Agenda di speranza per il futuro dell’Italia

Posted by usmionline
ott 11 2010

È ormai vicina la 46ª Settimana Sociale dei cattolici italiani (Reggio Calabria, 14-17 ottobre 2010), che si prefigge di offrire al Paese, dove la distanza fra chi opera in ambito politico e la generalità dei cittadini si è fatta abissale, un’Agenda di speranza che apra ad un futuro possibile.

Cattolici nell’Italia di oggi

Il cammino verso questo appuntamento importante per la Chiesa e per l’Italia è durato due anni, favorendo la diffusione e l’approfondimento della dottrina sociale della Chiesa, che è anche terreno di incontro e di dialogo con chi ha visioni ideologiche e culturali diverse. Anche la comunità cristiana in qualche modo è immersa in quell’individualismo lacerante dove ognuno tende a guardare principalmente al proprio interesse. Serve un impegno nuovo per una progettualità condivisa. Occorre una più profonda consapevolezza che formazione delle coscienze e trasformazione delle strutture camminano insieme. È questo infatti che permette una più vera lettura dei segni dei tempi, che a sua volta possa diventare un segno per il nostro tempo.

Fra i problemi individuati

Il Comitato scientifico e organizzatore della Settimana ha elaborato un’analisi severa e certamente non compiacente dei problemi della nostra società; una sintesi larga e specifica: 35 pagine di domande sul quadro complessivo e sulle situazioni del momento, volte a discernere la nozione concreta di ‘bene comune’, ad entrare nel merito delle soluzioni e delle alternative realistiche, e ad aprire alla necessità del confronto pubblico.

Fra i problemi prioritari individuati:

 - La lotta alla povertà, e alla esclusione sociale, creando le condizioni per tutti di una vita buona, degna di essere vissuta in tutte le condizioni e le stagioni.

- La crescita del Paese a partire dal Mezzogiorno, uscendo dalla contrapposizione sterile che spesso vede da una parte i detrattori del nostro Sud e dall’altra coloro che preferiscono tacere o sottostimare i problemi che sono ancora irrisolti (lavoro, disoccupazione…).

- La priorità dell’educazione, il bisogno di riscoprirsi comunità educante e di prendere in carico la crescita delle nuove generazioni.

Impegno pubblico: condizione della speranza

Quella che stiamo vivendo non è una bella stagione per la politica. Di fronte alle grandi sfide che la società pone, l’attenzione sembra concentrarsi sui risultati per ottenere consensi e qualsiasi azione è ritenuta lecita pur di ottenerli. Il nostro Paese, attraversato da una grave crisi culturale e spirituale, sembra sempre più avviato al declino. A partire da questo contesto e su questo sfondo, il rilancio di un messaggio di speranza, che ci si aspetta da Reggio Calabria, appare particolarmente importante perché se -come ha sottolineato Luca Diotallevi- “la politica non ha il monopolio del bene comune”, certamente però la sfera pubblica non è irrilevante per la stessa sfera privata. Ai cittadini cattolici si chiede di avviare concreti meccanismi di partecipazione di base come condizione indispensabile perché si possa tornare a ‘sperare’; di individuare perciò le ‘cose da fare’: un’agenda condivisa appunto delle priorità, che eviti il rischio di fermarsi ad una semplice dichiarazione di intenti. Neppure i religiosi e le religiose sono avulsi dai problemi sociali. Molti nostri Istituti, sotto la spinta dello Spirito, sono nati per affrontare e, possibilmente, risolvere situazioni sociali di emergenza, per ‘farsi carico’ di realtà fragili, umanamente e cristianamente deboli. Anche questa ‘settimana’ potrebbe offrire stimoli concreti per una rinfrancata fede e un rinnovato coraggio.

Da più parti si rileva la necessità di una nuova generazione (non intesa per forza in senso anagrafico) che sappia misurarsi con i problemi reali del Paese, che abbia un quadro chiaro della Dottrina sociale della Chiesa e nello stesso tempo sia concretamente radicata sui territori. Questo permetterebbe ai valori di indirizzare davvero le azioni. Creerebbe certamente futuro e non solo consenso.

 Luciagnese Cedrone

usmionline@usminazionale.it

Comments are closed.