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La nostra quaresima 2011

Quaresima | Posted by usmionline
mar 04 2011

«Tu ami tutte le tue creature, Signore, e nulla disprezzi di ciò che hai creato; tu dimentichi i peccati di quanti si convertono e li perdoni, perché tu sei il Signore nostro Dio» Sap 11,23-26  - Mercoledì delle ceneri: antifona di inizio

     La liturgia ci fa entrare nel cammino quaresimale con il canto di questa antifona ispirata al libro della Sapienza e il nostro cuore si tuffa nel largo spazio della misericordia di Dio, infinito respiro di vita, di dolcezza e di speranza.

Si rinnova in noi il desiderio profondo di lasciarci incontrare dal Signore, di aprirgli le porte  della nostra esistenza perché Lui possa raggiungere ogni fibra del nostro essere, la possa inondare della sua luce, raccordare e far vibrare al ritmo della sua grazia.  

     Il tempo della Quaresima, che si rinnova ogni anno, è un richiamo forte alla conversione, alla preghiera, al digiuno, all’esercizio della carità verso il prossimo.

La liturgia ci fa comprendere che prima di tutto questo è il tempo favorevole per lasciarsi incontrare da un Padre che ama tutte le creature, che nulla disprezza di ciò che ha creato, che dimentica e perdona i  peccati, che ci accoglie quando ritorniamo a lui.

        L’invito è continuo, quasi incalzante: «Ritornate a me…con tutto il cuore…ritornate al Signore…perché egli è misericordioso…grande nell’amore …». (Gal.2,12-13).

E’ un grido appassionato che corre lungo storia, quasi una supplica di un padre che non vuole violare la nostra libertà ma non può sopportare di lasciarci andare alla deriva, di perderci come figli. Lui ci conosce fino in fondo, sa di che cosa siamo fatti e allora ci esorta a non avere paura perché la sua giustizia si chiama misericordia, è amore che sconfina oltre la nostra comprensione, è amore che supera ogni logica umana, amore infinitamente più grande di ogni peccato.

Ad Israele ripete: «Ritorna popolo mio!» (cfr Geremia).

Alla folla che lo segue Gesù dice più volte: «convertitevi e credete al vangelo!» (Mc.1,15).

Alla chiesa delle origini l’Apostolo Paolo scrive: «Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il tempo della salvezza» (cfr 2Cor. 5,62).

Agli uomini e alle donne del nostro tempo, la Chiesa riafferma: Lasciatevi trasformare dall’azione dello Spirito Santo, … orientate con decisione la vostra esistenza secondo la volontà di Dio; liberatevi dall’ egoismo, superando l’istinto di dominio sugli altri aprendovi alla carità di Cristo.  (cfr. BENEDETTO XVI, Messaggio quaresima 2011).

E’ l’appello a lasciarci incontrare dal Signore!

Solo questo è l’incontro che ci dona la vita vera, la gioia, la pace e che ci rende capaci di incontrare l’uomo e la donna del nostro tempo riconoscendo in loro un fratello o una sorella, di essere per loro il riflesso di quella stessa misericordia che noi abbiamo accolto e per la quale ora la nostra vita ha un senso nuovo.

      L’oceano di ingiustizie, di violenze, di abusi di ogni genere, di repressioni, di disperazione e di morte in cui, proprio in questi giorni, pare stia affondando una larga porzione di umanità, ci scuote e ci spinge ad avere il coraggio di non nasconderci dietro le nostre liturgie quaresimali che ci fanno sentire a posto, ma a lasciarci davvero incontrare dalla misericordia del Padre per divenire capaci di uscire dalle “nostre sacrestie” ed essere per questi fratelli e per queste sorelle, che forse abitano nella porta accanto, la visibilità della Parola che oggi, raggiungendo ciascuno di loro, attraverso di me, di te, ripete: il Signore ama tutte le sue creature e non disprezza nulla di ciò che ha creato.

Sr M. Viviana Ballarin o.p.

Presidente Nazionale USMI

 

La nostra quaresima

Quaresima | Posted by usmionline
feb 15 2010

Viviamo lo scorrere del tempo abitate da sensazioni e sentimenti che si modificano e ci modificano nelle diverse tappe della vita umana.

Con l’avanzare dei giorni, dei mesi e degli anni, si sperimenta in maniera sempre più impattante, la velocità del tempo che passa, proprio come un soffio…e, nell’esperienza profonda della vita che scorre, della realtà che passa e fugge prende forma nel nostro essere la consapevolezza di una domanda che sempre ci abita e  che esige una risposta: l’essenziale dov’è? Che cosa è?

La roccia dell’essere su cui appoggiare la nostra vita, da cui prendere orientamenti e criteri, in cui dimorare stabilmente è diventata la nostra casa?

Noi dove siamo?

Sto scrivendo queste riflessioni dalla Polonia dove mi trovo in questi giorni per partecipare all’Assemblea UCESM (Unione Conferenze Europa Superiori Maggiori). Qui ho avuto l’opportunità di visitare per la prima volta il campo di sterminio nazista di Auschwitz, di vedere e di ascoltare storie di un dolore immane, inspiegabile e che continua a sconvolgere quando ci si avvicina ad esso; e questo nonostante il passare del tempo.

Ho pensato intensamente alla passione di Gesù camminando sulla neve, mentre passavamo da una baracca all’altra, da un recinto di filo spinato ad un altro.

Ho avuto anche la grazia di visitare il Santuario mariano di Czestochowa. Davanti all’ immagine della Madonna nera. Lo sguardo tenerissimo della Vergine mi trasmetteva qualcosa di molto profondo e di molto essenziale: il suo amore di madre per tutti noi, amore forte e tenero maturato  nel dolore. Ho pregato per tutte le religiose di Italia ed ho chiesto a Maria di camminare accanto a noi in questa Quaresima per insegnarci ad ascoltare la Parola essenziale che il Figlio vuole dirci in questo tempo forte dell’anno liturgico.

Ho accolto come un dono della Provvidenza la mia partecipazione a questa Assemblea dell’UCESM il cui tema è stato: “ Vita religiosa in Europa: storie di speranza, speranza per la storia”.

Ho compreso che da qui doveva arrivare a noi una indicazione forte per la nostra Quaresima. Per questo desidero condividere alcuni passaggi del Messaggio finale che i partecipanti hanno indirizzato a tutti i religiosi e religiose di Europa. Essi ci possono accompagnare in questo tempo ed anche aprire nuovi orizzonti di vita e di missione.

A tutti i religiosi e le religiose di Europa: 

 “……Vita religiosa in Europa, non temere! Continua a testimoniare all’ uomo e alla donna del tuo tempo la speranza. Tu stessa sii una speranza per la storia di oggi e di domani…. Abbi il coraggio di cantare la vita, assieme all’Agnello che pare morto ma sta in piedi (cfr. Ap.5,6) al cuore della storia di ogni tempo e di ogni vita umana.Sia chiara e forte la nostra speranza perché Colui che ci ha chiamati a questa forma di vita dice: “Sì, vengo presto”! (cfr. Apoc.22) “: (dal messaggio finale della 14ª Assemblea UCESM).

  • Viviamo in un tempo in cui spesso l’uomo e la donna rincorrono la felicità senza Dio… e  incontrano la noia ed il non senso. Anche noi possiamo essere tentati di perdere la passione della speranza. Ma ogni giorno viviamo una grande speranza quando vediamo che alla radice dei desideri dei nostri fratelli e delle nostre sorelle c’è sempre  un profondo bisogno di spiritualità e di ricerca di trascendenza. Chi potrà saziare questa fame e questa sete? 
  • La vita religiosa, dono di Dio per la chiesa e per il mondo, ha sempre aperto lungo la storia cammini di speranza: dare il cuore e le mani a Dio e al prossimo.
  • Oggi è questa la nostra missione. Le nostre  case  siano luoghi aperti per tutti, spazi di preghiera, di laboriosità e di comunione fraterna, riflesso di quella luce che sgorga dalla sorgente della speranza: Cristo morto e risorto  per tutti noi.
  • Ci sentiamo sfidati ad essere parte viva delle grandi trasformazioni che sta vivendo il nostro continente. L’azione dello Spirito Santo ci dona la determinazione e il coraggio di essere portatori di speranza per il futuro d’Europa. Insieme a Maria vogliamo vivere in ascolto della parola e in accoglienza dello Spirito per partecipare alla missio Dei,  essere in dialogo con tutti. 

 

       Nella gioia di aver vissuto questa esperienza del tempo favorevole che si è fatto breve, ritorniamo alle nostre case  gridando:  Maranathà! Vieni Signore Gesù!

       Sia la nostra quaresima non un tempo triste o solamente di penitenza, ma soprattutto un tempo abitato dalla pace perché Gesù è la nostra speranza!

 

                                                                  M. Viviana Ballarin, op

Presidente USMI nazionale