Migrantes tra migranti

 Fra le tante donne che lasciarono l’Italia ‘migrantes tra migranti’ c’erano anche suore che vi andavano con un obiettivo proprio: ‘porsi a servizio’ offrendo assistenza religiosa e sociale, arginando i molti e gravi disagi. Soprattutto negli Stati Uniti seppero sviluppare vere e proprie capacità imprenditoriali e contribuirono all’intera impalcatura sociale e istituzionale della Chiesa cattolica in quella nazione.

Tra le religiose meritano particolare menzione

  • le suore Pallottine che, dopo alterne vicende nella chiesa locale, riuscirono a imporsi per la loro fedeltà, per la loro energica e umile collaborazione e disponibilità nei vari segmenti sociali, didattici, sanitari, assistenziali;
     
  • le Missionarie del Sacro Cuore; con la loro abilità e avvedutezza, forte senso di universalità, riuscirono ad ottenere il sostegno necessario per portare a termine progetti che spaziavano dall’Europa alle Americhe con una ampiezza straordinaria di iniziative: scuole, orfanotrofi, ospedali, opere di ogni genere secondo i bisogni e le circostanze;
     
  • le Maestre Pie Filippini che, dopo molte e gravi difficoltà e anche rifiuti, riuscirono ad imporsi con determinazione e inconsueta flessibilità lavorando soprattutto a favore degli anziani, degli orfani e dei malati, ma anche con scuole, tanto da valersi la stima come “l’istituto più adatto all’insegnamento nei confronti degli immigrati italiani”. (da Rapporto ITALIANI NEL MONDO 2010).
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