“Donna bianca più stregona degli stregoni”

 

Così veniva chiamata suor Maria Troncatti, fma, quando, presente a Macas in Ecuador, per il coraggio con cui affrontava situazioni umanamente insormontabili, a piedi o a cavallo, si esponeva a pericoli di ogni genere, batteva sentieri infestati da predatori, attraversava fiumi imponenti. Portava con sé poche cose, ma non mancava la corona del rosario…  Curava malati, praticando le conoscenze infermieristiche. Pensava alle evangelizzazione, alla promozione umana, apriva scuole per indigeni e peri immigrati. Lavorava soprattutto con le donne per una vera loro liberazione, quando di teologia di liberazione ancora non si pronunciava manco il nome. Le sue catechesi si trasformano in opportunità per la recezione dei sacramenti… Annotava: andando nelle missioni “preparatevi alle sofferenze, ma bisogna soffrire con umiltà, tenendo la testa sopra il cuore e il cuore sopra la testa: Cuore grande, cuore buono, cuore più buono che giusto.

Ebbene questa ‘donna bresciana’, è stata beatificata a Macas il 24 novembre 2012.

L’USMI rinnova la propria stima per questo Istituto che, sulle orme di santa Maria Mazzarello, sa dare sante alla Chiesa e al mondo. Tutte intendono essere “segno dell’amore preveniente di Dio e della sollecitudine materna di Maria Ausiliatrice per la gioventù dei ceti popolari”.

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