IL NOSTRO NATALE 2010

Posted by usmionline
dic 23 2010

Il Signore viene, Re di giustizia e di pace! (salmo 71)

Molti lo attendevano, ma ciascuno con una propria idea di regalità, di giustizia e di pace.

Il Signore viene, forse deludendo molti anche oggi; viene e prende carne, abita in mezzo a noi, assume il volto della “compassione”.

Maria, donna dell’ascolto impregnato di fede, lo riconosce fra molti e senza esitare, lo accoglie nel suo grembo, gli dona la sua maternità e finalmente lo porge a noi che, dalle tenebre fitte di una umanità smarrita, imploriamo “misericordia”.

Lui viene con il volto della compassione e assume il grido dell’umanità di tutti tempi.

I nostri fondatori, come Maria, lo hanno riconosciuto, lo hanno accolto e, nella molteplice varietà dei carismi continuano nel tempo il mistero dell’incarnazione del Verbo. Loro diventano prolungamento della “compassione” del Figlio di Dio; e in ogni tempo fiorisce la speranza sulla terra.

E noi oggi?  

Sicuramente la parola “compassione” emerge spesso dalle pagine delle nostre Regole di vita e noi, comprendiamo che la missione a cui siamo chiamate ogni giorno, è proprio quella di prolungare il natale di Gesù sulla terra, di generarlo nel cuore di chi incontriamo, di riconoscerlo nel povero, nel debole, nel senza tetto, nell’angosciato, nel disoccupato, nelle persone sfruttate e maltrattate dalla società, nel prenderci cura di Lui in questi fratelli e sorelle.

Ogni volta che fiorisce nella nostra mente e nella nostra azione un gesto di amore, lì Gesù è nato, è natale,  dunque, tempo di luce, di speranza, di giustizia e di pace.

Non occorre andare molto lontano per vivere questo. E’ la nostra chiamata e missione di ogni giorno.

Si tratta di avere un cuore sveglio, di saper vedere e di saper ascoltare. 

“Il Signore viene, Re di giustizia e di pace!”.

 Una testimonianza:

 “ Care sorelle,

questa sera il sonno non vuole arrivare, dopo una giornata fatta di corse, di pianti, di dolore implacabile della mia mamma.

Una giornata di lavoro e di fatica, di senso di vuoto e di mancanza.

Poi finalmente  a casa e trovo il tempo per pensare. Penso che mi piacerebbe poter pregare tutte le sere con l’intensità con cui pregate voi. Penso che vorrei riuscire a vivere nel profondo del Signore. Penso che le sensazioni che ho provato nella vostra cappella mi hanno lasciata piena di gioia e con una pace  straordinaria nel cuore.

Sono convinta che ogni cosa accade per una ragione e quindi il fatto che mio papà sia mancato lì da voi…avervi conosciute, aver ricominciato ad avvicinarmi alla preghiera…nulla è un caso…

Spero che un giorno la mia fede nel Signore sia talmente forte da potermi rendere suo strumento per aiutare altre persone….

Credo che sia la prima volta  in vita mia che trovo persone, al di fuori della mia famiglia, pronte ad accogliermi e guidarmi.

Non so cosa posso fare per ringraziarvi”.    Valentina 

Valentina si è appena laureata in giurisprudenza con il progetto di continuare i suoi studi, ma la morte immatura del suo papà, che gestiva e dirigeva un’azienda, le ha fatto cambiare programma. Ha interrotto gli studi per portare avanti con due suoi fratelli l’azienda del papà e questo, perché come famiglia hanno deciso di non mettere in difficoltà i dipendenti con il licenziamento.

Davvero, una piccola perla che, brillando, ci annuncia che Gesù è nato!

Buon Natale!

 Sr M. Viviana Ballarin o.p.

Presidente Nazionale USMI

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