Nuove beate

Grazie al riconoscimento dei rispettivi miracoli, la Chiesa sarà prossimamente in festa anche per la proclamazione a beate di religiose:

  • La spagnola Anna Maria Janer Anglarill, fondatrice dell’Istituto delle Suore della Sacra Famiglia di Urgell. Nata a Cervera il 18 dicembre 1800 e morta a Talarn l’11 gennaio 1885.  Personalità molto interessante, seppe vivere con intensità e con forte passione il proprio periodo storico sconvolto da avvenimenti drammatici. Seguiva i feriti durante le guerre civili; come risposta a urgenze fondò ospedali da campo, orfanotrofi, scuole per ragazze povere. La seguirono altre donne coraggiose e determinate nella società e nella vita della Chiesa e con esse nacque la nuova Congregazione.
     
  • La portoghese Maria Chiara di Gesù Bambino (al secolo Libânia do Carmo Galvão Meixa De Moura Telles e Albuquerque) fondatrice della Congregazione delle Suore Francescane Ospedaliere dell’Immacolata Concezione. Istituto molto esteso (nel 2005 i mebri erano 1525) con presenze in Europa, in Africa, in Asia e nelle Americhe. Si dedicano, come dice lo stesso nome, soprattutto agli ammalati
  • La brasiliana  Dulce (Maria Rita  Lopes Pontes, suora professa della Congregazione delle Suore Missionarie dell’Immacolata Concezione della Madre di Dio.  La religiosa è una vera testimone per i cristiani, e la sua storia di vita è ciò che giustifica la beatificazione e il processo di canonizzazione. Come ogni santo anch’ella è un esempio di Cristo, per quella dedizione quotidiana per tutta la vita ai poveri e ai sofferenti. Ha svolto, infatti, un’ampia opera assistenziale a favore dei più poveri, soprattutto in campo sanitario. Nel 1991, già sul letto di morte, ha ricevuto la visita di Papa Giovanni Paolo II durante il secondo viaggio del Pontefice in Brasile. La causa di beatificazione della religiosa brasiliana è stata avviata nel gennaio 2000 appena 8 anni dopo la morte avvenuta nel 1992. 
    Nel 1988 era stata proposta per il Premio Nobel per la Pace.
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