Una battaglia condivisa

M. Maddalena Bonetti (suor Eugenia)
Missionarie della Consolata
Via Piero Foscari, 52
00139 Roma

Festa della donna, 8 marzo 2014

Egregio Signor
Giorgio Napolitano
Presidente della Repubblica Italiana
Palazzo del Quirinale
00187 Roma

Egregio e caro Signor Presidente,

Re: Ringraziamenti per l’onorificenza conferita in occasione
della Festa della donna 2014

Oggi, Festa della donna 2014, giunga a Lei Signor Presidente, un GRAZIE sincero per tutto quello che instancabilmente sta facendo per il bene dell’Italia e degli italiani, con una particolarmente attenzione per le donne, gli immigrati, i carcerati e le varie categorie di persone più svantaggiate e provate dalla crisi economica.

GRAZIE per il Suo prezioso servizio alla Nazione e GRAZIE per il costante richiamo alla Costituzione e all’unità nazionale, ai valori della giustizia e della pace, della solidarietà e del dialogo, del rispetto dei diritti umani, nonché della parità di genere.

Signor Presidente, ho anche un altro motivo per ringraziarla. Oggi, 8 marzo, Festa della donna, Lei ha voluto onorarmi, inserendo nella lista delle premiate anche il mio nome, quale donna e religiosa che – dopo aver lavorato per 24 anni in Africa, particolarmente a servizio delle donne e dei giovani – dal 1993 sono impegnata nella lotta al traffico delle donne e di minori, specialmente, per lo sfruttamento lavorativo e sessuale.

GRAZIE, Signor Presidente, per questa onorificenza che, tuttavia, considero diretta non solo alla mia persona e al mio servizio attuale – quale responsabile e coordinatrice dell’Ufficio “Tratta donne e minori” dell’USMI nazionale e in qualità di presidente della Associazione “Slaves no More” – bensì a tutte le molte donne e religiose che con me condividono questa battaglia contro una delle peggiori schiavitù contemporanee e per la dignità di ogni donna. Infatti, solo in Italia, sono oltre 250 le suore che, con amore, coraggio e tenacia, lavorano in vari settori e strutture, per ridare fiducia e speranza a tante donne immigrate, violentate e derubate della loro identità e libertà. Questo nostro servizio, insieme a quello di tante altre realtà, contribuisce positivamente a contrastare l’orribile tratta di esseri umani e la riduzione in schiavitù di tante donne provenienti da Paesi poveri. Allo stesso tempo, cerchiamo di contrastare il degrado morale della nostra società, che fa uso della donna come una merce qualsiasi, un oggetto di possesso e di piacere, misconoscendo la ricchezza e la bellezza che ogni donna porta in sé e il contributo che offre alla famiglia, alla società e alla Chiesa.

Già all’inizio degli anni Novanta, quando il problema della “tratta” non era ancora ben conosciuto e adeguatamente affrontato, le religiose sono state tra le prime ad aprire coraggiosamente le porte dei loro conventi per accogliere e proteggere le vittime che fuggivano dai trafficanti e dagli sfruttatori. Da allora, grazie all’Art. 18 del D. Lgs. 286/98, migliaia di donne hanno ritrovato una famiglia, una casa, un lavoro e i documenti necessari per affrontare un avvenire sicuro e sereno, degno di ogni persona umana. Ora, molte di loro sono ben inserite nel nostro tessuto sociale con un lavoro onesto e remunerativo. Purtroppo, oggi, per vari motivi e non corrette interpretazioni, questa legge viene molto spesso ignorata e non adeguatamente applicata.

Non per queste e altre difficoltà ci lasciamo scoraggiare. Sono moltissime le religiose, in Italia e nei Paesi di provenienza e transito, che lavorano nel campo della prevenzione e dell’educazione, nelle unità di strada o nei centri di ascolto, nelle comunità di prima e seconda accoglienza o in strutture di formazione professionale. Inoltre, un gruppo di religiose di varie nazionalità e congregazioni visita ogni settimana il Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Ponte Galeria, Roma, offrendo assistenza religiosa e sostegno psicologico, morale e sociale a tante donne in attesa di espulsione, perché prive di documenti. Altre ancora, non hanno paura di scendere di notte sulle strade delle nostre città, per incontrare giovani donne vulnerabili, ingannate e deluse, ascoltare i loro drammi e le loro paure ed offrire alternative di vita e di futuro.

In questo particolare momento, la nostra attenzione di congregazioni religiose, sia italiane sia internazionali e missionarie, si sta concentrando anche sui luoghi di provenienza delle vittime, per creare una fitta rete di comunione di intenti e interventi al fine di sensibilizzare e informare le donne del rischio di finire preda dei nuovi schiavisti. In questi mesi, grazie anche alla creazione di una nuova associazione “Slaves no More”, stiamo implementando un progetto di rimpatri assistiti di donne vittime di tratta, affinché possano tornare nei loro Paesi con dignità.

Vorremmo, tuttavia, che il nostro particolare impegno sia maggiormente condiviso da tutte le forze del Governo e della Chiesa, per lottare insieme, più efficacemente contro la povertà, la corruzione, l’ignoranza, l’ingiustizia, sia qui che nei Paesi in via di sviluppo, migliorando i sistemi di vita e di economia. Ma dovremmo lottare insieme e più efficacemente anche contro l’enorme domanda di sesso a pagamento, che riguarda dieci milioni di uomini italiani e che sta distruggendo la vita, la dignità e il futuro di migliaia di donne e minori nel nostro Paese.

Signor Presidente, la ringrazio quindi nuovamente, anche a nome di tutte queste religiose, per questa importante onorificenza. Questo gesto conferma la sua attenzione non solo per il nostro sevizio, ma soprattutto per le persone emarginate e sfruttate dai nostri stessi sistemi di vita, e specialmente molte donne immigrate, indifese e senza documenti, che subiscono abusi, violenze e torture indicibili, talvolta sino all’omicidio.

Il Signore le conceda l’abbondanza dei suoi doni, perché possa servire ancora a lungo la nostra Patria con saggezza e lungimiranza. Per questo le assicuriamo la nostra preghiera.

Con profonda stima e riconoscenza,

M. Maddalena Bonetti

Suor Eugenia – Missionaria della Consolata

_____________________

Ufficio: Suor Eugenia Bonetti
USMI – Settore “Tratta donne e minori”

Presidente di “Slaves noMore”
Via Zanardelli, 32 – 00186 ROMA
Tel. 06-68400555 / 339-1934538

ebonettimc@pcn.net

www.slavesnomore.it

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