Come lucerne accese

Desidero inviare oggi il mio augurio, alle soglie del triduo pasquale: in varie comunità noi Orsoline abbiamo da poco ripetuto il nostro SÌ al Signore con  i voti religiosi.

Durante la rinnovazione – ovunque fossi – ho avuto presente ogni consorella e, con lei, il paese da cui proviene e tutto il mondo: dalla Cappella al mondo intero per realizzare la nostra missione ed “essere come lucerne accese  poste sopra il candelabro…” per trasmettere la luce, per essere come un raggio della Luce divina.

Avrò vivo nel cuore questo mandato quando sentiremo il canto crescente del triplice annuncio all’accensione del candido cero: «Lumen Christi»: ecco il lume di Cristo! “La luce splende nelle tenebre” proclama il prologo del Vangelo di Giovanni.

Bisogna avere la sapienza, il coraggio e la gioia di rispondere: Deo gratias!

Grazie, o Dio, che nella Pasqua di Cristo hai acceso una luce provvidenziale nell’oscurità del panorama umano e cosmico: al di fuori di essa non riusciamo nemmeno a  comprenderci.

Grazie, perché dal lontano 1575 mandi proprio noi, Orsoline, nella nostra estrema piccolezza, a portare un raggio di Te, Luce del mondo e delle genti.

Grazie perché tu sei la luce che ha vinto la notte, grazie perché sei la vita e stai conducendo a crescere ogni seme di bene sparso nel mondo

Questa è oggi la mia preghiera, all’inizio della celebrazione del mistero Pasquale di morte e vita, ed è anche il mio augurio per ciascuno: attraverso noi e in noi, in  verità, umiltà, lealtà,  possano maturare i “semina Verbi” affinché trovino la loro pienezza in Cristo, luce vera per ogni uomo.

Sr Maria Luisa Cappelletti

Roma, 5 aprile 2012

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