Promessa di fedeltà
giovedì, maggio 29th, 2014Le incontri facilmente per strada. Svelte. Un saio bianco con strisce bleu le veste dalla testa ai piedi e, ai piedi, sempre soltanto sandali. Per questo sono facilmente identificabili. Normalmente vanno da sole; pochissime volte in due. Sai che gestiscono ‘case’ i cui fruitori sono ‘i poveri fra i più poveri”. Sono le suore Missionarie della Carità.
Sabato 24 maggio 2014 – pomeriggio – 12 loro giovanissime suore hanno scelto il santuario mariano della Regina degli Apostoli – ora anche parrocchia – per dire il loro ‘SÌ’ per sempre al Signore, durante una commovente celebrazione eucaristica. Le hanno accompagnate le loro superiore, tante loro sorelle di Congregazione, parenti, amici. Non era fuori luogo ascoltare con un ritmo gradito le parole povertà, castità, obbedienza o il richiamo a seguire Cristo, casto, povero, obbediente, pronunciate dal card. Marco Oullet, prefetto della Congregazione dei Vescovi, durante l’omelia o durante l’offerta personale di sé di ognuna di loro. E non è stato certamente fuori luogo – anzi molto significativo – il gesto compiuto per l’offertorio: ognuna processionalmente portava ben visibile una piccola ostia bianca che avrebbe deposto sull’altare, simbolo dell’offerta di sé. ‘Dopo’ di loro gli altri offerenti con l’acqua e il vino, i ceri accesi, i fiori.
Ritornate in comunità, ognuna, nella stessa sera, avrebbe avuto la destinazione: in quale Paese e in quale città sarebbe stata inviata per compiervi la missione specifica: sempre solo ‘servire i poveri tra i più poveri’ come la loro Fondatrice, la Beata madre Teresa di Calcutta. L’USMI augura loro una totale gioiosa fedeltà alla consegna di sé fatta in quel meraviglioso pomeriggio e a tutto l’Istituto di ritrovarsi con sempre nuovi membri: le povertà di oggi richiedono comprensione, servizio, dedizione di sé a tutta prova. (B.M.)