Le sfide continuano

Nel dicembre del 1963, quattro Adoratrici del Sangue di Cristo della Regione Croazia sono partite per l’Australia. Volevano rispondere alle esigenze degli immigrati croati che avevano abbandonato la loro patria tra gli anni ’50 e ’60 e che desideravano catechesi per i propri figli, ed essere accompagnati per crescere nella fede, nella preghiera; in sintesi, nel loro rapporto con Dio.

Dopo 50 anni di presenza e di ministero in quel continente le suore hanno tanti e forti motivi per festeggiare e ringraziare con gioia Dio. Molti, non solo croati, si uniscono con affetto e stima alle celebrazioni tenute a Sydney e ad Adelaide. Durante questi 50 anni le suore hanno affrontato ardue sfide, ma hanno anche sperimentato la potente mano di Dio che le guidava. Hanno condiviso le stesse difficoltà degli immigrati: una nuova cultura e lingua straniera, metodi di lavoro differenti. Fin dall’inizio, gli immigrati hanno imparato ad aiutarsi a vicenda e le suore sono state sempre presenti in mezzo a loro per rispondere ai bisogni lì dove potevano, secondo il loro carisma.

Oggi molti immigrati vivono dignitosamente e possono aiutare i più bisognosi, tra cui gli anziani, verso i quali le Adoratrici si adoperano con maggiore impegno e particolare dedizione.

Inoltre gli immigrati croati hanno lavorato insieme per costruire la chiesa a Sydney. E al momento richiesto hanno costruito un villaggio per loro, giustamente denominato “Villaggio del Cardinale Stepinać”.  Il villaggio è stato organizzato in base ai bisogni delle persone, e fino ad oggi la maggior parte degli impiegati sono croati. Le suore sono responsabili della pastorale e nel coordinare la ergoterapia. Lavorare con i laici permette alle suore di essere anche per loro un “orecchio che ascolta”.

Le sfide continuano, e le suore cercano la forza e la luce per affrontarle con la preghiera comunitaria, e soprattutto con la condivisione di fede sulla Parola di Dio. Vogliono essere Adoratrici in un paese con molti immigrati. (B.M:)

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