Altruismo 2.0

Posted by usmionline
lug 19 2013

‘Volontari ad ore’ volano alto! Partono da presupposti culturali diversi, e sono accompagnati da un sentire positivo e inarrestabile dell’esistenza. Orientati verso un Oltre, agiscono per il bene comune e un mondo migliore. E sperimentano una gioia più matura e più forte della fatica e del dolore.

Nuovo orizzonte cercasi

The_cleaning“È grande vanto dell’umanità essere giunta a intuire l’esistenza di comportamenti che sono al  di sopra del piacere, del guadagno e dell’interesse; comportamenti che non hanno prezzo perché sono al di là di ogni apprezzamento terreno” (C. M. Martini)

In un mondo che va sempre di fretta e dentro una crisi fatta di troppe parole, zero fatti (o quasi!) e tanto interesse personale, il volontariato si evolve e anche in Italia diventa a ore. Sono i “volontari liquidi”, che cercano di bruciare in alcuni gesti il proprio patrimonio di calcolo e tristezze. Veloci, elastici e… migliori! Danno una mano, ma non accettano legami, perché non sopportano (o non possono  permettersi) un impegno fisso. In genere si limitano a un servizio mordi e fuggi. ‘Liquido’ si sta rivelando la formula giusta per questo nostro tempo. Di fatto risveglia bontà tra gli animi più insospettabili, in persone che non avrebbero mai pensato d’impegnarsi nel sociale. È il via al boom dei network della solidarietà flessibile! Altruismo 2.0, dunque: si consulta in rete il calendario di chi ha bisogno e chi vuole si prenota in base alle proprie possibilità e competenze: un nuovo modo per passare il tempo libero, un vaccino di gratuità che ridà alla società servizio vero e credibilità… In sintesi: un nuovo orizzonte!  

‘Chi posso aiutare oggi?’   

SOCIALE in giudicarie - officina del sogno“Solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano  davvero”(Mahatma Gandhi). In realtà, radicati come siamo tutti nella società attuale particolarmente individualista, è facile pensare che dietro a ciò che il volontariato offre debba esserci necessariamente un guadagno. Si dà un estremo valore al guadagno immediato e si è restii perciò di fronte alla possibilità di fare esperienze che generano affetto, riconoscenza e possono aprire nuovi orizzonti sociali. D’altra parte quante sono le storie di truffe che arrivano alla cronaca e rendono difficile credere alla buona fede di chi opera onestamente! Così molti restano chiusi all’esperienza del volontariato. Per quello che li riguarda pensano di non avere il tempo, né le capacità necessarie.

Migrare dentro gli spazi di gesti liberi e totali

Volontariato2Si sta davvero come le foglie sugli alberi. Le stagioni passano e cambiano per tutti: così anche  la vita, la forza fisica, la mente … In ogni tappa e in tutti è la fame almeno di un sorriso, di una voce che in qualche momento cruciale domandi con il cuore: come stai? La fame di un semplice gesto, che pur muto e senza eco, risulta più utile di tante azioni clamorose. Perché ogni esistenza umana è abitata da una solitudine in-finita, mai finita, non solo nei luoghi di coppie separate, figli contesi, anziani soli… Anche nello spazio del vicino della porta accanto o in quello della persona che lavora nello stesso ambiente. Ovunque è possibile creare e vivere luoghi dove non si applica la legge del conto e dimenticare se stessi dietro il mistero del ‘tu’. Tali ‘luoghi’ quando ci sono, sono regno di Dio. E quando si mettono insieme costituiscono una rete di realizzazioni che realmente può cambiare qualcosa di importante sulla faccia della terra. Certo siamo perennemente in condizione di lotta, tuttavia abbiamo la certezza che la forza dello Spirito non ci mancherà mai ad orientarci.

Perché lo fai?’   

“Quello che ricevo è più di quello che do”, dice chi ne fa esperienza. Qualcosa di ‘mitico’ quindi,  che si riceve dalle persone cosiddette ‘senza’, delle quali ci si fa compagni: senza tetto, senza cibo, senza salute, senza amore, senza voglia di vivere…! Persone delle quali non ci si pre-occupa, ma semplicemente ci si occupa, come e quando si può! Se ad un volontario ad ore infatti si chiede di essere o di diventare esperto di qualcosa, è di fraternità. La sua grandezza è riuscire a riconoscere le ferite di qualcuno, farsi vicino e curarle per quello che gli è possibile. In questo modo ognuno immette nella società i valori in cui crede. Succede allora che anche la propria esistenza viene investita da quell’autenticità del vivere che il volontariato – ricevuto o donato – porta con sé.

Sabato altruista nell’ItaliaAltruista

registerCosì la rete americana HandsOn, già attiva in 12 Paesi (dall’Olanda alla California) e 250 città solo nel 2012 ha messo in moto 2,6 milioni di persone e prodotto un impatto economico di 600 milioni di dollari. La prima organizzazione nata in Italia è stata MilanoAltruista, dove in 24 mesi i suoi volontari sono cresciuti di sei volte. Poi è stata la volta della capitale con RomAltruista. Qui tutti i progetti si possono fare in gruppo e se l’esperienza piace si può continuarla. La maggior parte delle attività infatti si ripete con cadenza fissa. C’è chi al sabato sera non ha impegni e cucina per quelli che vivono sotto il cielo della stazione. Chi nel suo pomeriggio libero aiuta i rifugiati a studiare l’italiano e chi trova ai piedi di una persona anziana la migliore aula del mondo per imparare. In tutti i casi un’avventura straordinaria dello spirito, che consente di essere più autenticamente se stessi, più liberi e più responsabili.

Il cuore oltre il servizio…   

“Dovessi scrivere io un trattato di morale avrebbe cento pagine, novantanove delle quali assolutamente bianche. Sull’ultima poi scriverei: Conosco un solo dovere ed è quello di amare. A tutto il resto dico no”. È un’affermazione di A. Camus, cercatore – nella sua vita e in tutti i suoi scritti – di una salvezza sì ‘intrastorica’, ma che in sé conserva i brividi della trascendenza, nella convinzione che ogni persona reclama il volto di un essere e il cuore meravigliato della tenerezza. È anche una testimonianza che chi ha fede – fosse pure soltanto nel mistero dell’uomo – avverte che la sola strada possibile per 1255604ruc39w07u4una umanità che ha un destino più alto, è sperare in una società non necessariamente perfetta, che forse non ci sarà mai sulla terra. Ma in una società più giusta, più buona di quella attuale, che si costruirà con l’impegno di tutte le persone oneste e di buona volontà. Certamente ognuno può fare di più e meglio perché ognuno è chiamato a qualcosa di “più” bello nella vita. Altrettanto certo è che tutto ciò che viene costruito solo per amore rimane per sempre e nulla potrà distruggerlo. Può cambiare davvero una società difficile e complessa come la nostra. Attraverso un andare più in là che non corrisponde esclusivamente al bisogno, ma piuttosto a una chiamata più alta. È la speranza che vogliamo reciprocamente affidarci.

Luciagnese Cedrone
usmionline@usminazionale.it

 

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