. (B.M.)