Archive for febbraio, 2011

Suore Orsoline di Somasca: 90 anni nel Casentino

lunedì, febbraio 28th, 2011

Le suore Orsoline di Somasca nei giorni 18-22 marzo c.a, con alcune particolari iniziative, celebrano i 90 anni della loro presenza nel Casentino. Lo. faranno nelle quattro parrocchie nelle quali operano ancora con vivacità e freschezza. E invitano tutti a ringraziare il Signore per quanto ricevuto e operato in quella Chiesa particolare. Ricordano così anche il 10° anniversario

della beatificazione delle loro Fondatrici Caterina e Giuditta Cittadini. Esse sono certe che il Signore che le gha accompagnate in questi 90 anni le sosterrà ancora negli anni a venire augurano di essere come la ispiratrice delle loro opere: sant’Angela Merici, una donna decisa a “essere originale per essere coerente con quanto sentiva forte nel suo cuore. Ampi orizzonti, un cuore che si dilatava in Dio non solo nella intimità della preghiera, ma anche nelle strade e nelle case del mondo… Una donna, nata per dare vita con il cuore nel cuore di Dio sapeva parlare alla vita di sapienti, ecclesiastici, intellettuali per dare luce e verità. Angela, S. Angela, esplosione di forte e tenero amore, grembo per generare vita divina… Donna semplicemente ed unicamente in Dio”.

Intercapitolo delle Figlie di san Paolo

lunedì, febbraio 28th, 2011

Le Figlie di san Paolo hanno vissuto nei giorni 4-20 febbraio c.a. il loro intercapitolo: un momento che fa come da spartiacque tra un Capitolo generale e il seguente. Proposto dalle loro Costituzioni, vi partecipano il Governo generalizio, le superiore provinciali, le delegate regionali e le superiore delle comunità direttamente dipendenti dal Governo generale. Una Congregazione che vuole rinnovarsi senza insabbiamenti, essere aperta e attiva nel cambiamento per rispondere con fedeltà al carisma trasmesso loro dal beato Giacomo Alberione. Hanno impostato la loro iniziale verifica, i temi di riflessione e la posteriore programmazione su tre piste fondamentali che fanno come da nervatura per il tutto: spiritualità, formazione, apostolato.

Lo slogan che ha fatto da filo conduttore nella preparazione, nella conduzione e ora farà da guida nella esecuzione di quanto programmato è: Abitate dalla Parola, tracciamo sentieri di speranza. E sono state effettivamente giornate di ascolto, confronto, riflessione e verifica, ma anche molto di preghiera e di contemplazione. Ora, ognuna è tornata nella ‘sua’ terra, uno dei 50 Paesi in cui sono presenti e lì getterà quel pizzico di lievito nella massa che farà fruttificare il tutto.

Figlie di san Camillo – Centenario nascita al cielo Fondatrice

lunedì, febbraio 28th, 2011

Le Figlie di san Camillo il 23 febbraio c.a. hanno concluso a livello di Istituto le celebrazioni del centenario della nascita al cielo della loro Fondatrice, la beata Giuseppina Vannini. In uno splendido e quasi musicale accordo dall’Argentina alla Spagna, dal Burkina Faso al Perù, dalla Germania alla Colombia, dal Portogallo al Brasile, dalla Bielorussia al Benin, dal Cile alla Polonia, si sono preparate alla giornata specifica con un triduo di preghiera e di meditazione e altre iniziative particolari.

In un breve ma significativo titolo di uno degli articoli inseriti nel n. 3 (settembre-dicembre 2010) della loro rivista Figlie di san Camillo può essere condensato il loro comune impegno: Dal senso di identità al senso di appartenenza. La comune e condivisa comprensione della propria identità può sbocciare in un più rinnovato impegno comunitario e apostolico.

Tutte insieme, coscientemente e saggiamente e nel coinvolgimento dei laici loro collaboratori, ma anche con infermi, parenti e amic, hanno fatto memoria di colei che la aveva spinte or sono più di cento anni a ‘testimoniare l’amore sempre presente di Cristo verso gli infermi con le opere di misericordia spirituale e corporale anche a rischio della vita e professato con quarto voto specifico’.

Suore Catechiste del Sacro Cuore – Ritiro 20.02.2011

lunedì, febbraio 28th, 2011

La domenica 20 febbraio 2011 è stata particolarmente fraterna e gioiosa per la Congregazione delle Suore Catechiste del Sacro Cuore. Nella cappella della loro casa generalizia, in Roma, hanno accolto la salma della fondatrice s. Giulia Salzano. E le religiose della zona Sud di Roma hanno partecipato molto fraternamente a questo evento inserendo nella celebrazione il ritiro comunitario.

Suddiviso in tre momenti, nel primo hanno ‘ascoltato’ dalle parole di Mons. Paolo Schiavon una lettura dell’itinerario biografico e spirituale della santa. Nata da famiglia benestante aveva potuto perfezionare la propria cultura umanistica e religiosa e mettere poi il tutto – in collaborazione con altre giovani sue coetanee – a servizio della Chiesa soprattutto nell’ambito educativo-catechistico.

Intenso il secondo momento caratterizzato dalla ‘preghiera’. Un’ora di adorazione sulla scia della ‘parola’ della stessa santa – una parola molto significativa del suo tracciato spirituale e carismatico vivificata e rafforzata da parola di Paolo (brano della Lettera agli Efesini) e della Chiesa (Educare alla vita buona del Vangelo). Si è così scoperta la figura di una donna incarnata nel proprio tempo, che ha saputo cogliere gli orientamenti del Magistero (Rerum novarum) e le nascoste od evidenti istanze della società e darvi una risposta efficace.

Molto festoso, gioioso e arricchente il momento di fraternità, durante il quale è stata consegnata ad ogni partecipante una copia della biografia della neo-santa. Si è così sperimentato ancora una volta come sia bello condividere non solo le fatiche, le ansie  apostoliche, ma anche i lieti eventi delle nostre singole storie. Ha guidato il tutto con sapienza e finezza la Superiora generale m. Roberta Branco.

Camminare insieme – Ancelle della Carità

martedì, febbraio 1st, 2011

Camminare insieme - un paese sviluppato (Italia) con altri in difficoltà – è quanto si  propongono le Ancelle della Carità dal Brasile al Rwanda, dall’Ecuador al Burundi, dalla Guinea Bissau alla Croazia. Abana bacu (si pronuncia bàciu) in kirundi significa “i nostri bambini”. È una nuova sfida, anche questa, come le altre, capitata e raccolta per strada…. Dopo aver consentito di intervenire chirurgicamente in Burundi su alcuni bambini in tenera età, affetti da idrocefalia, il Ministro della Solidarietà Sociale, Immaculée Nahaio, preoccupata del destino di questi piccoli, abbandonati o messi sulla strada a chiedere l’elemosina, ha chiesto alle Ancelle della Carità, appunto un aiuto per costruire un progetto nazionale, che preveda la formazione dei medici, l’invio delle costose derivazioni ventricolo-peritoneali e l’organizzazione territoriale. Gli obiettivi che questo progetto si prefigge sono: istituire da uno a tre Centri di riferimento nazionale; effettuare una adeguata formazione; fornire i dispositivi ed i materiali necessari; aiutare le strutture del territorio ad eseguire una diagnosi precoce. Anche questa è una delle molte presenze in cui la vita religiosa offre il suo servizio disinteressato e amoroso.

Lavorare per i tesori di Dio – Suore Agostiniane di Gesù e Maria

martedì, febbraio 1st, 2011

Lavorare per i Tesori di Dio è quanto si propongono le suore Agostiniane di Gesù e Maria.  Scrive sr Carmen Borg dalle Filippine: “Siamo ora un’istituzione che noi chiamiamo “I Tesori di Madre Teresa Spinelli” (loro Fondatrice). Questa istituzione è già in operazione ma stiamo ancora in attesa di ricevere una risposta dal Dipartimento dei Servizi Sociali per le adozioni locali, e anche quelle attraverso Paesi, di bambini abbandonati. Quello che fu solamente un sogno – costruire una casa per i nostri bambini abbandonati – è diventato realtà grazie all’aiuto di Dio e di gente generosa. Il numero di bimbi e bambini è cresciuto rapidamente. In questo momento, abbiamo circa 26 bambini e la loro casa è molto piccola perché il numero è in costante crescita. Altre agenzie, sia quelle del governo e quelle che non appartengono al governo, vorrebbero riferire dei clienti alla nostra istituzione, ma noi abbiamo deciso di non accettare finché troviamo una sistemazione migliore per loro. C’è veramente bisogno di offrire a loro un posto comodo e un’atmosfera che va mano in mano con la loro dignità. Le cose più importanti sono promuovere la loro salute ed aiutarli a formarsi come persone in tutti i sensi”. L’USMI augura loro la realizzazione piena di quanto hanno in programma.

Giubilei Suore Benedettine della Divina Provvidenza

martedì, febbraio 1st, 2011

Le suore Benedettine della Divina Provvidenza considerano il 2011 anno giubilare-missionario. Ricordano infatti alcuni particolari anniversari:

* il 75° di approvazione pontificia dell’Istituto e delle Costituzioni;

* il 75° della prima apertura missionaria dell’Istituto, in Brasile;

* il 75° della parifica (riconoscimento giuridico) dell’Istituto Sacra Famiglia di Voghera, il primo di tanti altri centri educativi.   

L’USMI nazionale le accompagna, in queste celebrazioni, con gioia per il traguardo raggiunto, con la preghiera e l’augurio che possano con sempre maggior intensità essere fedeli al loro carisma: fiducioso abbandono alla Divina provvidenza in semplicità e umiltà di vita, a servizio dei fratelli; in opere di assistenza ed educazione dell’infanzia e della gioventù, specialmente povera, disadattata, o in condizioni pericolose.

Lettera aperta

martedì, febbraio 1st, 2011

Caserta, 27 gennaio 2011   Festa di Sant’Angela Merici    

“Se verrete a conoscere chiaramente che sono in pericolo la salvezza e l’onestà delle figliole,

non dovrete per niente consentire, né sopportare, né aver riguardo alcuno, se non potrete provvedere voi, ricorrete alle madri principali  e, senza riguardo alcuno, siate insistenti, anche importune e fastidiose(S.Angela Merici).

Da anni, insieme a tre mie consorelle (suore Orsoline del S. Cuore di Maria), sono impegnata in un territorio a dire di molti  ‘senza speranza’. Un territorio, quello casertano, sempre più in ginocchio per il suo grave degrado ambientale, sociale e culturale, dove anche la piaga dello sfruttamento sessuale, perpetrato a danno di tante giovani donne migranti, è assai presente con i suoi segni di violenza e di vera schiavitù.

Come donna, come consacrata, provocata dal Vangelo di Gesù che parla di liberazione e di speranza, insieme alle mie consorelle, ho scelto di ‘farmi presenza amica’ accanto a queste giovani donne straniere, spesso minorenni, per offrire loro il vino della speranza, il pane della vita e il profumo della dignità.

Oggi, osservando il volto di Susan chinarsi e illuminarsi  nel volto del suo piccolo Francis, scelto e accolto con amore, ripensando alla sua storia, una tra le tante storie accolte, la quale ancora bambina (16 anni) si è trovata sulle nostre strade come merce da comprare, da violare e da usare da parte di tanti uomini italiani, sono stata assalita da un sentimento di profonda vergogna, ma anche di rabbia.

Ho sentito il bisogno, come donna, come consacrata e come cittadina italiana, di chiedere perdono a Susan per l’indecoroso spettacolo a cui tutti, in questi giorni, stiamo assistendo.  E non solo a Susan, ma anche alle tante donne che hanno trovato aiuto e liberazione e alle tante, troppe donne, ancora schiave sulle nostre strade. Ma anche ai numerosi volontari e ai tanti giovani che insieme a noi religiose credono nel valore della persone, in particolare della donna, riconosciuta e rispettata nella sua dignità e libertà.

Sono sconcertata nell’assistere come da ‘ville’ del potere alcuni rappresentanti del governo, eletti per cercare e fare unicamente il bene per il nostro Paese, soprattutto in un momento di così grave crisi, offendano, umilino e deturpino l’immagine della donna. Inquieta vedere esercitare un potere  in maniera così sfacciata e arrogante che riduce la donna a merce e dove fiumi di denaro e di promesse intrecciano corpi trasformati in  oggetti di godimento.

Di fronte a tale e tanto spettacolo l’indignazione è grande!

Come non andare con la mente all’immagine di un altro ‘palazzo’ del potere dove circa 2000 anni fa al potente di turno, incarnato nel re Erode, il Battista gridò con tutta la sua voce: “non ti è lecito, non ti è lecito!”

Anch’io oggi, anche a nome di Susan, sento di alzare la mia voce e dire ai nostri potenti, agli Erodi di turno, non ti è lecito! Non ti è lecito offendere e umiliare la ‘bellezza’ della donna; non ti è lecito trasformare le relazioni in merce di scambio guidate da interessi e denaro; e soprattutto oggi non ti è lecito soffocare il cammino dei giovani nei loro desideri di autenticità, di bellezza, di trasparenza, di onesta; tutto questo è il tradimento del Vangelo, della vita e della speranza!

Ma davanti a questo spettacolo una domanda mi rode dentro: dove sono gli uomini, dove sono i maschi? Poche sono le loro voci, anche dei credenti, che si alzano chiare e forti.  Nei loro silenzi c’è ancora troppa omertà, nascosta compiacenza e forse sottile invidia. Credo che dentro questo mondo maschile, dove le relazioni e i rapporti sono spesso esercitati nel segno del potere, c’è un grande bisogno di liberazione. 

E allora grazie a te Susan, sorella e amica, per aver dato voce alla mia e nostra indignazione, ora posso, come donna consacrata e come cittadina, guardarti negli occhi e insieme al piccolo Francis respirare il profumo della dignità e della libertà.

   Sr Rita  e sorelle comunità Rut