Per la prima volta alla GMG di Madrid
1600 giovani suore, di cui 400 claustrali. In attesa del Papa, al monastero di San Lorenzo dell’Escorial, cantano, battono le mani, qualcuna salta. Un entusiasmo da cui trapela la fame di incontro e di mutuo riconoscimento che anche le giovani suore hanno in comune soprattutto con i loro coetanei. Lo stesso bisogno di relazioni che i ragazzi cercano di soddisfare suonando musica, organizzando feste, passando tempo sui social network, ma senza trovare realmente -nelle velocissime e personalizzate comunicazioni online- quello che in profondità cercano.
All’Escorial, la sintonia generata dal piccolo grande gesto del Papa è palpabile. “Questo incontro ci conferma nella nostra donazione e ci sprona a una completa consacrazione di noi stesse”, afferma una giovane religiosa.
L’incontro con le religiose…
Il Papa rivolge a tutte un memorabile discorso che si può leggere integralmente cliccando su: https://www.zenit.org/article-27629?l=italian
…nel pensiero e nel cuore del Papa
Riandando poi ‘con il pensiero e con il cuore’ a quell’incontro -nell’udienza generale tenuta a Castel Gandolfo il 24 agosto- lo stesso Benedetto XVI lo racconta e riassume:
“Alle giovani religiose ho ricordato la bellezza della loro vocazione vissuta con fedeltà, l’importanza del loro servizio apostolico e della loro testimonianza profetica”. E aggiunge:
“Rimane in me l’impressione del loro entusiasmo, di una fede giovane… piene di coraggio per il futuro, di volontà di servire così l’umanità”.
Richiamo a una vita di fedeltà
“La vostra vita di fedeltà alla chiamata ricevuta – aveva detto loro già all’Escorial – è anch’essa un modo prezioso di custodire la Parola del Signore, che risuona nelle forme di spiritualità a voi proprie”.
Un richiamo forte e ripetuto -il suo- a quella fedeltà perseverante che oggi appare come un’eccezione nelle relazioni quotidiane, quasi il ripiego di gente frustrata. Invece è la forza di chi sta osando l’impresa, poiché in essa si annida l’energia divina che dà riuscita e pienezza definitiva all’esistenza. Fedeltà è lo sguardo lungo della fede che scruta il futuro e insegna a ‘vedere’ con lucidità il presente per assumerlo responsabilmente.
Questo sguardo lungo di fede è:
- prerogativa del credente,
- ‘competenza’ richiesta al ‘testimone’,
- capacità che chi sta ancora crescendo ha bisogno di acquisire.
Il “Compito” consegnato dal Papa: la ‘radicalità’…
In un contesto culturale come quello attuale, da cui emergono “amnesia” di Dio e tanta mediocrità, la radicalità della vita religiosa possiede “una speciale rilevanza” che deve essere testimoniata “con tutta la forza trasformante nelle vostre vite”: è il “compito” consegnato da Benedetto XVI alle giovani religiose.
…che mette in comunione
Il Pontefice ha anche raccomandato alle giovani suore di impegnarsi per “la comunione con gli altri membri della Chiesa” e all’interno della propria Congregazione religiosa, “custodendone con gratitudine il genuino patrimonio spirituale e apprezzando anche gli altri carismi”.
L’intenzione divina è l’amore
L’unica ragione di questo impegno è l’amore, che è -esso stesso- senza spiegazione, perché l’amore è mistero. Ma chi s’apre al Mistero con tutta la propria vita scopre l’Amore come la fonte del suo esserci, quello che fonda la stima di sé e che nessun fallimento né alcun peccato potranno mai incrinare.
Quel Mistero chiama
La radicalità evangelica, necessaria e urgente -ricorda il Papa- va vissuta:
- nell’incontro personale con Cristo, che solo nutre la consacrazione;
- nella comunione filiale con la Chiesa;
- nella comunione con la propria famiglia religiosa;
- nella missione stessa che Dio vuole affidare ad ogni sua creatura nel mondo.
Rimane ad ognuno il debito dell’amore vicendevole
Dio ci ha creati perché vuole amarci e vuole che noi amiamo con lui; vuole che amiamo Lui e che amiamo gli altri con Lui. Con la Sua grazia è sempre possibile amare, anche nelle circostanze più difficili. «Care sorelle – conclude il Papa il suo discorso alle giovani suore- questa è la testimonianza della santità alla quale Dio vi chiama, seguendo da vicino e senza alcuna condizione Gesù il Cristo nella consacrazione, nella comunione e nella missione. La Chiesa ha bisogno della vostra fedeltà giovane, radicata ed edificata in Cristo. Grazie per il vostro «sì» generoso, totale e perpetuo alla chiamata dell’Amato. Chiedo che la Vergine Maria sostenga ed accompagni la vostra giovinezza consacrata, con il vivo desiderio che Ella interpelli, incoraggi ed illumini tutti i giovani».
La GMG (anche quella delle giovani religiose!) perciò non è finita. Comincia di nuovo ‘oggi’.
Luciagnese Cedrone
usmionline@usminazionale.it