Una vita non facile
“Vi lascio per mio testamento la carità. Questa casa è andata avanti nel nome della carità; cessando questa, cesserà la casa” disse poche ora prima di entrare nell’eternità. E, dopo pochi istanti aggiunse: “Vi benedico tutte col nome di Dio”. E’ la conclusione dell’esistenza terrena di suor Maria Teresa Spinelli, fondatrice delle Suore Agostiniane Serve di Gesù e di Maria. “Serve come Gesù, il Servo del Padre – commenta sr Marta Gadaleta nel volume che ne ritrae la biografia – che è venuto per servire e non per essere servito; serve come Maria che si definisce la “serva del Signore” e che con il suo sì rende possibile l’incarnazione di Dio”.
Una vita non facile, quella della Spinelli; faticosa in famiglia prima, faticosa poi come sposa, e come madre, faticosa quando divenne vedova, ma sempre forte e sollecita per quanti avessero bisogno del suo aiuto, del suo ‘servizio’, anche eroico, in famiglia e negli altri ambienti in cui visse prima e dopo la fondazione del suo Istituto. Erano tempi difficili socialmente e politicamente, ma sr Teresa non demordeva mai. Lo esigeva ‘il voto del più perfetto e di vittima consistente nel cercare di osservare nel modo più perfetto i voti religiosi e ogni virtù’.
Le suore si dedicano oggi, come agli inizi, all’istruzione e all’educazione cristiana della gioventù in scuole, convitti, orfanotrofi e laboratori.
Oltre che in Italia, sono presenti in Australia, Brasile, Congo, Filippine, India, Malta, Regno Unito e Stati Uniti d’America; la sede generalizia è a Roma. Alla fine del 2008 la congregazione contava 369 religiose in 39 case.
Parlano di lei i due volumi scritti da suor Marta Gadaleta e disponibili in biblioteca USMI.
- Suor Maria Teresa Spinelli, - elledici-Velar, Roma, pp 48
- L’avventura di Teresa, illustrato per ragazzi, ed Marna, pp. 102