Emergenza lettura

Posted by usmionline
giu 03 2010

Si è tenuta da poco la Prima Giornata Nazionale della Lettura, un’iniziativa di cui il nostro Paese ha un grande bisogno, visto che -alla luce dei tristi dati Istat 2009- ci è stato confermato che metà della popolazione non legge neanche un libro all’anno! Qualche anno fa sembrava che i ragazzi cominciassero a leggere un po’ di più degli adulti, ora anche i consumi di libri tra chi sta nella fascia d’età 6-14 sono in calo.

Come contrastare la disaffezione alla lettura? Come recuperare un po’ di tempo nel caos che è la nostra vita di tutti i giorni per destinarlo ad affrontare il conflitto eterno tra cervello e cuore, che è racchiuso in ogni uomo e in ogni libro?

Una convinzione ci muove a trattare l’argomento: pensare ai libri, alle biblioteche, alla lettura come cibo per la mente e per il cuore -in una situazione di emergenza come quella che ci troviamo a vivere- è dimostrare una lungimiranza invidiabile.

Qualcuno ha paragonato la lettura ad un unguento miracoloso che spalmato sui mali dell’anima è in grado di curarli. Certamente essa alimenta quel bisogno intelligente di dialogo interiore da condividere poi con altri. In una lettura intelligente sempre si trova, infatti, una frase illuminante, un concetto che ci appartiene, un’idea che apre nuovi orizzonti, un’affermazione da contestare… E’ come se l’irreale e la luce in un certo senso irrompessero nel reale, nella vita di tutti i giorni. Un libro (lo dico per esperienza personale) è perfino un ottimo ansiolitico. A volte riesce con semplicità a regalarci un sorriso intelligente. Leggere, in questo modo, non solo impegna piacevolmente cuore e mente e accresce il benessere generale della persona, ma si rivela una vera e propria cura che vale per tutti. Nel dialogo sempre intimo e silenzioso che è la lettura passano così molte risposte ai nostri reali bisogni  e a quelli di tanti giovani, religiosi e non.

Tutto questo impegna gli addetti ai lavori nei diversi ambienti di vita (famiglia, scuola, gruppi di formazione, di catechesi, camere d’ospedale…) ad una reale valorizzazione della lettura, da realizzarsi attraverso piani concreti riferiti ad una situazione di emergenza. Chiamati ad affrontare problemi e sfide della nostra società multimediale e multiculturale, riuscire a sottrarre bambini e giovani (ma anche adulti!!) ai salotti della TV per crescere facendo esperienza di nuovi modi di leggere…

Per tale motivo vi raccontiamo brevemente di noi e del nostro mondo ‘libro’ e vi invitiamo a conoscere e far conoscere la Biblioteca USMI nei suoi relativi servizi. I suoi scaffali, infatti, come quelli delle librerie delle nostre case e città sono luoghi affollati di parole che attendono di essere liberate da un numero sempre più grande di persone per insegnare ad ognuno a sentire, a vedere, a volere. E a pensare con la propria testa. Che la pigrizia mentale la quale sembra caratterizzare tanti in questo nostro tempo sia data proprio da un improvviso timore di…pensare?

Stiamo cercando di potenziare in tanti modi la nostra Biblioteca USMI:

  • arricchendone continuamente il patrimonio bibliografico esistente -composto di libri, periodici, raccolte (documenti ufficiali), collane e riviste (anche in lingua inglese, francese, spagnola…)- con nuove, significative pubblicazioni e con audiovisivi (DVD, VHS e CD).
  • offrendo agli studenti, abituali e non, maggiori opportunità di accesso concreto al suo patrimonio culturale -per esempio con il prestito a casa per due settimane- diversamente poco raggiungibile, eppure indubitabile garanzia di formazione
  • migliorando le risorse umane del personale che vi fa servizio: nel numero, nelle competenze, nella passione e nella  professionalità  
  • riconfigurando anche in qualche modo i locali che la ospitano per renderli sempre più idonei al servizio richiesto.

In conclusione vogliamo solo aggiungere:            PASSAPAROLA!!

Luciagnese Cedrone
usmionline@usminazionale.it

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One Response

  1. Eva scrive:

    La pigrizia nei confronti della lettura è solo una parte delle motivazioni che spinge le persone comuni a non comprare più molti libri. Anche la rete telematica, attraverso la quale poter recepire in minor tempo una vastità di informazioni, culturali e non, ha giocato un ruolo fondamentale nel rinunciare all’acquisto di libri cartacei. Tuttavia il problema della mancanza di amore verso la lettura, purtroppo rimane. Di recente mi è stato regalato un libro che si intitola “slow life” e la scrittrice sottolina proprio che la colpa di tutto ciò è una vita sempre più frenetica. E’ proprio così. Non si ha più tempo di riscoprire la vera serenità della vita che risiede anche nella lettura. Sedersi con un libro in mano non significa solo arricchimento culturale ma anche svago o meglio rilassamento mentale. Un’esigenza che dovrebbe essere sempre più ricercata all’interno del caotico mondo dell’informazione e di quello della frenesia quotidiana.