Archive for marzo, 2015

Convegno Formatori

martedì, marzo 31st, 2015


CONGREGAZIONE

PER GLI ISTITUTI DI VITA CONSACRATA

E LE SOCIETÀ DI VITA APOSTOLICA

Comunicato Stampa

Convegno dei formatori a Roma

Città del Vaticano, 31 marzo 2015

Dall’8 all’11 aprile si svolgerà a Roma, presso l’Ergife Palace Hotel, il Convegno dei formatori e formatrici alla Vita consacrata. L’evento, che si colloca all’interno dell’Anno della Vita Consacrata, vedrà riuniti circa 1.200 formatori e formatrici provenienti da ogni parte del mondo che si confronteranno sui fondamenti dell’identità della Vita consacrata e sulle esigenze formative nel mondo contemporaneo. Oltre alle relazioni, più di 50 saranno i ‘laboratori’ in cui si affronteranno tematiche di grande attualità per la Vita consacrata. Chiuderà il Convegno un forum su ‘La formazione nella visione interdicasteriale’, cui parteciperanno S. E. Card. Beniamino Stella, Prefetto della Congregazione per il Clero, S.E. José Rodriguez Carballo, OFM, Arcivescovo Segretario CIVCSVA, S.E. A. Vincenzo Zani, Arcivescovo Segretario Congregazione per l’Educazione cattolica.

Formarsi, cioè prendere la ‘forma’ di vita del Vangelo, per essere uomini e donne veramente liberi; maturare la propria identità per poter dialogare con tutte le culture e divenire, nell’oggi dei flussi migratori, segno profetico di accoglienza e di comunione.

L’evento sarà preceduto da una veglia di preghiera, cui tutti potranno partecipare, martedì 7 aprile alle ore 20.30 nella parrocchia di S. Gregorio VII.

Sabato 11 aprile alle ore 9.30, sarà possibile partecipare alla Celebrazione eucaristica nella Basilica Papale di S. Pietro presieduta dal Cardinale João Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica.

Un anticipo del prossimo anno giubilare

martedì, marzo 31st, 2015

Il 21 marzo 2015, mentre Papa Francesco visitava le persone detenute nel carcere di Poggioreale a Napoli, la Croce delle GMG, portata da una decina di giovani volontari (i Papaboys) del Centro Internazionale San Lorenzo in Roma, custodi della Croce istituita da Giovanni Paolo II durante la prima giornata Mondiale della Gioventù, raggiungeva la Casa Circondariale di Frosinone. Un sentire all’unisono con il Papa verso gli ultimi ci dice e ci stimola a considerare questa realtà una priorità nella nostra azione apostolica.

Desiderosi di continuare a essere “Missionari della Croce”, presso le persone sofferenti, questi giovani, non hanno esitato a rispondere all’invito di Sr Rita Del Grosso, religiosa Canossiana, quando per l’ennesima volta chiedeva loro di ripetere l’iniziativa di portare la Croce della GMG anche tra i detenuti del carcere di Frosinone.

Ad accogliere la Croce e l’icona di Maria Salus Popoli Romani il Vescovo della Diocesi, Mons. Ambrogio Spreafico, il Cappellano delle carceri, don Guido Secontino, il Comandante, in sostituzione del direttore dell’Istituto, signor Francesco Cocco, impegnato in attività fuori sede, una Educatrice e un considerevole numero di agenti della Polizia Penitenziaria.

Sono stati gli stessi detenuti a prendere la croce tra le mani e dare inizio alla processione che dall’ingresso dell’Istituto portava a varcare la porta ferrata del carcere fino alla Cappella, luogo dell’incontro. Accompagnava la croce con la recita di preghiere al Sangue di Cristo, don Benedetto Labate, Missionario del preziosissimo Sangue, che con una toccante riflessione sulla Croce, innalzata ed esposta all’adorazione, ha preparato le persone ristrette al Sacramento della Riconciliazione affinché potessero toccare con mano, attraverso la Croce, la grande misericordia di Dio e ricevere così una speranza nuova. Invitati a sporcarsi le mani, mettendole dentro un vaso ripieno di terra, sono andati con semplicità e spontaneità a liberarsi dello “sporco”, che ciascuno porta con sé, consegnandolo all’amore misericordioso. E’ stata la manifestazione più forte di quanto sia veramente illimitata la misericordia di Dio che qualunque cosa abbiano fatto queste persone, qualunque cosa abbia fatto ciascuno di noi, non fa venire meno la pazienza di Colui che per primo ci ha amato. Vedere questi uomini rendersene conto e fare un passo verso il suo Amore, è stato veramente commovente.

Il Vescovo, che è di casa in questo luogo di detenzione, nel salutare i convenuti a questo straordinario appuntamento e rivolgendosi in modo particolare agli abitanti di questa struttura che accoglie fratelli in situazione di detenzione, assicura che la Croce è donarsi e che Cristo con la sua visita è venuto a donarsi a ciascuno senza distinzione e che da questo dono è nata la speranza della Resurrezione e la certezza che il figlio di Dio non ci abbandonerà mai.

La liturgia penitenziale, iniziata con la proiezione del DVD sulle Giornate Mondiale dei Giovani e sul valore, il senso e l’importanza della Croce, ha avuto grande impatto sui detenuti rappresentativi di tutte le realtà del carcere, senza voler escludere nessuno (ci ha tenuto a precisare il Comandante), neppure quelli in stato di massima sicurezza. Queste persone sono apparse profondamente colpite dalla forza delle testimonianze dei giovani sul loro incontro con Cristo e dalla verità delle parole di Cristo in Croce. E’ venuto spontaneo proporre anche a loro di portarsi ai piedi della Croce per venerare il simbolo della Passione di Cristo. Sono stati invitati anche a scrivere le loro intenzioni di preghiera, le loro preoccupazioni, le loro sofferenze, le loro attese e a consegnarle all’amore misericordioso.

La Croce, sempre portata dai detenuti, che la baciavano e accarezzavano, ha attraversato corridoi immensi, passando per varie stanze del carcere quasi a voler toccare con li bracci i vari spazi abitati e vissuti con grande sofferenza da chi forse è stato nella vita meno fortunato di noi, raggiungendo la cappella dove è stata celebrata la Santa Messa. A presiedere la liturgia Eucaristica è stato don Romano Sacchetti, missionario del Preziosissimo Sangue che nell’omelia ha sottolineato la necessità per il chicco di grano di consumarsi, di morire per fiorire e produrre molto frutto. L’accento non è stato posto sulla morte, ma sul produrre la vita. Quel chicco di grano, che è Cristo morto per dare a noi la vita, siamo anche noi, ciascuno di noi, chiamato a produrre molto frutto con il nostro impegno, la nostra dedizione e il nostro servizio di amore ai fratelli affidati alle nostre cure.

I detenuti, che non potranno andare alle Giornate mondiali della gioventù, hanno avuto il privilegio che la Croce andasse a incontrarli “personalmente” per affidare anche a loro l’impegno a essere missionari tra i compagni meno fortunati e più bisognosi.

Vedere la croce lasciare il carcere, sempre portata dai detenuti e accompagnata dalla recita di preghiere al Sangue di Cristo, prezzo della nostra salvezza, ha suscitato una emozione tale che in alcuni erano visibili le lacrime scendere sul volto.

Con questo evento ci dice soddisfatta Suor Rita - abbiamo provveduto ad anticipare l’anno Santo della Misericordia. Siamo profondamente grate a Papa Francesco che non perde occasione di presentarci un Padre, ricco di misericordia, perché anche noi possiamo essere misericordiosi verso le nostre e altrui debolezze.

E allora, a tutti i giovani impegnati, ai sacerdoti presenti, ai membri dell’Istituto carcerario, in particolare al cappellano, che tutto ha predisposto per la riuscita della giornata, e a quanti hanno contribuito a difendere l’ambiente, il nostro grazie. Ma un grazie del tutto eccezionale va ai detenuti che, con gli occhi rossi e alcuni commossi fino alle lacrime, hanno detto di non riuscire a credere che quella Croce, che ha viaggiato in tutti i continenti, fosse andata a trovarli in un luogo che, per molti versi, sembra tagliato fuori dal mondo. Nel congedarsi, ci hanno chiesto di continuare a pregare per loro affidandoli alla Croce perché le loro croci possano essere portate con dignità.

Sr Emma Zordan, asc

Referente carceri- USMI Nazionale

Weekend di spiritualità e …

giovedì, marzo 26th, 2015

Weekend di spiritualità e formazione
sulla Vita Consacrata

24-26 Aprile 2015

Sr. Antonietta Potente op

Per alcuni/e sono voti, per altri/e opzioni di vita,

ma per tutti e tutte è un’inquietudine verso il farsi della storia.

PROGRAMMA :

  1. CONTESTUALIZZAZIONE: L’ISPIRAZIONE CI VIENE DALLA STORIA
  2. LA VITA HA UNA SUA PROFONDITA’
  3. LE RISPOSTE DELL’UMANITA’ ALLA SUA SETE
  4. QUELLI CHE QUALCUNO HA CHIAMATO VOTI: E OGGI?
  5. UN POSSIBILE STILE DI VITA: PERCHE’ L’UMANITA’ E LA CREAZIONE CONTINUINO A VIVERE

Il corso si tiene a

nell’Oasi Divin Maestro,

Via Montanino, 11

tel 0575 556016

52014 Camaldoli

Arrivi: 24 pomeriggio – partenza 26 pomeriggio

Costo: 120 euro compresa iscrizione.

Per info rivolgersi a

Sr. Myriam Manca
Oasi Divin Maestro
via Montanino, 11
52014 Camaldoli
0575 556016
miriam.manca@piediscepole.it

Per il bene di tutti

lunedì, marzo 23rd, 2015

L’ondata di violenza che da mesi si è scatenata sui consacrati che vivono in Haiti è sconcertante. Dal novembre scorso (2014) 20 comunità, soprattutto femminili, sono state derubate e le religiose aggredite, violentate; tante di loro sono ora sotto cure mediche; perché  malate non sono più in grado di tornare a lavorare. Gli aggressori, infatti, sono molto violenti: arrivano in bande; invadono le case e in genere lo fanno di notte, quando Haiti è al buio. Nel Paese vi è molta fame, una estrema miseria. La situazione delle famiglie è degradante, senza speranza, e tutto ciò favorisce e scatena la violenza. Che però non è mai la soluzione esatta; non è la soluzione proposta dal vangelo. La Conferenza dei religiosi di quel paese ha convocato le diverse superiore provinciali e insieme hanno organizzato marce silenziose con la presenza di tutte le religiose.

La conferenza dei Vescovi – sempre in radio a chiedere rispetto, rispetto, rispetto – consapevole dei ‘meriti’ delle religiose, soprattutto per quella continua dedizione – anche eroica in alcuni momenti più duri – negozia con il governo e con la società civile perché insieme si possano avere interventi efficaci e continuativi nel tempo (Fonte: radio vaticana 12.03.2015). L’USMI esprime la propria solidale partecipazione; invoca dal Signore della vita la ripresa del dialogo, la mutua comprensione e accoglienza, sino a giungere alla sincera collaborazione di tutte le forze per il bene di tutti. (B.M.)

Tra esse due suore

lunedì, marzo 23rd, 2015

Voices of faith: un premio per donne che aiutano altre donne a raggiungere una vita più degna attraverso l’istruzione e un lavoro che faciliti il vivere in modo accettabile. Tra esse due suore: suor Marta Pelloni in Argentina ha dedicato la sua vita a salvare le vittime del traffico dello sfruttamento sessuale e commerciale. Attualmente gestisce 35 iniziative in varie province e città argentine ‘create per la sensibilizzazione, perché questa passi alla società, passi per il cuore, per i sentimenti; sono iniziative nell’ambito della tratta, del traffico, dello sfruttamento sessuale e commerciale di ragazze e ragazzi adolescenti, degli abusi sessuali domestici, della violenza di genere e della droga”. Con sagacia, per ampliarne i frutti gestisce “attività con gruppi interdisciplinari formati da assistenti sociali, lavoratrici sociali, avvocati e psicologi, onde lavorare gratuitamente, volontariamente”. Ella ammette che “fondamentalmente bisogna che siano presenti le forze vive in queste iniziative – la giustizia, la municipalità, il governo, l’educazione, la salute, i giudici, i quartieri, le donne, gli universitari, le Chiese al plurale – perché tutti si sensibilizzino e si impegnino in questi problemi, che sono sociali e che inoltre rappresentano la vita minacciata oggi”.

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Suor Hatune Dogan, “tramite la sua fondazione che porta il suo nome cerca con tutte le forze di aiutare e salvare le donne perseguitate e rapite nel mondo”. Nata in un villaggio nella Turchia meridionale, ha vissuto la persecuzione sulla propria pelle da parte dei villaggi musulmani vicini, perché cristiani. Emigrata in Germania nel 1985 perché perseguitata, lì ha studiato e ha creato la “Fondazione che si propone di aiutare i poveri, ovunque siano”. Oggi, presenti in 35 Paesi, contano sulla collaborazione di 5 mila volontari per cui possono “raggiungere oltre 6 milioni di persone povere, tra i più poveri del mondo e tra i perseguitati, con un’attenzione particolare alle ragazze rapite e violentate”. In India il loro “impegno è volto a migliorare la posizione delle donne nella società che in quel Paese si trovano a un livello molto basso”. Vi hanno “selezionato 23 scuole professionali per le donne: ogni anno rilasciamo certificati professionali a 2.300 ragazze, e questo le aiuta a vivere”. Con l’ingegno che la caratterizza “nel corso degli anni  arriva in molti Paesi Africani e tra i lebbrosi del Nepal, ma appena la situazione peggiora in Medio Oriente, – assicura – vi ritornerà. (BM)

Vangelo: gioia e chiamata

giovedì, marzo 19th, 2015

Convegno 2015

Weekend di spiritualità…

giovedì, marzo 19th, 2015

Weekend di spiritualità e formazione
sulla Vita Consacrata
24-26 Aprile 2015
Sr. Antonietta Potente op

Per alcuni/e sono voti, per altri/e opzioni di vita,

ma per tutti e tutte è un’inquietudine verso il farsi della storia.

PROGRAMMA :

  1. CONTESTUALIZZAZIONE: L’ISPIRAZIONE CI VIENE DALLA STORIA
  2. LA VITA HA UNA SUA PROFONDITA’
  3. LE RISPOSTE DELL’UMANITA’ ALLA SUA SETE
  4. QUELLI CHE QUALCUNO HA CHIAMATO VOTI: E OGGI?
  5. UN POSSIBILE STILE DI VITA: PERCHE’ L’UMANITA’ E LA CREAZIONE CONTINUINO A VIVERE

Il corso si tiene a

nell’Oasi Divin Maestro,

Via Montanino, 11

tel 0575 556016

52014 Camaldoli

Arrivi: 24 pomeriggio – partenza 26 pomeriggio

Costo: 120 euro compresa iscrizione.

Per info rivolgersi a

Sr. Myriam Manca
Oasi Divin Maestro
via Montanino, 11
52014 Camaldoli
0575 556016

miriam.manca@piediscepole.it

Donne in prima fila

mercoledì, marzo 11th, 2015

Per celebrare la Giornata mondiale delle donne, il sindaco di Roma Ignazio Marino ha premiato otto romane contraddistintesi in diversi campi della vita sociale, civile, sportiva e culturale della città. Otto donne “che con i loro saperi, le loro competenze e la loro forza contribuiscono quotidianamente alla costruzione del tessuto sociale e produttivo della Capitale”. Per loro in regalo un libro sulla Lupa Capitolina. Tra le donne premiate c’è Federica Angeli, la cronista de la Repubblica sotto scorta per aver scritto degli affari della criminalità organizzata sul litorale romano, ma anche suor Rita Del Grosso la quale vuole condividere il premio – consegnatole  dall’On. Daniela Tiburzi – con tanti volontari, uomini e donne che vivono insieme a lei l’esperienza dell’impegno in carcere. Scrive sr Rita: “Sono uomini e donne che offrono il proprio tempo per sostenere coloro che vivono nella detenzione. Drammi immensi che noi possiamo alleviare minimamente con l’ascolto e il sostegno. e poi voglio condividere anzi dedicare questo premio a tutti i detenuti che ho conosciuto in questi lunghi anni. A loro va il mio pensiero e anche la mia preghiera. Un ultimo pensiero a tutto il personale che lavora in carcere e che ogni giorno porta avanti con dedizione il proprio impegno”. Sono inoltre state premiate la giovanissima sportiva Domitilla Picozzi della Sis Roma Pallanuoto che ha appena 17 anni e Elena Gentili, presidente dell’associazione ‘Oltre le barriere’, in prima fila per i diritti e il sostegno ai malati psichici e alle loro famiglie. C’è Cristina Rosselli Del Turco, ex pediatra impegnata in volontariato nei campi rom, e Barbara Colapinto da 15 anni autista dell’Atac.

“Sono molto orgoglioso di essere oggi quiha dichiarato Marino -. In questo anno e mezzo di governo sono cambiate tante cose e molte sono cambiate grazie al fatto che ci sono tante donne nella nostra amministrazione che possono prendere decisioni. E per questo oggi voglio dire grazie a tutte le donne”. Ed ha aggiunto: “Credo che il ruolo delle donne debba sempre di più diventare importante nella nostra società e il mio compito è quello di far sfondare loro quel soffitto di cristallo che anche a donne straordinarie nel passato non è stato consentito oltrepassare”. (B.M.)

Ansiosa richiesta

lunedì, marzo 9th, 2015

Nonostante i ripetuti angoscianti inviti, anche di papa Francesco, alla pace, all’incontro, la  pace in molti Paesi non esiste e non è solo assenza di pace…

All’USMI è giunta questa ansiosa richiesta che pubblichiamo.

“Buongiorno! La città di Qaraqosh (Iraq del Nord) è caduta. È la città dove abbiamo anche la distribuzione del cibo. L’ISIS avanza, “loro” decapitano i bambini in modo sistematico. L’ISIS ha respinto i Peshmerga (forze curde) e si trova ora a meno di 10 min dal punto in cui il nostro team lavora per la sopravvivenza.

A migliaia sono fuggiti la scorsa notte da Erbil. L’Onu ha evacuato il suo personale a Erbil. Il nostro team è sempre lì e rimarrà lì. La protezione per mezzo della preghiera ci è assolutamente necessaria.

Per favore pregate incessantemente per la liberazione della gente del nord dell’Iraq dalla terribile avanzata-terrore dell’ISIS e dei suoi estremisti, che hanno come obiettivi la
conversione di massa o la morte per tutti i cristiani, in questa regione e in questo momento.

Vi esorto dunque: io mi sono impegnata seriamente a non ignorare questa e-mail e a non eliminarla. Inviatela ai vostri amici cristiani che conoscete. Inviatela ai circoli di preghiera. Inviatela ai vostri Pastori, Sacerdoti; chiedete loro di pregare per questo durante le celebrazioni. Per favore, assicurate questo tempo di preghiera speciale per queste preoccupazioni di terrore.

E’ necessario che leviamo queste preghiere per i nostri fratelli cristiani. Pregate, diffondete, per quanto vi è possibile!!!”.

Les religieuses du Bd Richelieu, Oblates de l’Eucharistie

Con sagacia e per amore

mercoledì, marzo 4th, 2015

Uno pensiero stupito e commosso si fissa sulla Nigeria. Laggiù a una donna nigeriana, – Esther Abimiku Ibanga – pastora e attivista per i diritti delle donne — è stato assegnato il32mo premio Niwano per la pace. Ella nel 2010 – per mettere fine alla violenza e alle ingiustificate uccisioni di donne e bambini nello Stato di Plateau, fondò la “Women Without Walls Initiative”. Questa organizzazione è attualmente una particolare coalizione di donne che supera ogni divisione; vi fanno parte infatti membri appartenenti a gruppi etnici e religiosi di varia origine tra cui cristiane e mussulmane; esse stesse sono leader di tutti i gruppi tribali. Nel selezionarla il comitato internazionale apposito e la Niwano Peace Fundation hanno motivato la loro scelta così: “per il suo servizio all’umanità nella ricerca di una pacifica coesistenza” e “per aver intrapreso iniziative per incrementare il ruolo delle donne attraverso l’acquisizione di competenze e micro finanza”.

La stessa’organizzazione ha rappresentato le donne in conferenze nazionali e internazionali e forum in diversi Paesi, compresi Ruanda, Sudafrica, Austria e Stati Uniti. Il pastore Ibanga, inoltre, ha presentato alle Nazioni Unite un documento su “Prevenire e affrontare la violenza e le atrocità criminali contro le minoranze”. Concretamente, con la sua azione “ha non solo avuto effetto sulla vita di migliaia di persone, ma ha fondato e diretto una organizzazione che ne tocca migliaia di altre” e mira “a promuovere e sfruttare il potenziale delle donne come operatori di pace, riconoscendo che le donne possono avere una forte influenza nella vita degli uomini (padri, fratelli, mariti e figli).

L’USMI, come sempre, si complimenta con chi davvero “con sagacia e per amore” sta implementando a livello internazionale la promozione della donna, l’ultima stupenda creatura uscita dalle stesse mani di Dio. (B.M.)