Un mandato indilazionabile

“Andare alle periferie!” non è certamente un simpatico slogan. E’ un mandato evangelico, e pertanto indilazionabile e impegnativo. E’ quello che hanno fatto le Suore dei Poveri di Don Morinello (S.P.D.M). Nate a Licata il 30 maggio 1901 come società di beneficenza, riconosciute di diritto diocesano il 12 luglio 1924 hanno ricevuto dal loro fondatore un mandato esplicito: “La carità senza distinzione di amici o nemici ci lega insieme e di tutti i cuori ne fa uno solo, di tutte le anime una sola”. Dal 27 settembre 1978 sono di diritto pontificio. In forza di quella carità che dovrebbe essere la molla di ogni attività cristiana il 22 febbraio 2014 sono sbarcate a Lampedusa e lì hanno dato inizio a una nuova comunità a servizio di chiunque nel territorio abbia bisogno di aiuto. Le motivazioni le ha date la loro superiora generale Madre Maria Agnese Ciarrocco: “Lampedusa ci ricorda che la vita religiosa è una continua ricerca e un continuo interrogarsi sulle migliori modalità di come noi suore che stiamo in convento possono incontrare, testimoniare e concretizzare Gesù di Nazareth agli uomini e alle donne di oggi”.

Presenti, oltre che in Italia, anche in Colombia e Romania, ora seguono con gioia, speranza e preghiera l’iter di beatificazione e canonizzazione del loro Fondatore, inoltrato il 6 ottobre 2000 presso la Congregazione della Causa dei Santi.

L’USMI nazionale le accompagna in questa loro avventura evangelica con la preghiera e il ricordo. E ne attende notizie. (B.M).

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