L’ARTE DEL PASSAGGIO

Posted by usmionline
nov 05 2014

19185-GIULIANO_FERRI_Passaggio_del_mar_RossomAnche per la giornata più bella, più luminosa, arriva il tramonto, e con esso, il buio.
Della notte si può avere paura; ma in essa qualcuno può offrirci un piccolo lume, un filo di luce, una speranza. Il buio, può, in realtà nascondere un grande potere, può permetterci di ritrovare una consapevolezza che avevamo perso abbagliati dalla luce di tante giornate.
Talvolta solo il buio ha il potere di costringerci a guardare in faccia i nostri fantasmi, a rivalutare le nostre credenze, a reindirizzare i nostri sogni.
Dei passaggi bui sarebbe sempre meglio fare a meno, ma, se sappiamo usarli costruttivamente, essi possono essere la chiave per costruire il domani a partire dall’oggi.

Siamo invitate, dunque, a leggere con uno sguardo più profondo la realtà in cui viviamo per cogliere e mettere in rilievo ciò che già si sta realizzando: esperienze, condizioni e atteggiamenti che favoriscono un cammino di novità, un segno di profezia per vivere il mistero pasquale con lo stupore e la commozione dei primi testimoni della risurrezione.
L’accoglienza serena della realtà aiuta, infatti, ad accettare con realismo e speranza, con discernimento e fede autentica anche le difficoltà, la malattia, le stagioni dell’inattività come una dimensione della vita stessa, uno svelamento del suo limite e nello stesso tempo un’attesa della sua pienezza.

Dunque,
-          rinnoviamo la nostra fede, per riscoprire i segni della presenza amorosa di Dio negli eventi della storia quotidiana, nelle persone;
-          ravviviamo la speranza, la certezza gioiosa che la nostra storia porta in sé un germe di bene che il Signore porterà in pienezza;
-          riaccendiamo la carità, per testimoniare la comunione, la pace e l’amore di Cristo tra i fratelli e le sorelle più poveri, vittime della fame, della violenza, dell’ingiustizia.

                                                                                                                                                                                                                                                          sr Diesse

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