SECONDA GIORNATA ASSEMBLEA USMI

Posted by usmionline
apr 04 2013

Giovedì 4 aprile 2013

La giornata della nostra assemblea inizia con la preghiera e alle ore 9,15 Fratel Enzo Biemmi, religioso della Congregazione dei Fratelli della Sacra Famiglia, presenta magistralmente il tema: “Dalla conversione alla testimonianza. La vita religiosa come luogo di evangelizzazione nuova”.

Partendo dalla premessa che stiamo vivendo un tempo di grazia molto particolare, fratel Enzo ci ha ricordato che non si può parlare di evangelizzazione nuova se non dentro una Chiesa nuova ed ha fatto memoria delle “tre conversioni” che si possono percepire nell’ultimo Sinodo dei Vescovi: “il superamento di un approccio solo esterno o funzionale; il superamento di una prospettiva soggettiva individuale e il superamento di una prospettiva unidirezionale”.

Papa Benedetto XVI proprio nel Sinodo aveva detto che “non si tratta di trovare una nuova tattica per rilanciare la Chiesa, ma di deporre tutto ciò che è soltanto tattica e di cercare la piena sincerità portando la fede alla sua piena identità, togliendo da essa ciò che solo apparentemente è fede, ma in verità è convenzione e abitudine”.

Fratel Enzo prosegue poi riportando il messaggio del Sinodo, n. 5 che afferma:  “per poter evangelizzare il mondo la Chiesa deve porsi anzitutto in ascolto della Parola, quindi l’invito ad evangelizzare si traduce in un appello alla conversione alla potenza di Cristo che solo è capace di fare nuove tutte le cose”. Occorre ritornare alle radici della Chiesa, al coraggio di annunciare Cristo in uno stile di vita che sia testimonianza. La conversione “soggettiva” deve anche coraggiosamente diventare “riforma strutturale”.

Continuando la riflessione il relatore fa notare che il Sinodo definisce la famiglia e la vita consacrata come “luoghi” della nuova evangelizzazione perché sono “spazi per l’esperienza del vangelo”. In particolare le nostre comunità sono chiamate a “custodire un’assenza (vegliare sui ritmi di vita perché quando prevalgono le attività si trascurano le relazioni), segnare una differenza (stile di vita sobrio che privilegia i mezzi poveri), mostrare una promessa (la fraternità di vita all’interno delle nostre comunità multietniche e multinazionali)”.

Infine presenta la nuova evangelizzazione come “stile di vita” che comprendere il saper “vedere Dio in tutte le cose, amare e fare dell’annuncio del vangelo il più grande dono”. Termina poi dando rilievo alla testimonianza di umiltà, semplicità e povertà di Papa Benedetto XVI e Papa Francesco.

La celebrazione eucaristica alle ore 12,00 è stata presieduta da padre Luigi Gaetani, ocd, presidente CISM.

Nel pomeriggio abbiamo ascoltato con attenzione madre Teresa Simionato, superiora generale delle suore Maestre di santa Dorotea, che ha trattato il tema: “Il servizio dell’autorità nella dinamica della vita cristiana. La pastorale del governo in una congregazione religiosa”.

L’icona biblica che ci ha presentato all’inizio della sua relazione ha dato “il colore” a tutta l’interessante riflessione: “Samuele ascoltò tutti i discorsi del popolo e li riferì all’orecchio del Signore” (1 Sam 8,21). “È un testo, ha detto Madre Teresa, che rimanda alla Promessa e anticipa i segni della salvezza… Samuele nel suo servizio di guida del popolo rimane in ascolto del Signore e sollecita alla conversione”.

Riporta poi la testimonianza di Benedetto XVI e di Papa Francesco “due testimonianze che ci interpellano sul servizio dell’autorità nella Chiesa e ci trascinano sull’esempio che ci è posto dinanzi: la disponibilità autorevole e spoglia di Papa Francesco, l’umiltà e il coraggio della rinuncia al ministero petrino di Papa Benedetto: entrambi ancorati alla Pietra viva che è il Cristo Signore per continuare a servire la Chiesa nella semplicità e fedeltà al vangelo”.

Madre Teresa sviluppa poi il suo tema partendo dalla vita battesimale che “ci abilita al discepolato e al servizio in un cammino di adesione e maturità nella fede, nell’obbedienza e nella fraternità”. La vita consacrata infatti è “un battesimo di conversione se comprendiamo in essa la chiamata a vivere la radicalità della vita nuova, in dialogo con l’umanità di oggi, in una carità che riveli la qualità della nostra fede”. Esplicita poi come sia necessaria la testimonianza della vita fraterna in comunità, esperienza ecclesiale, esperienza di fede e di comunione.

Il governo di una congregazione è un ministero spirituale e pastorale. “Conosciamo come non sia facile perseverare in un cammino spirituale esigente, ma è proprio qui il luogo dove incontrare il Signore e il suo modo di servire i fratelli. La memoria di Dio nella nostra vita e nel nostro servizio è indispensabile come l’aria che respiriamo perché da questa memoria nasce la capacità di un superiore di portare e assorbire in sé  le resistenze, la sofferenza, la fatica e il male che appesantisce la vita dell’Istituto. È l’esperienza pasquale che mentre risana la propria vita suscita il desiderio della gratuità perché altri ritornino a vivere in pienezza”.

Le domande presentate dall’assemblea hanno rivelato il desiderio di collaborare in più fattiva comunione tra le varie congregazioni per affrontare insieme la complessità del momento presente.

In seguito ad un breve intervallo l’assemblea, guidata da suor Nicla Spezzati, ha svolto la prima votazione di sondaggio per l’elezione della Presidente USMI.

Intanto… preghiamo affinché la Madre che verrà eletta possa accettare dalle mani di Dio il servizio di Presidente e possa sentirsi incoraggiata e sostenuta da tutte noi!

M. Orsola Bertolotto
Superiora generale Murialdine
Consigliera USMI nazionale

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