“… E SE NE ANDARONO CON GIOIA”

A Genova continuano gli incontri tra i Giovani della Pastorale giovanile, dell’Azione Cattolica e di altri gruppi; l’ultimo ha avuto luogo in occasione della Giornata Mondiale della Vita Consacrata. Lo raccontano così: “E’ un sabato sera diverso dal solito: no pub, no discoteca, no riunioni scout… e per noi religiosi fuori dal convento! I giovani della Diocesi di Genova hanno riproposto, in occasione della Festa della Vita Consacrata, di incontrare i religiosi delle diverse Congregazioni presenti sul territorio. Un desiderio condiviso anche dai consacrati stessi per avvicinarsi e rispondere alle domande che rischiano di rimanere spesso senza risposte esaurienti.

Il salone dell’Oratorio della Parrocchia di N. S. della Assunta di Genova Sestri Ponente è stato teatro di una numerosa partecipazione: frati, suore, seminaristi, novizie hanno accolto i ragazzi in una gioiosa atmosfera di fraternità. Con un simpatico gioco si sono formati tanti piccoli gruppi misti animati da un religioso/a. Sono nati interrogativi sulla vita consacrata: nello specifico questioni riguardanti il capire la chiamata del Signore, la scelta dell’ordine religioso, l’importanza della preghiera, l’obbedienza, come si superano i momenti di difficoltà. Nella condivisione i ragazzi si sono sentiti talmente coinvolti che hanno manifestato il loro bisogno di essere ascoltati e amati, parlando di sé.

La serata si è conclusa nella Chiesa parrocchiale dove è stato proiettato un video con la presentazione dei vari carismi delle congregazioni presenti, seguito dalla testimonianza vocazionale di fra Angelo, carmelitano scalzo della Comunità di S. Anna.

Il culmine dell’incontro è stata l’adorazione eucaristica durante la quale, in forma di preghiera, sono state lette le riflessioni formulate nei vari gruppi. A sorpresa, alla fine, alcune religiose indiane hanno danzato sulle note del canto “Vieni e seguimi” esprimendo la gioia dell’appartenenza al Signore e della testimonianza. Infine un ricordo per i genitori che ci hanno donato la vita: senza di loro non ci sarebbero neppure suore, frati, sacerdoti e persone consacrate.

All’uscita della chiesa si poteva leggere una gioia strana nei volti dei giovani e dei consacrati: da una parte l’avvicinamento ad un mondo nuovo e sconosciuto, la vita consacrata, per superare pregiudizi e la paura di andare oltre, forse fino a chiedersi: “e se il Signore chiamasse anche me?”. Dall’altra un’apertura fraterna ad un mondo giovanile così colmo di contraddizioni, ma con il cuore bello e semplice per seguire una Bellezza che incanta, come ha attratto e affascinato in tutti questi anni della storia della Chiesa tanti giovani che hanno donato totalmente la vita al Signore.

Tante vite, tanti volti, tante strade verso un’unica meta.

E tutti se ne andarono pieni di gioia!”

Sr Francesca Neve

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