Archive for the ‘Senza categoria’ Category

Donna, conosci te stessa…

giovedì, aprile 11th, 2013

È il tema di una giornata di studio promosso dall’USMI regionale della Toscana, la cui segretaria, sr Barbara Faretra, appartiene all’Istituto Unione Suore Domenicane di S. Tommaso d’Aquino.



Sono i genitori che…

giovedì, aprile 11th, 2013

Sr. Anna Monia Alfieri, appartenente all’Istituto internazionale Suore di santa Marcellina, anche in fedeltà al Fondatore il quale raccomandava “l’istruzione chiara della mente e la coltura del cuore”, come Presidente della Fidae Lombarda, propone alcune riflessioni:

Secondo l’allora Cardinale di Buenos Aires Bergoglio «la libertà di educazione è un principio irrinunciabile che implica, come condizione per una sua autentica realizzazione, la piena facoltà di scelta in favore di chiunque intenda optare per una formazione più consona ai principi e valori etici che vengono ritenuti fondamentali. Sono, infatti, i genitori che assumono la responsabilità di offrire ai propri figli, per il solo fatto di averli procreati, le condizioni più favorevoli per la loro crescita e la loro educazione, e per questo «la società ha l’obbligo di riconoscerli come primi e principali educatori. Quello che spetta ai genitori nel campo dell’educazione è un diritto non trasferibile, che proprio per il suo significato e il suo scopo deve essere fermamente garantito dallo Stato, anche attraverso finanziamenti pubblici – che derivano dalle entrate erariali di tutti – in modo da essere assicurata a ogni genitore, indipendentemente dalle proprie condizioni sociali, la scelta educativa che reputa migliore secondo la propria coscienza, all’interno di una pluralità di offerte formative. Neppure lo stesso Stato, può arrogarsi il privilegio e l’esclusiva della funzione educativa per gli indigenti, e poiché solo attraverso la libertà educativa si possono davvero promuovere i diritti naturali dell’uomo, garantire una pacifica convivenza tra i cittadini e il progresso di tutti».

…Come uno spiraglio di luce

domenica, aprile 7th, 2013

Le suore Maestre di Santa Dorotea sono in festosa e ben motivata attesa. Il prossimo 13 aprile avrà luogo la beatificazione del loro Fondatore il Conte Don Luca Passi, a Venezia, nella Basilica di san Marco e nella Piazza san Marco dato il numero straordinario di presenze (circa 4.000 persone).

Presiederà il Card. A. Amato, concelebreranno il Patriarca di Venezia, il vescovo di Bergamo e molti altri Vescovi…

L’USMI partecipa intensamente a questa “esaltazione” del loro Fondatore, anche ricordando i 10 anni che la loro attuale superiora generale m. Teresa Simionato ha servito la vita religiosa femminile in Italia, come Presidente USMI.

Scrive sr Fernanda Barbiero, Consigliera generale smsd:

Luca Passi è stato una figura importante nella Chiesa Cattolica italiana del secolo XIX. La sua biografia è racchiusa tra il 1789 anno della Rivoluzione francese e il 1866 anno della Terza guerra di indipendenza. In un periodo difficile e controverso Don Luca insieme ai fratelli Don Marco e Don Giuseppe appare come uno spiraglio di luce sulla situazione sociale ed ecclesiale di quel tempo. Nobile di famiglia ha saputo mantenere l’umile eleganza che caratterizza ogni uomo di sicuro spessore spirituale, ogni uomo di fede. I genitori gli hanno donato la fede in Dio, il Padre Conte Enrico gli ha insegnato a riporre la speranza nell’Onnipotente che con un fiat ha fatto il cielo e la terra, e a credere in lui: a dire sempre “sì” a Dio. Sua madre Caterina Cornaro nobile veneziana gli ha inculcato l’amore per i poveri. In Seminario perfeziona la sua formazione dedicandosi con senso di responsabilità allo studio e all’esercizio delle virtù tra cui un posto preferenziale è dato alla carità spirituale nella forma quotidiana dell’amore che si prende cura della debolezza del fratello.

Dotato di solida cultura, non palesava tanto l’erudizione ma una straordinaria capacità di riflettere su tutte le istanze interiori dell’uomo e di suscitare domande e risposte originali. In questo modo Don Luca scrive una sua personale pagina nella ricca storia di spiritualità e di apostolato della Chiesa bergamasca. Come molti suoi confratelli anch’egli ha come obiettivo di condurre i giovani ad amare Cristo e a trovare in questo amore la felicità più profonda e duratura. Lui per primo coltivò questo intimo legame d’amore con Cristo attinto nelle lunghe ore trascorse in adorazione del Santissimo Sacramento. Appassionato dall’ineffabile mistero di Gesù, che “per noi uomini e per la nostra salvezza è disceso dal Cielo”, la salvezza delle anime diventa per lui il tesoro nascosto nel campo, per il quale tutto dev’essere lasciato; l’affare importante che “decide tutto di noi per tutta l’eternità”.

Ordinato sacerdote il 13 marzo 1813, Don Luca sente la grandezza, la responsabilità di un tale ministero e consacra tutto se stesso agli interessi di Dio e alle anime. Fin dai primi anni del suo sacerdozio avverte l’urgenza di una riforma morale dei costumi. Sono anni attraversati da profondi cambiamenti sociali, politici, culturali: tempi di incertezza, confusione. A Bergamo a seguito della soppressione della Compagnia di Gesù prende vita il Collegio Apostolico. Un gruppo sacerdoti che emettevano oltre i tre voti un quarto “voto di carità”, di impegnarsi cioè a totale servizio delle anime. La sua vita concentrata tutta sulla testimonianza e sull’annuncio della Parola che salva, ha saputo mettersi in ascolto dei segni dei tempi, per essere parte del grande respiro della Chiesa di tutti i tempi inviata a liberare dalla miseria il popolo. Il popolo povero è stata la bussola della sua infaticabile azione pastorale e sociale. Don Luca guardava a una chiesa “amica dell’uomo” una chiesa che cammina “insieme” con tutte le vocazioni. Grande predicatore, quale egli era, affascinava gli ascoltatori e li persuadeva alla pratica di una esistenza rinnovata dalla fede. E proprio per questo egli fu davvero mosso dal desiderio di mantenere viva, nel popolo che lo ascoltava, la fiamma della perseveranza nel bene. La concretizzazione più forte della saldezza nel bene fu l’impegno per la nascita dell’Opera di S. Dorotea.

Vi è un inscindibile nesso tra la predicazione di Don Luca Passi e la diffusione della Pia Opera di S. Dorotea. L’Opera, infatti, era lo strumento radicato nella comunità ecclesiale, che manteneva vivo l’impegno di vivere quanto la predicazione aveva acceso. A Venezia l’Opera conobbe uno sviluppo straordinario. Sempre a Venezia, Don Luca Passi consegna alle sue Suore il Testamento spirituale. Alle Suore di S. Dorotea resta il compito di custodire il suo pensiero più franco, più libero, più confidenziale. Nelle sue parole ultime, egli ricorda che ciò che conta è “dar la vita per la salvezza delle anime”. Dilatare, anche a costo del sacrificio della propria vita, la risurrezione di Gesù perché ogni uomo ne sia toccato. “Dar la vita” perché la forza della risurrezione si “dilati” nel cuore di tutti. È il compito entusiasmante a cui ancora oggi ogni “dorotea” è chiamata.

Non soltanto una mostra …

giovedì, marzo 21st, 2013

Da novant’anni in Cina

Per ricordare i novant’anni della loro presenza in terra cinese, le Figlie di Maria Ausiliatrice hanno tracciato un iter sostanzioso e saggio. Hanno riveduto il cammino fatto soprattutto negli ultimi tre anni (2010-2013): l’impegno di autoformazione, il potenziamento della vocazione salesiana e della passione apostolica e l’impegno dell’evangelizzazione. Ciò ha favorito in primo piano la riscoperta dell’ardore missionario delle prime sorelle, la conoscenza della vocazione fma ai giovani mediante una sistematica pastorale vocazionale.

In questi tre anni con il Comitato organizzatore, hanno pensato anche al modo concreto e continuativo di questa celebrazione: una mostra permanente relativa alla “nascita” dell’ispettoria. Con la collaborazione di laici hanno ricercato, catalogato e disposto il materiale: le prime costituzioni, i crocifissi, i documenti, i libri e quanto altro interessa circa l’evolversi della storia fino ai nostri giorni. La mostra, inoltre, presenta una carrellata di fotografie, dalle prime sei missionarie fino alle alunne che frequentano attualmente le loro scuole, dalle consigliere fma che hanno trasmesso lo spirito dell’Istituto alle ispettrici che hanno guidato le missionarie a radicarsi nel territorio. La mostra è allestita nella loro casa ispettoriale; le fma vi potranno condurre i gruppi giovanili, i membri della famiglia salesiana, e chiunque lo desideri. La finezza, la sobrietà, l’armonia, rendono la visita alla mostra molto gradita; le brevi spiegazioni, le frasi sapienziali, dispongono il cuore allo stupore e alla riconoscenza verso le prime sei fma che hanno seminato il carisma germogliato e attualmente fiorente. (B.M.)

Per grandi compiti…

mercoledì, marzo 20th, 2013

 …Dio continua a chiamare. È quanto scrivono le Sorelle della Compagnia della Croce

sul loro depliant informativo. Nate a Siviglia, graziosa città Dell’Andalusia – Spagna – nel 1875 per opera della beata Angela della Croce, fedeli al loro carisma, esse si dedicarono e si dedicano agli ammalati abbandonati, li accudiscono nelle loro case, li vegliano, li curano, li visitano e portano loro la consolazione di qualcuno che li ama e si preoccupa di loro. Non solo, ma li orientano nei loro problemi, accostandoli con il conforto delle virtù cristiane. E cercando di essere esse stesse testimoni di distacco, di povertà, di umiltà. Esse sono certe che Dio “si serve delle nostre esperienze, degli esempi che vediamo, degli avvenimenti a cui assistiamo”.

Effettivamente “la vocazione di carità verso i fratelli bisognosi chiede di saper osare”. E pertanto esige “una sequela amorosa di Gesù e del suo Vangelo; una costante rinuncia al proprio io; una vita di autentica povertà che lascia libera da tutto per darti a tutti”. E compiono la loro missione per le strade della Spagna, dell’Argentina e dell’Italia, le nazioni in cui sono presenti.

ANDEMM AL DOMM

venerdì, marzo 15th, 2013

Suor Anna Monia Alfieri, appartenente all’Istituto delle  Marcelline e attuale  Presidente della Federazione Istituti di Attività Educative (FIDAE) della regione Lombardia, annuncia la 31° Edizione della marcia “ANDEMM AL DOMM 2013”. Ricordando che quest’anno ricorre il 1700° Anniversario dell’Editto di Milano, la FIDAE intende valorizzare il tema della libertà religiosa e, richiamando il tema della libertà e dell’Europa, propone alla riflessione il seguente tema: “Il futuro dell’Europa? Dipende dalla libertà”. Motivano la loro iniziativa su alcuni principi così espressi:

«La famiglia, “società naturale fondata sul matrimonio”, come riconosce l’articolo 29 della Costituzione italiana, è il luogo in cui si educano e si formano le donne e gli uomini di domani. Analogamente la scuola, luogo di istruzione e formazione concorre all’educazione e alla preparazione dei giovani. Le Scuole Cattoliche, traendo origine dal patrimonio culturale, spirituale ed esperienziale che le contraddistingue, assieme alle famiglie che le scelgono, forniscono un contributo essenziale alla costruzione della società. L’incontro tra Famiglia e Scuola Cattolica è un incontro tra due libertà: la libertà di scelta della famiglia e la libertà di istruzione della scuola. I vincoli di natura economica che ancora oggi limitano queste due libertà sono il segno di una immaturità della classe politica nel riconoscere da dove viene il bene per il nostro Paese e del permanere di un pensiero piegato da ideologie falsamente liberali. Nonostante ciò è in aumento il numero di famiglie che proprio nel momento in cui la crisi economica si è fatta più evidente compiono scelte di valore e iscrivono i loro figli nelle Scuole Cattoliche. Le Scuole Cattoliche sono scuole pubbliche perché svolgono un servizio pubblico, sono scuole della società civile perché improntate ai principi di libertà sanciti dalla Costituzione, sono scuole aperte al dialogo e al confronto perché esprimono una forte identità. Ancora una volta gli studenti, le famiglie, i docenti, i dirigenti delle scuole cattoliche marciano insieme per affermare la propria libertà: l’arrivo in piazza del Duomo e l’incontro con l’Arcivescovo sono il segno di una chiara appartenenza, il segno di chi sa bene dove andare! La Marcia della Scuola Cattolica infine è una marcia di solidarietà. Solidarietà verso i più deboli che si affacciano alle scuole cattoliche: i ragazzi diversamente abili e i ragazzi stranieri. Le scuole cattoliche non hanno finanziamenti per gli insegnanti di sostegno: alcune situazioni sono autofinanziate dalle scuole stesse, altre dalle famiglie. Grazie ad alcune sponsorizzazioni l’Andemm al Domm va incontro a queste difficoltà attraverso l’erogazione di borse di studio che aiutano scuole e famiglie a pagare l’insegnante di sostegno».

Tel. 02 58300750 – Fax 02 58300857 – Cell. 340 6137565
mail: presidente@fidaelombardia.itlegale.rappresentante.ICL@marcelline.it

Dare senso al tempo

giovedì, febbraio 21st, 2013

E’ il tema di un Corso di Formazione e di Aggiornamento per insegnanti di religione promosso dalle Figlie di san Paolo. Esso intende portare all’attenzione degli educatori, insegnanti, genitori, sacerdoti e religiosi/e una riflessione interdisciplinare sulle “dieci parole” affinché ne possano gustare tutta la ricchezza e attualità e mediare magistralmente l’incontro di esse con i giovani, per una loro formazione integrale.

Prendendo spunto da alcuni volumi della collana editoriale Il Decalogo oggi. Un cammino di libertà saranno offerti contributi di riflessione e attualizzazione in un intreccio di cinematografia, letteratura, filosofia, etica, con una incursione nelle differenze di genere. Gli incontri si svolgeranno in tre momenti diversi (27 febbraio, 6 marzo, 13 marzo 2013) nei locali dell’Associazione Comunicazione e cultura paoline onlus – Via A. Pio 75 – Roma.

Gli incontri saranno di tipo seminariale e laboratoriale. Ognuno potrà approfondire meglio la tematica, portare la propria esperienza, il proprio sapere e le proprie competenze, per confrontarle e condividerle con gli altri.

E-mail: segreteria@paolineonlus.it
 www.paolineonlus.it

UNA PRIMA GRANDE MOSTRA DI ARTE SACRA

martedì, febbraio 12th, 2013

Il Santuario di Roma, luogo di culto più venerato dai Romani, è il Santuario della Madonna del   Divino Amore che, già dalla seconda metà dell’Ottocento è la meta prediletta e venerata di tanti pellegrini. Le Figlie della Madonna del Divino Amore nel loro sito annunciano: “Nel contesto del nuovo Santuario, è stato creato un grande spazio espositivo in cui, per festeggiare la celebrazione dell’Anno della Fede (11 ottobre 2012-24 novembre 2013) e l’ottantesimo anniversario dell’istituzione della Parrocchia del Divino Amore, Monsignor Pasquale Silla, Rettore-Parroco del Santuario, ha voluto avviare un dialogo fra l’arte contemporanea e la profonda spiritualità di questo luogo straordinario, anche sulle orme del nuovo e positivo confronto instauratosi fra Chiesa e cultura dei nostri tempi. Trentuno artisti nati a Roma o qui operanti da diversi anni sono chiamati ad esporre e poi eventualmente a cedere in comodato al Santuario un’opera ciascuno, nata da una riflessione sul carisma e sull’aura delle immagini sacre, come “porte regali” fra il visibile e l’invisibile, in stretto rapporto con il primo miracolo della Madonna del Divino Amore, e con gli innumerevoli ex-voto del Santuario, con il fascino dei pellegrinaggi notturni dal centro di Roma al Santuario, e con la memoria della vicenda storica della prodigiosa liberazione di Roma il 4 giugno 1944, comunemente attribuita all’intercessione della Madonna del Divino Amore.

La mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Crocevia di Alfredo e Teresita Paglione, è integrata da un piccolo omaggio, sotto il segno dell’“arte sacra”, ad un artista di notevole rilievo come Alberto Sughi, recentemente scomparso. Idealmente, anche se con finalità diverse, la mostra attuale si ricollega alla “Prima Mostra-omaggio dell’arte italiana all’Opera della Madonna del Divino Amore”, tenutasi dal 23 aprile all’8 maggio 1976 nel Palazzo delle Esposizioni, a Roma.

Attraverso la formula del comodato sarà così avviata la costituzione di un’importante raccolta di opere d’arte contemporanea in questo straordinario luogo di culto e di preghiera. Sarà così ulteriormente rafforzato lo strettissimo legame che unisce la città di Roma e il Santuario, mettendo alla prova quanto suggerito da Luigi Pareyson: “si può giungere a dire che l’arte sacra, se non riesce ad essere arte, non riesce nemmeno ad essere veramente sacra” (a cura di B.M.)

  http://www.fmda.it/

Pellegrinaggio in Terra Santa

venerdì, febbraio 8th, 2013

Ogni anno l’istituto Auxilium programma un pellegrinaggio in Terra Santa soprattutto per tutte e tutti coloro che hanno frequentato il Corso per formatrici e formatori nell’ambito della vita consacrata; che, così, coronano l’anno di formazione permanente, ma anche ad altre persone che vorranno approfittare dell’occasione.

Scrive sr Marcella Farina: “L’esperienza della Terra Santa è posta nel Corso come una opportunità di singolare importanza spirituale, di grande rilievo missionario e di testimonianza. È pure espressione di solidarietà per i cristiani che vivono in quella regione, spesso emarginati, dimenticati anche dalle Istituzioni che lavorano per i diritti umani.

Andiamo sulle orme di tanti pellegrini che nei due millenni si sono recati lì, percorrendo le strade percorse da Gesù, consacrate con il suo sudore e il suo sangue. In quella terra è nata la Chiesa che ha testimoniato la fede con il martirio. Lì si sono recate tante donne e tanti uomini, lasciando tutto, attingendo il coraggio della fedeltà e l’ardore della missione.

Anche noi donne consacrate vogliamo essere segni concreti di solidarietà e di testimonianza di fede, meditando lì i misteri della salvezza, impetrando la pace nel mondo, supplicando il Signore perché voglia continuare a prolungare il suo mistero di amore nella vita nostra e nei nostri Istituti…

La data del pellegrinaggio è dal 27 maggio al 3 giugno 2013

Il costo del pellegrinaggio previsto da calendario è il seguente € 990 + 180 tasse e assicurazioni + 30 quota di iscrizione.
Parlando con i responsabili dell’ORP mi hanno assicurato lo sconto e complessivamente la spesa sarebbe circa € 1.060 o al massimo 1.100.
Spero di poter ottenere ancora qualche sconto, magari per coloro che celebrano il 25°, 50° di professione o che hanno celebrato nell’anno 2013 i voti perpetui”.

Celebrare la storia

martedì, febbraio 5th, 2013

 

Le Suore Passioniste di S. Paolo della Croce si apprestano a celebrare due eventi importanti della loro storia: il II° centenario di Fondazione della Congregazione (17 marzo 1815-2015) e il II° centenario di aggregazione alla Famiglia Passionista (14 ottobre 1817-2017). La preparazione inizia il 17 marzo 2013.

La fondazione avvenne a Firenze ad opera della marchesa Maria Maddalena Frescobaldi Capponi, madre di famiglia, educatrice e fulgido esempio di vita cristiana nel suo tempo. Colpita dalla situazione di ignoranza e di solitudine di alcune giovani cadute nella prostituzione, mise se stessa e i suoi beni a loro servizio. Fece leva sulla libera adesione delle giovani e su una forza irresistibile: l’amore dolcissimo e misericordioso di Dio rivelatosi nel dono del figlio, il Crocifisso Signore e di sua Madre, la Desolata.

La riscoperta dell’amore gratuito di Dio ha trasformato il cuore di queste giovani tramite un percorso rieducativo che le ha condotte oltre ogni attesa. Infatti, pochi anni dopo, alcune di loro chiesero ed ottennero di porsi al servizio del Signore, come viva e grata memoria del suo amore e per essere con Cristo e in Cristo strumenti di riparazione e di intercessione per l’umanità. Il 17 marzo 1815, sorse la comunità delle Ancelle della Passione che cambieranno il nome in Suore Passioniste di S. Paolo della Croce. In seguito, alcune giovani, libere dalle esperienze di strada, chiesero di condividere la vita con queste sorelle. Maddalena le accolse e propose una comunità di vita fondata sullo stile di un solo cuore, una sola anima ed una sola volontà nella carità reciproca, come la prima comunità cristiana. Erano bandite tutte le differenze. Tutte erano chiamate alla condivisione e alla solidarietà per testimoniare al mondo l’unica chiamata alla santità. Un fatto inaudito per quei tempi.

La misericordia di Dio, la passione di Cristo e la comunione di vita sono stati i cardini fondanti di questa originale comunità. La fondatrice, colma di stupore di fronte alla conversione di vita delle giovani e alla solidarietà delle sorelle giunte per condividerne l’esistenza, si rivolse al generale dei Passionisti e affidò la fondazione al Venerabile Paolo della Croce, il quale divenne il Padre della nostra Congregazione. Il Generale, il 14 ottobre 1817, accolse Maddalena e le giovani come figlie spirituali.

È una storia di salvezza, una storia sacra che invita tutti alla lode. È l’atteggiamento interiore che sta guidando la Congregazione, nel suo progetto di rivitalizzazione auspicato dall’ultimo capitolo generale. Le capitolari, alla luce di Emmaus, auspicavano la rinascita di una passione comune capace di ridisegnare il volto della Congregazione nella comunione, nella solidarietà e nella missione.

I due centenari diventano un kairos che ci aiuta a rileggere la nostra realtà nel desiderio di metterci in un cammino personale di ricerca assoluta di Dio. “Cercare Dio in tutto è la nostra vocazione, la nostra testimonianza, il nostro servizio ai fratelli e alle sorelle; è farsi compagne della loro ricerca, camminare con loro, assumerne le fatiche e le fragilità con la compassione che impariamo da Gesù”.

Desideriamo costruire attorno al Crocifisso Signore e a Maria Addolorata, donna dello Stabat il nostro percorso celebrativo. Dal Calvario di Cristo, luogo di fondazione, come affermava la Fondatrice, siamo chiamate a scendere nel calvario del nostro mondo per testimoniare che Cristo è il vivente.

Perché le nostre celebrazioni si traducano in impegno concreto invitiamo tutti e tutte ad unirsi a noi in una preghiera corale di lode. Vogliamo che la liturgia diventi Vita e questa si trasformi in liturgia.

Le Suore Passioniste di S. Paolo della Croce

 www.passioniste.org; www.passioniste.net; postulazione@passioniste.org;