Hanno scritto…
Le suore Adoratrici del Sangue di Cristo nel periodo natalizio guidate dall’orientamento della loro ultima AG (2011) si sono lasciate interpellare dal mistero dell’incarnazione: e hanno scritto. “Gesù incarnato, volto umano della Trinità, ci fa prendere consapevolezza della sacralità di ogni persona e perciò di ogni incontro, ci dispone all’accoglienza e alla cura della vita ad ogni costo; con la sua venuta e la sua Pasqua, Egli allarga i circoli di comunione in cui siamo inserite e ci chiama ad essere, nella Chiesa, cittadine del mondo per evangelizzare, lasciarci evangelizzare e costruire un mondo più giusto (cfr Atti pp.11 e 13). Attraverso gli Atti il Signore ci chiama a costruire relazioni di giustizia, a valorizzare la dignità dell’altro nell’amore, a compiere gesti concreti che promuovano la comunione e la riconciliazione.
In questa ricerca siamo in piena comunione con la Chiesa di oggi che nell’esortazione apostolica post sinodale Africae munus, ci chiama alla giustizia evangelica che viene dall’alto.
Benedetto XVI così esorta i credenti: «La giustizia degli uomini che non trova la propria sorgente nella riconciliazione attraverso la verità nella carità rimane incompiuta; essa non è autentica giustizia. È l’amore della verità – « tutta la verità » alla quale soltanto lo Spirito ci può condurre – a tracciare la via che ogni giustizia umana deve imboccare per giungere alla restaurazione dei legami di fraternità nella « famiglia umana, comunità di pace», riconciliata con Dio mediante Cristo. La giustizia non è disincarnata. Essa si àncora necessariamente nella coerenza umana. Una carità che non rispetta la giustizia e il diritto di tutti è erronea. Incoraggio pertanto i cristiani a diventare esemplari in materia di giustizia e di carità».