Archive for the ‘Senza categoria’ Category

Lo Spirito non si smentisce mai

mercoledì, gennaio 30th, 2013

 

 “Lo Spirito non si smentisce mai”. Lo ammettono le suore Minime dell’Addolorata ricordando le parole profetiche della loro Fondatrice, santa Clelia Barbieri: “Alle Budrie verranno carrozze e cavalli”. Effettivamente esse scrivono: “Le Budrie – (paese natale dove Clelia è nata, è vissuta, ha fondato l’Istituto ed è morta) – non è solo una meta di incessanti pellegrinaggi. Qui si è sviluppato, ora, anche un centro di spiritualità per soste di preghiera, ritiri, esercizi spirituali, molto bene attrezzato per l’estate e per l’inverno e molto ricercato”. Con il passare degli anni alle ‘carrozze e cavalli’ ben presto si sostituirono macchine e pullman che, anche ora, giungono da ogni parte. I pellegrini – giovani e non più giovani – sanno di trovare in lei, limpida e trasparente sorella, un aiuto e una intercessione per ogni tempo nebuloso e confuso. La sentono particolarmente vicina come sorella e guida i catechisti. Il cardinale Giacomo Biffi nel 1990 – allora presidente della CEI – emanò il decreto con il quale proclamava S. Clelia Barbieri Patrona dei catechisti dell’Emilia Romagna. Le suore riconoscono che il santuario di santa Clelia assume una nuova particolare importanza in quest’anno della fede. Vi si può trovare come una fontana inesauribile di spiritualità, dove ognuno può attingere quell’ “Acqua viva” che è Gesù stesso. (B.M.). 

         www.santuarioclelia.it

Insieme per la giustizia dal 1988

lunedì, gennaio 28th, 2013

Molte Congregazioni anche femminili fanno parte dell’AEFJN, un’organizzazione internazionale i cui membri sono Istituti religiosi, missionari e Organizzazioni locali con una presenza in Africa. La Rete favorisce una collaborazione aperta e franca con altre Chiese e gruppi cristiani impegnati a perseguire una maggiore giustizia in Africa.
La Rete fu fondata nel 1988 e il suo Segretariato fu aperto a Bruxelles all’inizio del 1988.                                             

Scrivono:
In occasione dei 25 anni di attività della Rete AEFJN 1988 – 2013, vogliamo rendere grazie al Signore, con quanti sono impegnati e solidari per la giustizia attraverso:

-  la fede cristiana;
-  l’opzione preferenziale per i poveri;
-  l’impegno per una giustizia globale e di un’equa distribuzione dei doni
       della creazione per tutti e specialmente per la gente africana;
-  un profondo rispetto per la dignità di ogni essere umano; 
-  la sollecitudine per relazioni giuste e corrette tra l’Africa ed Europa
       e per il bene comune globale.    

AFRICA-EUROPE FAITH AND JUSTICE NETWORK
25 ANNI RETE AFRICA-EUROPA FEDE E GIUSTIZIA
aefjn@aefjn.org http://www.aefjn.org

INVITO

lunedì, gennaio 21st, 2013

Le Pie Discepole del Divin Maestro
sono liete di porgere un cordiale invito:

sabato 2 febbraio 2013 alle ore 16,00
ci sarà l’inaugurazione
di una nuova sede della specifica missione:
Centro di Apostolato Liturgico

Roma – Via Merulana, 253
angolo Largo Brancaccio, 57

 

               www.pddm.it
               www.apostolatoliturgico.it 

              e-mail: cal.roma@pddm.it
              tel. 06.4814794 – fax. 06.4883453

“Eccellenze femminili” di Roma capitale

martedì, gennaio 15th, 2013

L’amministrazione capitolina ha dedicato – anche nel 2011 – un premio particolare ad alcune  “eccellenze femminili romane, segnalate dai vari ordini professionali o associazioni, che si sono distinte per il ruolo sociale e professionale rivestito”. Partendo da una ipotetica risposta: “da grande farò il pompiere”, ha rivolto loro alcune domande. Tra queste: “Cosa sognavi di diventare?”.

Suor Maria Luigia Aguzzi, fmda, sognava di ‘fondare un circolo giovanile femminile con l’aspirazione di fare del bene’. Per lei la figura di donne da imitare era Armida Barelli, coraggiosa contestatrice del fascismo e la sua massima aspirazione era ‘fare il bene, operare per il bene’ e per questo ha speso e sta spendendo tutte le sue energie, anche oggi con i suoi 90 anni. L’esperienza professionale più bella è stata la realizzazione di molte opere della Madonna, soprattutto la costruzione del “Centro della gioia” che rappresenta – per i numerosi abitanti del vasto territorio del Santuario del Divino Amore – ‘una risorsa enorme capace di colmare una grave lacuna sociale’. Per il futuro spera nel Paradiso.

Per suor Maria Pia Boccacci, non ci sono stati uomini che potesse “considerare importanti” nella sua vita perché – confessa  -“solo Cristo è stato e sarà il mio sostegno e la mia forza”. E a tutti i piccoli incontrati nella sua storia ha dedicato “puro affetto, cure, notti insonni, angosce, fatiche di ogni genere per migliorare la loro situazione”. Per questo la sua “esperienza più bella è l’incontro con i giovani cresciuti nelle comunità che ritornano con i loro bambini in braccio e le mogli o i mariti accanto”. Ammette: “ho intrapreso la vita  religiosa perché sono stata scelta, secondo la parola di Gesù: Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi”. Per il futuro vorrebbe “che i grandi tornassero a vivere e a trasmettere i veri valori per gli anni futuri”.

A suor Eugenia Bonetti, mc, non sono state poste domande. Il suo continuo viaggiare non lo ha permesso. Dopo 24 anni di presenza in Kenya – dove ha lavorato soprattutto nei settori dell’educazione e formazione di catechisti e insegnanti, nella pastorale parrocchiale e vocazionale – rientra in Italia. Si inserisce in un “centro di ascolto e accoglienza caritas’ a Torino e comincia quell’opera che la caratterizzerà negli anni a venire: l’attenzione appassionata, instancabile, diuturna, coinvolgente, al mondo della tratta di donne e minori. Per lei non esistono ostacoli né confini. I molti riconoscimenti a livello nazionale e internazionale con cui è stata incastonata la sua vita in questo più che decennale periodo, sono la prova di un’esistenza veramente donata giorno dopo giorno, ora dopo ora, quasi minuto per minuto, perché per lei anche i minuti contano. Attualmente coordina anche 250 religiose di 80 diverse Congregazioni che lavorano in case di accoglienza, sparse in tutta Italia. Con sagacia ha saputo valorizzare l’importanza dell’editoria: nel 2011 pubblica in collaborazione con Anna Pozzi il libro Schiave (San Paolo) e nel 2012, sempre con Anna Pozzi, un secondo libro Spezzare le catene (Rizzoli).

Suor Ruggera Sartor, stfe, provata dalla sofferenza ancora fanciulla, ha ammesso:”il mio sogno è sempre stato quello di essere per gli altri”, mentre un incontro importante nella sua formazione è stato quello con la sua “insegnante delle scuole primarie” che – ammette – “era per tutti noi madre, maestra, amica. Ci ha insegnato i valori veri: l’onestà, il donarsi a chi è nel bisogno”. Per lei il gioco preferito era ‘imitare il missionario che predicava e aiutava i malati”. Per lei l’esperienza più bella è stata quella di ‘camminare nei villaggi dell’Alto Egitto per visitare i malati, vivere in silenzio vicino a chi è nel dolore, gioire con chi è nella gioia. Aiutare le mamme nel dare alla luce i loro figli. Soccorrere i feriti di guerra nell’ospedale militare di guerra a Kartoum in Sudan’. Al futuro non ci pensa proprio. Lo lascia nelle mani di Dio e della Provvidenza. Per lei santa Francesca Romana e Rita Levi Montalcini sono i nomi al femminile che hanno fatto grande la storia di Roma. (Cfr Roma Capitale delle donne, pagg 123-139)  
                                                                                                                                                                   Biancarosa Magliano

Nate per educare

giovedì, gennaio 10th, 2013

Nella solennità dell’Epifania le comunità della Provincia Italiana delle Suore della Santa Croce di Menzingen hanno ufficialmente iniziato la Celebrazione del 150° anniversario della morte della loro Fondatrice, madre Bernarda Heimgartner, avvenuta il 13 dicembre 1863.

Fin dalle origini, la Congregazione fondata da Madre Bernarda ha visto nella formazione delle donne e dei ragazzi più poveri una via privilegiata per far conoscere Gesù e far trovare in Lui la sorgente di una vita pienamente vissuta.

Con coraggio e fedeltà alla vocazione ricevuta, Madre Bernarda non si è lasciata abbattere dalle difficoltà incontrate all’interno e all’esterno della Famiglia religiosa appena sorta; nel suo rapporto profondo con il Cristo morto e risorto ha continuato a dedicare la sua vita per la creazione di piccole comunità religiose interamente dedite all’educazione delle nuove generazioni.

Morta ancora in giovane età (41 anni), Madre Bernarda ha lasciato una eredità preziosa a tutta la sua Congregazione che attualmente può contare più di 1800 suore, presenti in Europa, in India, in Africa e in America Latina.

La sua vita, interamente offerta per il bene di tante suore e di tanti giovani, è ancora oggi un invito concreto a credere nel valore insostituibile dell’educazione umana e cristiana di ogni persona … un’educazione, che docile alla grazia di Dio, può permettere al mondo di realizzare pienamente il sogno d’Amore del suo Creatore.

Per saperne di più:

sito Congregazione Suore S. Croce di Menzingen: www.holycross-menzingen.org  
sito Provincia Italiana: www.suoresantacroce.it 
e.mail:suores.croce@yahoo.it

Motivi di gioia

domenica, gennaio 6th, 2013

Le suore Francescane Alcantarine commemorano gli 80 anni della loro presenza a Itri (provincia Latina, diocesi Gaeta). Iniziarono la loro missione con attività educative a favore dell’infanzia in un edificio che fu distrutto durante un bombardamento durante la seconda guerra mondiale. Finita la guerra, non si arresero. L’edificio fu ricostruito ed esse intensificarono il loro impegno ancora  soprattutto nell’ambito educativo anche a favore degli orfani della guerra. Ma l’evolvere sociale –  che presenta nuove necessità legate al mondo dell’anzianità – impose loro un cambio di rotta e la comunità ora offre accoglienza agli anziani. E’ un gesto di fedeltà al carisma che propone loro di “vivere e proclamare il mistero di Cristo Crocifisso nella fraternità, nella Chiesa, nel mondo con l’impegno nella pastorale vocazionale, la collaborazione parrocchiale e l’attenzione alle diverse forme di povertà”. Ora hanno un motivo in più di gioia. Del vescovo Francesco Saverio Petagna che nel 1874 diede loro l’approvazione – con un decreto firmato da Benedetto XVI – sono state riconosciute le virtù eroiche, pertanto egli è dichiarato venerabile.

L’USMI gioisce con la loro superiora generale m. Amalia Coluccia, Consigliera nazionale USMI, e con tutto l’istituto. E prega per le sette novizie che il giorno dell’Epifania hanno iniziato il loro periodo formativo ad Assisi. (B.M.)

www.alcantarine.org

Il carattere trinitario di Dio

venerdì, dicembre 21st, 2012

L’Istituto suore Figlie di S. Eusebio annunciano di aver celebrato nel mese di settembre scorso (2012) il loro capitolo generale alla cui conclusione è stato eletto il nuovo governo generale: Sr Antonia Cuffolo, Superiora generale, riconfermata; Sr Maria Daria Lacapra, vicaria generale, sr Renata Topatigli e sr Gabriella Marchiovello, consigliere generali, sr Loretta Cecchin consigliera ed economa, riconfermata. La loro missione nasce dalla contemplazione della Trinità, fonte della loro spiritualità e del loro agire.

Fondate da p. Dario Bognetti e Madre Eusebia Arrigoni il 29 marzo 1899 per l’assistenza ai disabili gravi che non trovavano ricovero presso altri istituti, nel loro sito scrivono: «“La Trinità misericordiosa” ci rimette al carattere trinitario di Dio nella sua relazione con la persona umana:

• Il Padre, nel circolo a destra, è colui che si piega su di noi, ci accoglie e abbraccia, ascolta le nostre suppliche e ci carica;

• Nel circolo a sinistra, c´è il Figlio, che, assumendo la nostra fragile condizione, viene a noi e manifesta, nel servizio al prossimo, suo immenso amore;

• In alto, lo Spirito Santo che ci illumina e riscalda, apre i nostri occhi e ci mostra la nostra missione;
• Al centro, c´é una figura umana, rappresentando tutti noi, che, con le nostre fragilità e miserie, problemi e limiti, siamo sempre protetti e accolti dalla divina misericordia» (B.M.).

         http://aziende.virgilio.it/3271392/istituto-suore-figlie-di-s-eusebio

Or sono quattrocento anni…

giovedì, dicembre 20th, 2012

Le Vergini Eremite Francescane hanno festeggiato il 14 di questo dicembre 2012 la loro presenza in  un chiostro, presso l’eremo di san Bonaventura, nel centro della città di Padova. Era il 13 dicembre del 1612 quando madre Graziosa Zechini, veneziana, con cinque compagne diede inizio alla ‘vita eremitica nella stretta osservanza della regola del Terz’ordine di san Francesco’. Unica finalità: una profonda comunione d’amore con Dio attraverso la preghiera che è lode del Signore e, anche, intercessione per il mondo. La loro giornata è scandita, appunto, da momenti intensi di preghiera comunitaria – liturgia delle ore e celebrazione eucaristica – ore di meditazione personale, silenziosa e alcune ore di lavoro, secondo possibilità o urgenze. Di strettissima clausura “hanno scelto la povertà assoluta, seguono una regola di vita austera, non hanno mezzi di comunicazione, tranne Avvenire e alcune riviste spirituali”. Ma non sono assenti a questo nostro mondo spesso superficiale e ‘distratto’, come lo ha definito Benedetto XVI nell’udienza del 12 dicembre  c.a. e che ha particolare necessità della presenza e dell’azione salvifica di Dio. Negli incontri con le persone che accedono al monastero per manifestare problematiche o chiedere espressamente preghiera, hanno l’opportunità di conoscere e accompagnare in preghiera e silenzio appunto, non soltanto la città di Padova in cui sono pienamente inserite, ma per l’umanità intera. (B.M.)

“Chi ha cuore grande…

venerdì, dicembre 14th, 2012

… fa grandi cose”. E’ una della forti e suggestive affermazioni di p. Arsenio da Trigolo, fondatore delle suore di Santa Maria Consolatrice. Esse hanno voluto ricordarne la figura e l’opera, e presentarla con particolare sfaccettatura in un convegno organizzato in una delle loro sedi educative a Milano il 10 dicembre c.a. Il tema verteva sulla ‘scelta vocazionale’ ed era così espresso: Scegliere o non scegliere? Quando la vocazione riguarda ciascuno di noi. L’esempio di padre Arsenio da Trigolo. Tema interessante soprattutto per i liceali presenti. “Vocazione e scelta”, anche scelta professionale o di vita fuori dagli schemi, dalle linee comuni, quindi, chiamata e risposta; chiamata da parte di Dio e risposta da parte della creatura; chiamata e risposta possono sempre includere suggestione e dubbi; scoperta e stupore; invito e accettazione, proposta e, anche, dissenso. Tutti elementi di una scelta di vita o di professione che si estende nel tempo a venire ed esige, in parte chiarezza, lungimiranza, ma anche molta fede e tanto coraggio.

Di lui hanno parlato la superiore generale M. Silvianita Galimberti, p. Costanzo Natali, vice postulatore della causa di beatificazione, p. Sergio Pesenti, vicario dei cappuccini per la provincia della Lombardia e il regista Sante Altizio e due ‘testimoni’ di diversa provenienza ma suggestiva: un comico, Enrico Bertolino e un ex portiere, Paolo Orlandoni, i cui figli frequentano le scuole tenute dalle suore.

Lo sfondo di tutti gli interventi: la testimonianza di p. Arsenio; una vita non facile la sua, anzi ben travagliata, per i vari segmenti che ne hanno costituito tutta l’ossatura. Seminarista e sacerdote, coadiutore in un paio di parrocchie; poi gesuita, studente in Francia. Infine costretto a lasciare la Compagnia per il suo appoggio alla tesi politica ‘libera Chiesa in libero Stato’. Dopo una dolorosa e non compresa esperienza a Torino che confluirà nella fondazione delle Istituto santa Maria Consolatrice va esule a Milano. E qui vive l’ultimo segmento della sua vita. A 53 anni entra nei Cappuccini. Alle suore raccomanderà comunque sempre di “lasciarsi lavorare da Dio”. In poche essenziali parole consiglia uno stile di vita: il suo.
Al convegno hanno partecipato i ragazzi delle scuole gestite dalle suore, i genitori degli alunni, religiosi e laici amici dell’Istituto. (B.M.)

http://www.ismc.it

Quando l’arte racconta la fede

giovedì, dicembre 13th, 2012

È il tema di una mostra di icone russe organizzata da l’Academia Ikon Rus con le suore Terziarie Francescane Elisabettine, e che sarà aperta il 12 gennaio e il 23 marzo 2013 nella sede della loro casa generalizia a Padova. L’apostolato della suora elisabettina è frutto dell’esperienza personale della fedeltà e della tenerezza paterna di Dio. Ognuna lo esercita prima di tutto nella testimonianza di fede in Gesù crocifisso e risorto e risponde al mandato apostolico con una vita permeata di penitenza e carità, nel servizio regale all’uomo di cui è chiamata a promuovere la dignità e l’immagine di figlio di Dio. Come Elisabetta Vendramini, loro fondatrice, predilige i poveri e chi ha più bisogno della misericordia del Padre, li serve fino a dare anche la vita.

Le attività dell’Istituto sono una continuazione dell’opera della Fondatrice:

- curare, assistere e consolare ammalati e anziani; persone che sono giunte al capolinea della loro vicenda terrena;

- educare e promuovere la persona: bambini e adolescenti con disagio sociale o difficoltà familiari; persone emarginate per handicap o per malattia; formare la coscienza istruendo; offrire opportunità di riscatto sociale;

- educare alla fede e sostenerla nel processo di maturazione, promuovere la partecipazione e collaborare a costruire e rinsaldare la comunità cristiana. (B.M.)   WWW.elisabettine.info