Archive for dicembre, 2014

USMI CAMPANIA IN RETE

martedì, dicembre 23rd, 2014

L’USMI Campania, spinta dall’invito di Papa Francesco ad essere “esperte di comunione … donne di comunione….”, ha voluto porre un primo tassello per crescere in questa fondamentale dimensione della Vita Consacrata: sono stati programmati, nel corso dell’anno alcuni incontri zonali con le delegate diocesane e i loro consigli. Il primo si è svolto il 15 novembre a Pianura, nell’accogliente casa delle Suore Vocazioniste e ha coinvolto le religiose della prima zona.

La risposta è stata generosa: erano presenti quasi tutti i consigli diocesani e alcune referenti decanali: primo segno di un desiderio di tessere relazioni  fraterne di mutuo sostegno.

La preghiera ha dato il là alla giornata che si è svolta in un clima familiare e vivace, grazie anche alla conduzione dinamica e coinvolgente. Un gioco,creare una rete con fili di lana di colori diversi, ha favorito la conoscenza delle partecipanti e ha aiutato ciascuna ad esprimere con semplicità e spontaneità le attese che portava nel cuore. Al termine, la coloratissima rete diceva visivamente lo scopo del nostro ritrovarci e anche la bellezza della nostra diversità: costruire relazioni di comunione, valorizzando i diversi carismi, per testimoniare al mondo la vita buona del Vangelo.

La relazione di Madre Maria Antonietta, sottolineando alcuni passaggi del documento “Rallegratevi”, ha accresciuto in ciascuna la gioia “ dell’Incontro” e della chiamata e ha aiutato a prendere una nuova consapevolezza di cosa significhi essere testimoni di gioia e di bellezza. Nell’ ultima lettera che il Papa scrive alla vita consacrata, c’è un periodo che ne sintetizza bene l’intervento:

“…. Siamo chiamati a sperimentare e mostrare che Dio è capace di colmare il nostro cuore e di renderci felici, senza bisogno di cercare altrove la nostra felicità; che l’autentica fraternità vissuta nelle nostre comunità alimenta la nostra gioia; che il nostro dono totale nel servizio della Chiesa, delle famiglie, dei giovani, degli anziani, dei poveri ci realizza come persone e dà pienezza alla nostra vita …..”

Siamo state poi invitate a condividere, a coppie, un’ esperienza di difficoltà e a raccontarci che cosa ci ha aiutato a superarla. Dopo un naturale imbarazzo iniziale, tutte si sono messe in gioco ed è stato veramente un tempo di condivisione profonda che ci ha permesso di vivere il pranzo come  vera agape fraterna.

Il primo pomeriggio è stato dedicato ad una maggior conoscenza dei programmi  dell’ USMI nazionale, regionale e diocesana e del cammino di rinnovamento in atto a livello nazionale affinché l’organismo divenga sempre più promotore della comunione tra istituiti e di un inserimento dinamico, della Vita Consacrata, nella Chiesa locale.

Dai diversi interventi che si sono alternati è emersa una Vita Consacrata viva, che senza nascondere difficoltà, fragilità, invecchiamento e senza lasciarsi determinare da queste realtà, vuole dire al mondo la pienezza di una vita spesa con gioia perché si diffonda ovunque il profumo di Cristo e tutti possano sperimentare la tenerezza e la misericordia di un Dio che per amore nostro si è fatto uno di noi, si è fatto uno con noi.

E’ forte in ciascuna la consapevolezza che il miglior modo di “essere” questa testimonianza è “essere insieme”; è forte l’impegno a diventare sempre più tessitrici di comunione tra i vari carismi e nel popolo di Dio.

Sr Carmelina Sauchelli
segretaria USMI Campania

Suore Usa: il coraggio del confronto

martedì, dicembre 23rd, 2014

Presentata la relazione finale della Visita Apostolica agli Istituti femminili di vita  consacrata Usa. Un messaggio di speranza per l’Anno sulla Vita Consacrata appena iniziato. La visita apostolica alle religiose statunitensi promuove una nuova collaborazione.
Quattro anni di indagine raccontano le 50 mila suore degli Stati Uniti. La visita apostolica, come ha ricordato il prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata, il cardinale Joao Braz de Aviz, era stata un’iniziativa del suo predecessore, cardinale Franc Rodé, decisa nel 2008 per “per esaminare la qualità della vita religiosa femminile negli Stati Uniti”. Strutturata in quattro fasi, l’indagine si è svolta dal 2009 e il 2012.

All’evento hanno preso parte il cardinale João Braz de Aviz e mons. José Rodríguez Carballo, rispettivamente prefetto e segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita apostolica, suor Mary Clare Millea, direttrice della Visita Apostolica negli Stati Uniti, e le religiose Sharon Holland e Agnes Mary Donovan, alla guida delle due Conferenze che riuniscono le suore Usa. Il cardinale João Braz de Aviz ha presentato la relazione finale.

Card. Braz De Aviz: i frutti della visita
“Fin dagli inizi della Chiesa cattolica nel loro Paese, le religiose sono state coraggiosamente in prima linea nella missione di evangelizzare, dedicandosi con abnegazione alle necessità spirituali, morali, educative, fisiche e sociali di innumerevoli persone, specialmente povere ed emarginate”. Lo ha detto il cardinale João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, intervenendo stamattina alla conferenza stampa per la presentazione della relazione finale sulla visita apostolica agli Istituti religiosi femminili negli Stati Uniti d’America. “Le religiose – ha aggiunto – hanno cercato di adattare il loro stile di vita e di missione in modo tale da poter rispondere più efficacemente ai bisogni contemporanei”. Secondo il cardinale, “la visita apostolica ha offerto alle religiose nuove opportunità per scoprire la presenza e l’azione salvifica di Dio in una fruttuosa comunicazione con le altre religiose, con i pastori della Chiesa e con i fedeli laici”. Il porporato ha, quindi, auspicato che “l’auto-valutazione e il dialogo suscitato dalla visita apostolica continui a dare frutti abbondanti per rivitalizzare e rafforzare gli Istituti religiosi nella fedeltà a Cristo, alla Chiesa e alla loro ispirazione fondante”.

Mons. Carballo: una visita senza precedenti
“Questa visita apostolica non ha precedenti. Ha coinvolto 341 Istituti religiosi femminili che sono impegnati in ministeri apostolici e che hanno un Generalato, un Provincialato e/o un programma di formazione negli Stati Uniti. Sia Istituti di diritto diocesano che di diritto pontificio, a cui appartengono circa 50.000 religiose negli Stati Uniti, sono stati coinvolti nella visita”. Lo ha ricordato, stamattina, in conferenza stampa, monsignor José Rodríguez Carballo, segretario della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica. “Abbiamo speranza che le religiose riconoscano in questa relazione il loro vissuto – ha affermato – e la trovino utile a una loro continua autovalutazione e all’articolazione dei loro piani programmatici per il futuro. Speriamo inoltre e preghiamo affinché la riflessione sul suo contenuto promuova una sempre maggiore collaborazione tra gli istituti religiosi, con i pastori della Chiesa e i fedeli laici e con il nostro Dicastero, e aiuti ad approfondire lo spirito di comunione ecclesiale, conducendo così a un’effettiva rivitalizzazione della loro vita e missione e ad un nuovo interesse vocazionale per la vita religiosa”. L’arcivescovo ha rivelato che la relazione finale è stata preparata “in sintonia e con l’incoraggiamento di Papa Francesco”.

Per approfondire vedi:

http://www.newscattoliche.it/documento-vaticano-su-vicenda-suore-usa/

Dal carcere di Paliano…

mercoledì, dicembre 17th, 2014

Grande festa il 6 dicembre 2014 nella Casa di Reclusione di Paliano per la cresima impartita ad alcuni detenuti da Mons Domenico Sigalini, vescovo della diocesi di Palestrina. Al nostro arrivo tutto era pronto. Tutti ci aspettavano! Sembrava chissà quale autorità dovessero aspettare! Grande è stata la sorpresa vedere la direttrice del Carcere di Paliano, Nadia Cersosimo, un dirigente davvero speciale per una casa di detenzione, venirci incontro con un’affabilità non comune. Lei stessa ha fatto gli onori di casa offrendoci un caffè e facendoci visitare i locali, in primis la cucina, ove alcuni detenuti erano alle prese con il pranzo da offrire agli ospiti convenuti per l’occasione: il Coro polifonico “Musica Insieme” guidato dal direttore Ida Scanu, proveniente da una zona di Roma, che ha animato la Liturgia dell’Eucarestia con il Rito della Confermazione con bellissimi canti, la Radio Vaticana rappresentata dai giornalisti Davide Dionisi e Stefano Leszcynski e Rai Tre da Isabella Di Chio. Tutto è stato molto partecipato e vissuto con grande commozione. Ancor più emozionante è stato il Coro delle persone detenute che, con il canto “Dolce sentire” e alla Madonna “Mia madre” ha toccato il cuore di tutti per l’intensità espressiva delle loro voci e la profondità delle parole da loro stessi coniate. La Cappella che risale al Castello dei Colonna era decorata con fiori natalizi e quindi si respirava un’aria di grande Attesa. Del resto, chi meglio di una persona ristretta può capire l’attesa e viverla con trepidazione? L’attesa diventa per loro motivo di speranza, di vita rinnovata e migliore. A fine celebrazione, Sr Rita Del Grosso, volontaria da molti anni nelle carceri e collaboratrice anche in questo evento, ha voluto lasciare in dono una corona, segno di unione e comunione tra tutti.

Con la spontaneità e giovialità da subito sperimentata, la Direttrice ci ha invitati a passare “dalla mistica alla mastica” (così simpaticamente si è espressa) e a raggiungere una sala che i detenuti hanno allestito per il pranzo da loro stessi preparato con arte e servito con grande galanteria. Ci dicono che in quel carcere tutto è da loro fatto e confezionato e tutti lavarono e questa è già una grande soddisfazione. Le loro attività sono tutte dedicate alla manutenzione, a corsi di formazione e all’apprendimento di arti e mestieri in modo da poter ricevere a chi vi partecipa un titolo spendibile all’esterno. Come è noto, il carcere di Paliano è interamente dedicato ad ospitare collaboratori di giustizia. Parlando con alcuni di loro, ci dicono di non vivere questo tempo di pena come un’ingiustizia nei loro confronti, piuttosto ammettono che è doveroso pagare per errori commessi di cui ora sono seriamente pentiti. Si avverte in loro un desiderio forte di purificazione e di cambiamento. C’è voglia e ansia di intraprendere una vita nuova, un cammino diverso e propositivo. Ci conferma questo l’unica educatrice che incontriamo, Fatima Cesari: “Sono contentissima di lavorare qui. Quando sono arrivata ero abbastanza giovane e obbiettivamente un po’ spaventata. Invece mi sono trovata benissimo, al di là di tutto il contesto lavorativo, qui ci sono dei rapporti umani splendidi con tutti, anche con i detenuti”.

Insomma, una grande famiglia è il carcere di Paliano. Questa è la prima impressione che si riceve quando si entra. Credo che la grande protagonista del carcere sia proprio l’accoglienza squisita, cordiale e rispettosa a partire dalla Direttrice, all’Ispettore, al personale addetto alla sicurezza e agli stessi detenuti. Un lavoro intenso e delicato, riferisce la direttrice, facilitato però dagli ottimi rapporti umani con il personale e con gli stessi detenuti. E’ proprio questa la formula magica: creare rapporti basati sulla semplicità, onestà, sulla fermezza, ma anche su tanto amore e rispetto della persona. Non vorrei fare qui l’apologia della Direttrice, ma una donna come lei ce ne vorrebbero dentro e fuori del carcere. Una donna estremamente semplice, ma grande per umanità ed eccezionale professionalità, un’amministratrice energica, instancabile e soprattutto entusiasta del suo lavoro. La sua è una chiamata speciale, una vocazione vera al servizio degli “ultimi”. Alla domanda come sia riuscita a creare questo clima di grande collaborazione e familiarità, ha risposto di definirsi un direttore “ruspante”, da battaglia, non un direttore convenzionale, un direttore senza schemi preordinati. Questo è il carcere di Paliano. La realtà del carcere non è quella che spesso si descrive quando qualcuno ne danneggia l’immagine, è piuttosto un mondo da conoscere, amare e rispettare perché lì dove c’è una persona, lì c’è la “carne di Cristo” con tutte le sue ferite e sofferenze. A noi dal Natale arriva l’invito a non guardare oltre la capanna, ma a fermarci e inchinarci a riflettere su quel bambino e a vederci già il volto sfigurato di Cristo, il volto dei nostri fratelli sfortunati che chiedono comprensione, amore e perdono.

Intendo ringraziare di cuore, anche a nome  di Sr Rita, la direttrice Cersosimo, l’Ispettore e i suoi collaboratori, non solo per l’ottima ospitalità ma per quel che riescono a fare di quella Casa di Reclusione. Personalmente mi farò promotrice presso le istituzioni affinché tengano in considerazione questo mondo un po’ troppo sommerso e sconosciuto.

Sr Emma Zordan
Referente Carceri Usmi Nazionale

Le Chiese di Puglia

mercoledì, dicembre 10th, 2014

Le consacrate e i consacrati presenti nelle vari regioni d’Italia hanno programmato il loro anno con creatività e in clima di vero dialogo e collaborazione. Riportiamo quello della Regione Puglia. Dopo l’apertura dell’anno avvenuta a Bari-Bitonto con una veglia di preghiera essi realizzeranno:

- Scuola di aggiornamento costituito da un incontro monotematico ogni mese (ultimo giovedì del mese).

- Un cortometraggio sulla poliedrica presentazione dei carismi nelle chiese particolari tra fedeltà allo Spirito e capacità di osare.

- Una mostra sulla vita consacrata nelle Chiese di Puglia. Ogni Istituto presenterà la storia, la spiritualità e gli impegni pastorali attraverso un roll-up.

- Missione intercongregazionale. L’iniziativa vuole essere una risposta all’invito di papa Francesco ad ‘uscire’. Si realizzerà attraverso una ‘tenda’ che sarà il punto di approdo per gli incontri, i dialoghi, l’adorazione, ecc.

- Realizzazione di un notiziario della vita consacrata presente nelle Chiese di Puglia, in collaborazione tra CISM USMI CIIS con scadenza trimestrale. Esso avrà un indirizzo teologico-spirituale.

- Esercizi spirituali intercongregazionali presso le case di spiritualità presenti nella Regione Ecclesiastica.

- XIV Meeting della Vita Consacrata nelle Chiese di Puglia, e sarà celebrato il 2 giugno 2015. Sarà aperto ai laici aggregati alle religiose e agli istituti (da: www.vidimusdominum.it).

Santità al femminile

mercoledì, dicembre 10th, 2014

La Chiesa… è agli occhi della fede indefettibilmente santa. Infatti Cristo, Figlio di Dio, il quale col Padre e lo Spirito è proclamato «il solo Santo» amò la Chiesa come sua sposa e diede se stesso per essa, al fine di santificarla; l’ha unita a sé come suo corpo e l’ha riempita col dono dello Spirito Santo, per la gloria di Dio. Perciò tutti nella Chiesa… sono chiamati alla santità, secondo le parole dell’Apostolo: «Sì, ciò che Dio vuole è la vostra santificazione» (1Ts 4,3).

Così la Lumen Gentium al n.39. Questa la ‘dottrina’ della Chiesa che, nel corso della storia diventa ‘prassi’. Infatti….

Papa Francesco – il giorno 6 dicembre c.a. – ha autorizzato la Congregazione delle cause dei Santi a promulgare i decreti riguardanti 3 miracoli e 5 virtù eroiche.

E’ stato riconosciuto il miracolo, attribuito all’intercessione della Beata Giovanna Emilia De Villeneuve, fondatrice della Congregazione delle Suore dell’Immacolata Concezione di Castres; nata a Tolosa in Francia il 9 marzo 1811 e morta a Castres, sempre in Francia, il 2 ottobre 1854; il miracolo, attribuito all’intercessione della Beata Maria Alfonsina Danil Ghattas, fondatrice della Congregazione delle Suore del Santissimo Rosario di Gerusalemme; nata a Gerusalemme il 4 ottobre 1843 e morta ad Ain Karem il 25 marzo 1927; il miracolo, attribuito all’intercessione della Beata Maria di Gesù Crocifisso (al secolo: Maria Baouardy), monaca professa dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi; nata ad Abellin in Galilea il 5 gennaio 1846 e morta a Betlemme il 26 agosto 1878.

Inoltre sono state riconosciute le virtù eroiche della Serva di Dio Carmela di Gesù (al secolo: Francesca Prestigiacomo), fondatrice dell’Istituto delle Suore del Sacro Cuore del Verbo Incarnato; nata a Palermo il 15 ottobre 1858 e morta a Roma il 14 dicembre 1948; le virtù eroiche della Serva di Dio Maria Séiquer Gayá, fondatrice delle Suore Apostoliche di Cristo Crocifisso; nata a Murcia (Spagna) il 12 aprile 1891 ed ivi morta il 17 luglio 1975; le virtù eroiche della Serva di Dio Adalberta (Vojtěcha) Hasmandová, superiora generale della Congregazione delle Suore della Misericordia di San Carlo Borromeo; nata a Huštěnovice (Repubblica Ceca) il 25 marzo 1914 e morta a Znojmo-Hradiště (Repubblica Ceca) il 21 gennaio 1988.

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L’USMI partecipa vivamente alla “festa” di queste istituzioni religiose e benedice il Signore per il riconoscimento delle

“virtù eroiche della Serva di Dio Prassede Fernández García, Laica e Madre di famiglia, del Terzo Ordine di San Domenico; nata a Puente de la Luisa (Spagna) il 21 luglio 1886 e morta a Oviedo (Spagna) il 6 ottobre 1936 e le virtù eroiche della Serva di Dio Elisabetta Tasca, Laica e Madre di famiglia; nata a San Zenone degli Ezzelini (Italia) il 24 aprile 1899 e morta a Vo’ di Brendola (Italia) il 3 novembre 1978” (Radio vaticana). (B.M.)

Un evento storico

martedì, dicembre 9th, 2014

Città  del Vaticano

2 Dicembre 2014

Riflessioni su un evento storico

Carissime Sorelle delle case famiglia e a tutti voi che operate in modi diversi a servizio della donna e della sua dignità, giunga da Roma un caro saluto, ricordo e augurio per la festa dell’Immacolata.

Con gli auguri desidero pure condividere la gioia e la riconoscenza al Signore per un grande giorno di grazia che ho avuto il privilegio di vivere in prima persona in Vaticano insieme a Sr. Monica Chikwe. Martedì scorso, 2 dicembre 2014 sarà un giorno da ricordare per la sua portata storica, per il suo alto significato e per l’impatto che questo evento avrà sul nostro servizio a difesa e protezione di tante persone, specie donne e minori vittime di tratta e sfruttamento.

Papa Francesco ha voluto coinvolgere i capi delle varie Religioni di tutto il mondo per una firma congiunta che affermasse con forza come la tratta degli esseri umani e’ davvero un “crimine contro l’umanità” e che deve essere estirpato definitivamente dalla società con ogni sforzo e sotto tutte le forme.

Questa giornata storica e’ stata preceduta in Vaticano nella sede della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali da una giornata di preghiera e riflessione guidata da una comunità di monaci Buddisti. Un centinaio di persone si sono ritrovati insieme, tra cui molte Sorelle che offrono il loro servizio al Cie di Ponte Galeria, per riflettere su come essere oggi strumenti di pace ed armonia per contrastare la violenza che si manifesta in tanti modi e che distrugge la vita di tante persone, specie di donne e minori vittime di tratta.

Nella mattinata del 2 dicembre oltre 300 persone provenienti da tutti gli angoli della terra e appartenenti a diverse religioni e credi ci siamo ritrovanti in cammino verso il Vaticano, sotto una pioggia scrosciante. Per molte persone provenienti da paesi diversi questa pioggia era il simbolo di una particolare benedizione divina. E questa benedizione e’ stata sperimentata abbondantemente da tutti i partecipanti a questo evento unico nella storia che ha richiamato i fedeli di tutte le fedi ad un comune impegno a difesa e protezione di categorie di persone sfruttate e schiavizzate dai nostri sistemi di vita.

Subito dopo le ore 11, i capi delle religioni sono entrati nell’aula magna dell’Accademia in processione e in silenzio mentre tutti noi, testimoni di questo evento già presenti in aula, li abbiamo accolti in piedi. Momento di grande commozione nella consapevolezza che qualche cosa di molto grande ed importante stava avvenendo.

Durante i discorsi in varie lingue degli ospiti di onore e protagonisti di questo evento, la mia mente ha ripercorso il cammino degli ultimi 20’anni della mia vita missionaria che coincideva con l’inizio di un particolare periodo della storia delle migrazioni. Infatti, all’inizio degli anni 90’ e dopo la caduta del Muro di Berlino, molte donne straniere venivano portate in Italia come una merce qualsiasi per soddisfare la costante richiesta di sesso a pagamento. Queste giovani donne provenienti da paesi del’Africa e dai paesi dell’EST Europa reclutate e portate sia in Italia come pure in tante altri Paesi, specie per lo sfruttamento sessuale, erano ben visibili sui cigli delle nostre strade di città come pure nei paesi di campagna. Ricordo con commozione e riconoscenza al Signore il mio primo incontro con Maria, il cui grido di dolore e richiesta di aiuto in una piovosa serata di novembre del 1993, ha cambiato la mia vita missionaria e il mio concetto di missione.

Da allora quante storie di dolore ho ascoltato, quanti volti ho incontrato, quante lacrime asciugate e quanta fatica per capire il fenomeno di questa terribile forma di schiavitù del XXI secolo. Questa realtà stava distruggendo la vita di tante giovani donne straniere piene di speranza, ma intaccava pure i valori di una società opulenta ed edonistica dove tutto si poteva comperare, anche il corpo, i sogni e le speranze per un futuro migliore di tante donne, comprese le minorenni.

Nel 2000, anno del Grande Giubileo, ho iniziato il mio servizio all’USMI dove con tante altre religiose poter rispondere positivamente a questa nuova emergenza. Infatti, di fronte allo squallore di questo fenomeno, le religiose sono state tra le prime ad accogliere queste giovani che fuggivano dalla strada e dagli sfruttatori e chiedevano aiuto. Ma come prevenire questo terribile esodo di tante giovani donne dai paesi poveri, sperando in una terra promessa che poi si trasformava in schiavitù?

Consce della necessità di lavorare in rete, in collaborazione e non in competizione, con tutte le forze operanti in questo settore, abbiamo iniziato a creare contatti con le varie congregazioni religiose femminili, presenti in tutto il mondo. Sono stati creati i primi ponti di comunicazione tra i Paesi di origine, transito e destinazione in modo da creare una fitta rete e offrire risposte adeguate a chi era in difficoltà. I primi contatti sono stati con la Conferenza delle religiose Nigeriane che, rispondendo positivamente hanno iniziato a creare programmi di informazione, prevenzione e reintegrazione.

Nonostante la fatica di lunghi anni di sensibilizzazione per formare questa rete globale, nel 2009 “Talitha kum” e’ diventata una realtà concreta che ora, sotto la direzione dell’UISG, opera nei cinque continenti. Oggigiorno coordina il lavoro, le fatiche e le speranze di centinaia di congregazioni femminili di tutto il mondo e con alcune migliaia di religiose impegnate a tutelare o ripristinare la dignità della donna.

Un secondo desiderio che da anni mi portavo nel cuore era una maggior presa di posizione da parte della Chiesa cattolica, che unita alle atre Chiese e religioni potesse far emergere una forte voce di condanna per tutte le forme di schiavitù, soprattutto condannando la richiesta e l’abuso di queste nuove schiave per vili interessi. L’odierna firma di questa intesa tra i leaders delle varie Religioni ha coronato questo sogno e desiderio che finalmente e’ diventato realtà.

L’ultimo desidero che mi portavo ancora nel cuore era una giornata mondiale di sensibilizzazione al fenomeno della tratta di esseri umani coinvolgendo Conferenze Episcopali, Diocesi, Parrocchie, scuole, gruppi ecclesiali, associazioni e media. Grazie al sostegno di Papa Francesco e di alcuni dicasteri Vaticani nonché delle congregazioni religiose internazionali femminili e maschili, l’8 febbraio 2015, festa liturgica di Santa Bakhita questo evento si realizzerà’ nell’anno dedicato alla vita consacrata. Il lavoro di rete e’ e continuerà ad essere la nostra forza soprattutto in un mondo dove trafficanti e distruttori della dignità delle persone sono molto ben organizzati; noi pure vogliamo essere altrettanto uniti per poter dire “Mai più schiave”.

Dopo oltre vent’anni di servizio a migliaia di donne vittime di questo terribile crimine, questa giornata segna davvero il coronamento di tante fatiche e gioie condivise con molte Sorelle per il recupero di migliaia di donne una volta vittime di tratta, ma ora completamente recuperate alla vita.

Dopo la cerimonia mentre Papa Francesca usciva dalla sala ho potuto avvicinarlo e ringraziarlo a nome di tutte le religiose coinvolte in questo servizio e chiedere una speciale benedizione per tutte le donne aiutate e recuperate, nonché per quanti in modi diversi condividono con noi questo ministero di compassione e guarigione.

Grazie Papa Francesco per questa gioia e questa speranza per un mondo nuovo dove ogni persona e’ rispettata nella sua dignità.

Sr. Eugenia Bonetti mc – Roma, 5 dicembre 2014

L’infaticabile sr Eugenia…

lunedì, dicembre 1st, 2014

Dopo la permanenza a Bruxelles nei giorni 26.28 novembre c.a. per un primo incontro e presentazione della situazione della ‘tratta donne e minori’ nella sede della COMECE e un secondo incontro al Parlamento Europeo con i vari rappresentanti di diverse organizzazioni la nostra sr Eugenia ha in programma:

1 dicembre                Vaticano: 10-16 seminario di una giornata di riflessione e preghiera sulla tratta degli esseri umani guidata da Monaci Buddisti

2 dicembre                Vaticano: 10-13 partecipazione alla cerimonia della firma dei capi delle religioni contro la tratta degli esseri umani alla presenza di Papa Francesco

10 dicembre             Vaticano: conferenza stampa per la giornata mondiale della pace: “Non più schiavi ma fratelli”

10 dicembre             Roma: 0re 16 -20 incontro organizzato da ACAT (Chiesa Valdese) per la cerimonia dei premi di Laura sui diritti umani. Condivisione: “Africa e diritti umani – l’impegno dei cristiani

19 dicembre             USMI: Consiglio Plenario per auguri natalizi

1 gennaio 2015        Trento: Incontro in Duomo per la giornata mondiale della Pace

L’USMI l’accompagna con piena partecipazione e la preghiera.

Comunicato di sr Eugenia

Prima di partire per il Vaticano per essere testimone di un evento atteso da moltissimi anni, voglio mandarvi questo breve messaggio per ringraziare insieme il Signore per questo evento storico.

Si tratta della cerimonia per la firma di una dichiarazione ufficiale e congiunta da parte di tutti i capi delle diverse religioni, Papa Francesco in prima linea, contro la tratta di esseri umani. Saranno testimoni dell’evento oltre 300 persone provenienti da tutto il mondo e anche noi siamo riconoscenti di poter essere tra costoro per rappresentare tutte quelle religiose che da anni e in modo diverso hanno offerto il loro servizio specie per il recupero di tante vittime di questo “crimine contro l’umanità”.

Colgo pure l’occasione per mandarvi un documento uscito ieri su Zenit circa questo storico evento a cui partecipero’ insieme a Sr. Monica. Potete usarla per comunicare ad altre persone. Grazie ancora e buona giornata. Dopo la cerimonia spero poter mandare altre informazioni.

Sr. Eugenia Bonetti

PS La cerimonia sara’ trasmessa in diretta da TV2000 oggi 2 dicembre 2014 alle ore 11,00.

Per saperne di più clicca su:

http://www.zenit.org/it/articles/il-papa-e-i-leader-religiosi-insieme-contro-la-tratta-degli-esseri-umani

http://www.interris.it/2014/12/02/25659/cronache/papa/papa-francesco-leader-religiosi-si-impegnano-contro-schiavitu.html