Gradualità e apertura
Con un pomeriggio ricco di relazioni dall’intenso contenuto teologico, antropologico, pedagogico, storico, le Figlie di San Paolo hanno fatto memoria dei 50 anni della rivista Catechisti parrocchiali. L’attuale direttrice, sr Rosaria Attanasio, ha parlato del forte interesse posto dal loro Fondatore, il beato don Giacomo Alberione, per l’ambito della catechesi, tanto da aver voluto, nei primi anni ’50, la Casa del catechismo (Grottaferrata, RM) alla quale aveva fatto confluire alcune scrittrici e le studenti del corso di teologia di quegli anni. Nel 1952 in quella casa con una speciale sua visita egli annunciò la nascita di Via, Verità e Vita, rivista particolarmente impegnativa per la pastoralità dei contenuti e del metodo. Egli voleva “una cristologia totale attinta dalla Parola e dalla Eucaristia per una antropologia integrale” in uno specifico “modo di procedere: gradualità e apertura al reale”. Nessuna fantasia, nessuno spazio a personalismi perché ‘la fede è accoglienza di un evento che cambia la vita’ e Dio guarda con sguardo teneramente ossequiante soprattutto là dove la persona pensa di essere lontana da Lui. Non è mancato il dovuto accenno all’attuale carenza di antropologia teologica.
Il dibattito è servito alla chiarificazione di alcuni punti base, soprattutto circa l’integralità voluta dal beato Alberione nel suo accostare in Gesù il titolo di Maestro a quella definizione che Egli ha dato di sé: “Io sono la Via, la Verità e la Vita”.
A conclusione dell’incontro è stato proiettato un video con la presenza e la parola di alcune Figlie di san Paolo che in questi oltre 50 anni hanno impegnato intelligenza, forze e cuore per la causa catechistica, non solo nell’ambito editoriale, ma anche nelle sedi dei centri catechistici delle diocesi italiane. (B.M.)
Ottimo contenuto. Grazie per averlo condiviso, da oggi seguo questo blog perchè mi piace