Suore Usa: il coraggio del confronto

Presentata la relazione finale della Visita Apostolica agli Istituti femminili di vita  consacrata Usa. Un messaggio di speranza per l’Anno sulla Vita Consacrata appena iniziato. La visita apostolica alle religiose statunitensi promuove una nuova collaborazione.
Quattro anni di indagine raccontano le 50 mila suore degli Stati Uniti. La visita apostolica, come ha ricordato il prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata, il cardinale Joao Braz de Aviz, era stata un’iniziativa del suo predecessore, cardinale Franc Rodé, decisa nel 2008 per “per esaminare la qualità della vita religiosa femminile negli Stati Uniti”. Strutturata in quattro fasi, l’indagine si è svolta dal 2009 e il 2012.

All’evento hanno preso parte il cardinale João Braz de Aviz e mons. José Rodríguez Carballo, rispettivamente prefetto e segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita apostolica, suor Mary Clare Millea, direttrice della Visita Apostolica negli Stati Uniti, e le religiose Sharon Holland e Agnes Mary Donovan, alla guida delle due Conferenze che riuniscono le suore Usa. Il cardinale João Braz de Aviz ha presentato la relazione finale.

Card. Braz De Aviz: i frutti della visita
“Fin dagli inizi della Chiesa cattolica nel loro Paese, le religiose sono state coraggiosamente in prima linea nella missione di evangelizzare, dedicandosi con abnegazione alle necessità spirituali, morali, educative, fisiche e sociali di innumerevoli persone, specialmente povere ed emarginate”. Lo ha detto il cardinale João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, intervenendo stamattina alla conferenza stampa per la presentazione della relazione finale sulla visita apostolica agli Istituti religiosi femminili negli Stati Uniti d’America. “Le religiose – ha aggiunto – hanno cercato di adattare il loro stile di vita e di missione in modo tale da poter rispondere più efficacemente ai bisogni contemporanei”. Secondo il cardinale, “la visita apostolica ha offerto alle religiose nuove opportunità per scoprire la presenza e l’azione salvifica di Dio in una fruttuosa comunicazione con le altre religiose, con i pastori della Chiesa e con i fedeli laici”. Il porporato ha, quindi, auspicato che “l’auto-valutazione e il dialogo suscitato dalla visita apostolica continui a dare frutti abbondanti per rivitalizzare e rafforzare gli Istituti religiosi nella fedeltà a Cristo, alla Chiesa e alla loro ispirazione fondante”.

Mons. Carballo: una visita senza precedenti
“Questa visita apostolica non ha precedenti. Ha coinvolto 341 Istituti religiosi femminili che sono impegnati in ministeri apostolici e che hanno un Generalato, un Provincialato e/o un programma di formazione negli Stati Uniti. Sia Istituti di diritto diocesano che di diritto pontificio, a cui appartengono circa 50.000 religiose negli Stati Uniti, sono stati coinvolti nella visita”. Lo ha ricordato, stamattina, in conferenza stampa, monsignor José Rodríguez Carballo, segretario della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica. “Abbiamo speranza che le religiose riconoscano in questa relazione il loro vissuto – ha affermato – e la trovino utile a una loro continua autovalutazione e all’articolazione dei loro piani programmatici per il futuro. Speriamo inoltre e preghiamo affinché la riflessione sul suo contenuto promuova una sempre maggiore collaborazione tra gli istituti religiosi, con i pastori della Chiesa e i fedeli laici e con il nostro Dicastero, e aiuti ad approfondire lo spirito di comunione ecclesiale, conducendo così a un’effettiva rivitalizzazione della loro vita e missione e ad un nuovo interesse vocazionale per la vita religiosa”. L’arcivescovo ha rivelato che la relazione finale è stata preparata “in sintonia e con l’incoraggiamento di Papa Francesco”.

Per approfondire vedi:

http://www.newscattoliche.it/documento-vaticano-su-vicenda-suore-usa/

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